giovedì 25 dicembre 2014

A tutti i lettori del blog


Buon Natale!

Divertitevi con le vostre famiglie e gli amici, ubriacatevi, cantate e ballate. Abbuffatevi senza vergogna, il cibo non va mai sprecato, tanto per la dieta avete tutto un anno nuovo. 
Pensate a cose belle e fate cose buone!

Se siete in viaggio, chiamate a casa.
Se siete a casa, abbracciatevi.

Mentre vi faccio i miei auguri, vi anticipo che trascorrerò il Capodanno a Napoli, grazie a Federica e Davide che hanno invitato me e il TdC, quindi aspettatevi racconti esplosivi dei miei quattro giorni laggiù!

La vostra BarbiNatale

martedì 23 dicembre 2014

Un viaggio di carta

Continuerò a sostenere gli ebook perché sono convinta che l'impatto ambientale di un e-reader, che può contenere oltre mille titoli, non sia paragonabile alla produzione di mille libri.
In Italia, però, siete tradizionalisti e preferite la carta, così vi ho fatto un regalo:
Di Passaggio in Indonesia 
è ora disponibile anche in edizione cartacea!

Potete ordinarlo su Amazon seguendo questo link e riceverlo comodamente a casa vostra. Oppure, scaricate la versione ebook da qui che costa anche meno!

Mettevi comodi, in questo freddo inverno, e partite per un viaggio pieno di calde avventure, disavventure, incontri e consigli. Magari vi ispira per le vacanze 2015.


lunedì 15 dicembre 2014

Gli ultimi elefanti che vedrete vivi

Ho avuto la fortuna di incontrare gli elefanti sia in Asia che in Africa. Sono creature meravigliose, intelligenti, sensibili. Sono creature preziose, come ogni altro animale.
Il mercato dell'avorio minaccia gli elefanti di estinzione e minaccia anche noi perché finanzia il terrorismo. 
L'avorio è inutile, un vezzo, un lusso di cui tutti possiamo fare a meno, tranne gli elefanti.
Se continua così, tra soli 11 anni nessuno avrà più la fortuna di incontrarli e sarà questo film a raccontare alle future generazioni come li abbiamo sterminati.

sabato 13 dicembre 2014

Pensieri natalizi di una viaggiatrice

Si avvicinano le feste e il mondo si riempie di luci, fiabe e dolci. È quel periodo dell'anno in cui i sognatori, come me, tornano bambini e si ritrovano circondati da elfi, boschi innevati, stelle brillanti e caminetti accesi ovunque voli la fantasia.
La realtà, al contrario, è fatta di traffico, conti da pagare, code al supermercato, pubblicità fastidiose e gente che non si fa viva tutto l'anno che ti dice: "Vediamoci prima di Natale".
La cosa più odiosa, poi, è la frenetica corsa al regalo perché, se dimentichi qualcuno, quello si offende anche se è un tizio che incontri una volta all'anno e nemmeno ti saluta. Come ho già detto, per i regali personali e sentiti ci sono i compleanni, mentre a Natale bisognerebbe pensare a fare qualcosa di buono, il genere di cosa buona che ci scordiamo di fare durante gli altri mesi. 

giovedì 4 dicembre 2014

Italiani all'estero

Parco Nazionale d'Abruzzo
Sono la prima che si lamenta di come vanno le cose qui, in mezzo al Mediterraneo, e ogni volta che posso, fuggo lontano. Non mi piace, però, l'atteggiamento da "tu vo' fa' l'americano" che assumono i miei connazionali quando si trovano all'estero.
A Maui ho incontrato tanti, troppi, italiani, molti dei quali vivono là stabilmente. Parlare con alcuni di loro mi ha intristito perché non mi piace sentir parlare male del mio Paese. Sembra che si vergognino delle proprie origini, salvo poi comportarsi proprio come i peggiori italiani all'estero: presuntuosi, cafoni e vanitosi. Li riconosci subito!

domenica 30 novembre 2014

Regali di Natale intelligenti

Chi mi segue sa che da qualche anno sostengo Animals Asia, la fondazione che salva gli orsi della luna dalla crudeltà delle fattorie della bile.
L'ultimo ospite, arrivato in uno dei parchi dove la fondazione cura e ridona libertà a questi bellissimi e sfortunati animali, è l'orsetta Smudge che ha 4 mesi. Mentre guardate il video del suo primo bagnetto, pensate a comprare i vostri regali di Natale sul sito http://shop.animalsasia.org/it/ 
Oltre a scegliere prodotti per voi, potete donare agli orsi frullati, medicine, giochi e magari adottarne uno a distanza.
Per i desideri personali ci sono i compleanni, ma, se è ancora vero che il Natale rende tutti più buoni, questa festa è l'occasione per dare un piccolo aiuto alle persone che dedicano la propria vita a ripagare la natura di tutta la bellezza che ci regala ogni giorno.
Siamo di passaggio su questo pianeta, trattiamolo meglio.
Buon Natale!

mercoledì 26 novembre 2014

Indonesia spot

Ecco lo spot per il mio ebook Di Passaggio in Indonesia.
Questa è la versione estesa, una ridotta è in giro sui social network.
Buona visione e buona lettura!

domenica 16 novembre 2014

Video-riassunto delle Hawaii

Come sempre, alla fine di un'avventura, vi riassumo tutto montando foto e video del viaggio. Per le Hawaii ne sono venuti due e pure un po' lunghi, ma c'era tanto da raccontare e non sono riuscita a tagliare più di così. 

Il primo, su Big Island, è diviso in due capitoli:  fuoco, con House of Fire di Alice Cooper come colonna sonora e acqua, con i Baseballs che suonano Umbrella di Rihanna.



Per Maui i capitoli sono addirittura quattro: si comincia con Ride the Wind dei Poison che fa da sfondo alla Hana Highway e alla spiaggia di Kanaha dove il TdC vola sulle onde; per Ho'okipa ho scelto Enjoy degli Angel Dust che sta bene con la potenza delle onde; infine Tartarguhe Haiku e dintorni con Push me pull me dei Pearl Jam.


So che averi dovuto usare la colonna sonora di Lilo & Stitch, ma la tengo per la prossima visita!

venerdì 14 novembre 2014

Io e i miei vulcani


Devastation Trail
Le notizie riguardo l'attuale eruzione del Kilauea, dal sito del Hawaiian Volcano Observatory mi ricordano che il nostro pianeta è vivo. Sotto una sottile crosta rocciosa ricoperta di oceani, si muovono forze mostruose e ribolle il cambiamento. Le placche tettoniche galleggiano, si scontrano, si innalzano e si inabissano lentamente e inesorabilmente trasformando l'aspetto del nostro mondo. È per questo che vediamo tanti crateri da impatto sulla Luna mentre facciamo fatica a trovarne sulla Terra nonostante sia stata soggetta agli stessi antichi bombardamenti spaziali. L'inarrestabile rimescolamento di materiale ha cancellato molte tracce del nostro più remoto passato e, un giorno, cancellerà anche i segni lasciati dall'uomo in un battito di ciglia geologico. Quello che io e il TdC abbiamo visto durante le nostre passeggiate, non esisteva quaranta anni fa e Pahoa, dove abbiamo parcheggiato per pranzare, oggi è sul percorso di un fiume di lava che ne modificherà irrimediabilmente l'aspetto. È incredibile poter osservare trasformazioni così radicali nell'arco di una sola vita.

mercoledì 12 novembre 2014

Mauna Ulu eruption trail


1969-1974
Oggi vi racconto il secondo percorso che abbiamo seguito al Volcanoes NP: il Mauna Ulu Eruption Trail.
Percorrendo la Chain of Craters Road, trovate le indicazioni per il parcheggio dove lasciare l'auto e cominciare un nuovo emozionante viaggio nella storia delle eruzioni del Kilauea. Il giro di base è lungo 4km ma si può proseguire lungo un percorso chiamato Napau Trail per altri 7,6km, cosa che faremo alla prossima visita.
Come dice il nome, il Mauna Ulu Eruption Trail, ripercorre la storia di un'eruzione durata 5 anni che ha portato alla formazione di uno scudo di lava alto come una montagna, il Mauna Ulu appunto. Questa camminata è stata per me particolarmente coinvolgente perché gli eventi raccontati dal paesaggio che abbiamo attraversato sono tra i più violenti e spettacolari che si trovano nel parco.

venerdì 7 novembre 2014

Kilauea Iki trail

Come promesso, vi porto con me lungo il primo dei sentieri che il TdC e io abbiamo scelto: il Kilauea Iki trail. Non siamo, però, partiti dall'ingresso ufficiale, ossia dal parcheggio del Kilauea Iki Overlook, bensì dall'area di sosta del Thurston Lava Tube. Sul lato opposto della strada rispetto all'entrata del tunnel, comincia un sentiero che poi si collega all'Iki trail, ma permette di osservare dall'alto il cratere e il percorso che state per imboccare. Vale la pena fare questo pezzetto di strada in più per godersi lo spettacolo e per farvi un'idea dello scenario in cui camminerete osservando gli altri visitatori sul fondo del cratere.
Vi racconto la storia del luogo e di 6,4 km di passeggiata, cominciando dalla mappa e seguendo i 15 punti della guida. Mangiate una banana, bevete acqua fresca e venite con me.

giovedì 6 novembre 2014

Origine delle Hawai'i

la dea hawaiiana Pele
Nei prossimi due articoli, che pubblicherò a breve, vi racconterò nel dettaglio le due escursioni che io e il TdC abbiamo fatto al parco dei vulcani su Big Island. Ho deciso di dedicare un approfondimento ai sentieri che abbiamo percorso perché interesserà certamente i nostri amici appassionati di camminate nella natura, ma anche gli altri lettori del blog perché racconterò le storie straordinarie dei luoghi che avete visto nelle mie foto.
Per parlarvi del Volcanoes NP è, però, necessario fare una premessa geologica riguardo tutto l'arcipelago hawaiiano in modo che sappiate, a grandi linee, da dove comincia la turbolenta storia delle Hawai'i.
Ora vesto i panni della “figlia di Quark” e vi spiego come se avessimo tutti sette anni.

sabato 1 novembre 2014

Barbi Advisor: Maui

Ora è la volta dell'isola dei surfisti e, prima dei miei consigli, eccovi quelli della tartaruga marina.


(Nuota insieme alla corrente, sii un buon navigatore, mantieni la calma sotto pressione, viaggia molto, pensa a lungo termine, invecchia con grazia, trascorri del tempo in spiaggia)

Dormire
Se siete a Maui per gli sport acquatici, dovete stare sulla costa nord dove si concentrano tutti gli spot più belli. Kahului non è una bella cittadina, secondo me, ma c'è tutto, compreso l'aeroporto e il noleggio di attrezzatura sportiva. Se proprio non vi volete allontanare da dove atterrate, potete restarci, ma l'isola è piccola e potete tranquillamente alloggiare in un posto più carino senza fare troppi chilometri.
La maggior parte dei turisti sportivi sta a Paia che per questo motivo è piuttosto affollata e trafficata. Non si trova facilmente parcheggio, né posto al ristorante nelle ore di punta, ma il supermarket biologico ha buoni prezzi e un sacco di prodotti per gli amici vegan.
Noi, invece, abbiamo scelto Haiku come base. È un paesino tranquillo di quattro vie che finiscono nella giungla, senza lampioni e con pochi, ma buoni (poi vi racconto nella sezione apposita) locali dove mangiare. Sembrerà strano visto che dista solo 4 miglia da Paia,  ma qui piove più spesso, di solito di notte, ma la mattina ci si sveglia con un sole caldissimi e si ringrazia la foresta per l'ombra. Abbiamo preso un cottage in affitto da Maxi per sei giorni a circa 350€ e ci siamo trovati benissimo. Isolata e tranquilla, la casetta di legno, immersa in uno scorcio di foresta che Maxi cerca di tenere a bada, è molto accogliente. Letto comodo, cucina attrezzata, doccia enorme, griglia in veranda e connessione internet in camera sia wifi che, più veloce, via cavo. Trovate le foto qui. Fare colazione all'ombra della veranda tra i suoni e i profumi della natura è favoloso. Maxi è sempre disponibile per ogni richiesta o problema e, dovendo spostare una delle piante di banane, ci ha regalato due caschi interi appena colti.
La posizione, in Peahi Road, una traversa della Hana Highway, è ottima sia per raggiungere le spiagge che per spostarsi attraverso l'isola dal momento che in due minuti si accede alla statale e in venti minuti si arriva all'aeroporto. Maxi non ha un sito web e i suoi cottage non si trovano sui portali di ricerca di hotel, per prenotare abbiamo contattato Giampaolo Cammarota alla sua mail cammar@cammar.net potete scrivergli e prendere accordi tramite lui.

Mangiare
Per colazione e pranzo, abbiamo fatto la spesa a Paia, al Mana Foods che si trova su Baldwin Avenue, la via principale. Ha buoni prezzi e tanti prodotti biologici, ma birra schifosa (per quella andate al Haiku Grocery Store dove trovate la Kona Beer). Trascorrendo le giornate in spiaggia, ci portavamo dietro una piccola borsa termica con acqua, frutta e panini oppure insalate nei contenitori disponibili nella cucina del cottage. La sera, invece, cenavamo in una piazza commerciale di Haiku. Ci si arriva dalla Hana Hwy svoltando dove c'è l'indicazione per Haiku Town. Appena entrati in paese, dopo qualche curva nel buio totale, troverete diversi locali sia sulla destra che sulla sinistra. A destra c'è un ristorante giapponese che ha ottimo pesce perché è degli stessi proprietari del Fish Market di Paia, si chiama Nuka. Dall'altra parte della strada, accanto al Haiku Grocery Store, c'è Colleen's che prepara ottimi piatti di carne, pesce e tanta verdura fresca che senza salsine strane come piace a me. Ci hanno consigliato, ma non abbiamo avuto tempo di provarlo, di mangiare thailandese nel parcheggio di fronte a Colleen's. È praticamente un furgone/cucina che vende piatti thai soprattutto da asporto, ma ci sono un paio di tavolini all'aperto dove si può mangiare se non piove.

Spostarsi
Ci vuole l'auto, per forza. Se volete risparmiare, e non poco, rispetto agli autonoleggi tradizionali, potete fare come noi e rivolgervi a Sergio di ManalohaRent. Si prenota sul sito e si trova l'auto in aeroporto, dove poi viene lasciata quando si riparte. Costa meno perché le sue vetture sono un po' vecchie, ma Sergio fa personalmente la manutenzione e non abbiamo avuto grossi problemi. Rapporto qualità/prezzo eccellente.

Altri consigli

Una sera portatevi una birra a Ho'okipa e godetevi il tramonto insieme alle tartarughe e agli ultimi surfisti prima che cali il sole. Non si potrebbe bere in spiaggia, ma se non vi fate notare troppo, i poliziotti lasciano correre. Come ci ha detto Cammarota: “Basta che non gli stappate le bottiglie in faccia!”

venerdì 31 ottobre 2014

Barbi Advisor: Hawai'i (Big Island)

Eccoci ai consigli pratici su questa splendida isola vulcanica. Prima delle mie opinioni, però, leggete i pensieri di un vulcano secondo una cartolina comprata al parco nazionale.


(Consigli da un vulcano: resta attivo, mantieni vivo il tuo fuoco interiore, va bene rilasciare vapore, lasciati andare, sii edificante, è solo questione di tempo, esplodi!)

Dormire
Il Wild Ginger Inn al 100 di Pu'ueo Street si è rivelato un'ottima scelta per soggiornare a Hilo. È un luogo colorato e pacifico gestito da una famiglia hawaiiana con lontane origini filippine insieme a uno staff che si occupa delle pulizie e di piccoli lavori in cambio di alloggio gratuito. 
Si può scegliere tra camere con bagno privato, posti letto in camerata con bagno condiviso e spazi per le tende da campeggio nel grande giardino tropicale. Noi, in doppia privata con colazione, abbiamo speso 390$ per sei notti tasse incluse (circa 23€ a notte a persona). La nostra stanza era pulita e spaziosa, con un piccolo frigo e forno a microonde. L'arredamento era molto semplice, ma in perfetto stile hawaiiano, tutto di legno dipinto e con vista sul bellissimo giardino dove crescono banane e papaye. 
Questa frutta viene servita nel fantastico buffet a colazione che offre anche tre o quattro tipi di torte, pane da tostare su cui spalmare i vari gusti di marmellata o il burro d'arachidi, tè, caffè, ciotole del tipico riso dolce con frutta e tutto a volontà. La connessione wifi è gratuita e veloce, ma prende bene solo nella sala comune, un po' meno nelle camere. Ci sono una lavanderia (con lavatrice e asciugatrice a gettoni, la dose di detersivo si compra alla reception per 1$) e due cucine a disposizione degli ospiti, complete di stoviglie ed elettrodomestici, mentre tè e caffè gratis sono sempre pronti nella lobby. La sera, a parte il canto delle rane, si gode di grande tranquillità perché la via è poco trafficata e in tutta la struttura vige il divieto di fare rumore dalle 9 di sera alle 9 di mattina per cui tutti parlano a bassa voce, non si usa la lavanderia né la cucina, si cammina con passo leggero, si tolgono i suoni a pc e telefoni o si usano gli auricolari.
Vi consiglio di parlare con gli ospiti arrivati prima di voi e con i ragazzi dello staff a colazione, hanno un sacco di consigli da darvi su cosa vedere e come arrivarci. In bacheca sono appese indicazioni stradali per raggiungere le principali attrazioni della zona. Parlate con Bejamin, il proprietario che spesso si siede a mangiare con i clienti, e con la ragazza alla reception che sa tutto!
Oltre a essere un hotel molto carino, il Wild Ginger Inn si trova in una posizione perfetta per muoversi in Hilo a piedi, se non avete voglia di guidare o volete farvi un paio di birre. Attraversato il ponte sul fiume Wailuku, ci si trova già nel centro storico dove si passeggia tra negozi, ristoranti, bar, teatri, musei e, il mercoledì e il sabato, si svolge il Farmers' Market, il mercato dei prodotti agricoli provenienti da tutta l'isola. Volendo, si raggiunge a piedi anche Coconut Island, ma ci si impiega più di mezzora.
A Kona, invece, abbiamo alloggiato in uno dei grandi alberghi sul lungomare, il Kona Seaside, pulito e comodo, ma senza personalità. Inoltre, prenotando una stanza in offerta a prezzo speciale, la fregatura è che non è inclusa la colazione e bisogna uscire a farla al bar. La città non offre molte alternative, ma questo hotel, visto che ci siamo fermati solo due notti per fare snorkeling, ci andava bene perché si trova a pochi passi dal molo da cui partono i tour. Avendo più giorni a disposizione, secondo me è più bello soggiornare fuori Kona, in uno dei paesini allineati lungo la costa, verso sud. Sono molto più caratteristici e vi si trovano anche ostelli e b&b per risparmiare ed evitare il caos della città.

Mangiare
A Hilo, dopo l'abbondante colazione del Wild Ginger, ci bastava un pranzo leggero, anche perché eravamo sempre in giro. Al supermercato si compra il necessario per prepararsi dei panini e frutta per merenda. La sera si può scegliere tra i tanti ristoranti della old downtown che vanno dal classico locale americano con grande scelta di hamburger, anche vegetariani, alle cucine etniche. Noi abbiamo provato un po' tutto e siamo tornati due volte in un ottimo ristorante thailandese, il New Chiang Mai, al 110 di Kalakaua Street (quattro minuti a piedi dal Ginger). 
Attenzione: le porzioni sono ovunque gigantesche quindi scegliete un solo piatto altrimenti, dopo l'antipasto, dovrete farvi impacchettare il resto. Il cibo non si spreca!
Alla fine della Scenic Route di Onomea Bay, venendo da sud, vi ritroverete in località Pepeekeo. Appena prima di svoltare a sinistra per tornare sulla statale 19, trovate sull'angolo il grazioso Low Store dove si mangia bene a prezzi contenuti e fanno ottimi frullati di frutta fresca.
Scendendo verso il Puna District, sulla statale 130, appena si prende l'uscita per Pahoa ci si trova in una piazza commerciale sulla quale si affaccia il Pahoa Fresh Fish. La proprietaria cucina al momento diverse specialità di pesce. È soprattutto una gastronomia d'asporto, ma si può mangiare a uno dei quattro tavolini vista parcheggio. Non bello, ma gustoso.
A Kona vi consiglio il pub del birrificio Kona Brewing Company, raggiungibile a piedi dal Seaside Hotel. Oltre ovviamente alle ottime birre, la cucina è molto buona e il locale davvero bello. 
Più a sud, nel paesino di Kainaliu, ci siamo fermati a pranzare al Rebel Kitchen dopo lo snorkeling. Molto carino e piatti buoni.

Trasporti
Hilo si visita tranquillamente a piedi, ma per il resto, se si vuole girare in autonomia, serve un'auto. Esistono bus che fanno il giro dell'isola e tour che prelevano i partecipanti direttamente in albergo per portarli in gita nei luoghi d'interesse.
Guidare a Big Island, però, è così semplice che vale la pena di spostarsi in auto per essere più liberi: le strade sono belle, il traffico minimo, le indicazioni chiare, le distanze non sono enormi ed è impossibile perdersi. Inoltre, tutte le strade dell'isola attraversano paesaggi spettacolari che vale la pena godersi senza correre. Da Hilo al Volcanoes NP ci vogliono 45 minuti; per arrivare a Kona sulla costa opposta attraverso la Saddle Road meno di 2 ore.

Altri suggerimenti

Il Volcanoes National Park si visita tranquillamente senza tour guidati, ma vi consiglio vivamente di cominciare la giornata al Visitor Center scambiando quattro chiacchiere con i ranger su come muoversi e cosa vedere nel tempo che avete a disposizione. Vi daranno indicazioni, mappe, volantini e consigli molto utili. Acquistate inoltre i libretti-guida dei sentieri che decidete di seguire, costano solo 2$ l'uno, sono super interessanti e rendono le camminate molto più appassionanti.

Tutto questo è basato sulla mia esperienza e opinione personale. Quando disponibile, ho inserito il link al sito web della struttura citata. Pubblicherò a breve i consigli per Maui. 
Se avete domande o vi servono chiarimenti, la mia mail simopassacc@gmail.com è sempre a disposizione.


mercoledì 29 ottobre 2014

Mante giganti e onde assassine

Lo snorkeling con le mante è stato fantastico! Era buio pesto e pioveva, quando la barca si è fermata in una baia. Sono stati accesi dei riflettori e puntati sull'acqua così trasparente che già dall'alto del ponte abbiamo avvistato una manta che si avvicinava. Faceva un po' paura per quanto era grande, ma non vedevamo l'ora di tuffarci. 

martedì 28 ottobre 2014

Kona Coast: birra e caffè

Atterrati di nuovo a Big Island, siamo andati direttamente all'autonoleggio, ma non avevano più auto economiche. Ma tu pensa! Così, per questi ultimi tre giorni, guiderò una Mustang decapottabile. Bella, ma costa quanto cinque giorni della piccola Spark che, a sua volta, costava quasi il doppio della Subaru presa da Sergio. Siamo in vacanza, non stiamo a guardare i cento dollari visto che ormai siamo alla fine. È già abbastanza triste pensare di tornare a casa, senza offesa per chi ci aspetta.

lunedì 27 ottobre 2014

Ultime da Maui

Barbi, TdH, Maxi e le gemelle Moreno ai lati
Stamattina abbiamo salutato Maxi e, già che erano lì, nella foto trovate anche le gemelle Moreno, originarie delle Canarie e tipo venti volte campionesse mondiali di windsurf. Tutto questo giro di celebrità sportive tra Haiku e Paia è per via del contest che si svolgerà a Maui tra pochi giorni, una tappa dell'American Windsurfing Tour 2014 che richiama professionisti e appassionati da tutto il mondo. Maxi si è lamentato che, per colpa del contest, gli tocca lavorare anche la domenica.

domenica 26 ottobre 2014

Gente de Maui e tartarughe

Prima di uscire dal 170 di Peahi road, ci siamo fermati al laboratorio di Maxi per salutarlo, come ogni mattina da quando siamo qui. Il nostro amico argentino costruisce e ripara tavole da surf e windsurf in quello che sembra poco più di un garage incasinato circondato da piante di banane. Il fatto è che, nonostante con la sua flemma sembri sminuire tutto, è davvero bravo in quello che fa, tanto che, a contendersi il suo talento di creatore di tavole, sono due grandi marchi: Quatro, per la quale ha lavorato quindici anni e ormai è un membro della famiglia fondatrice e JP, brand australiano di proprietà del pluri campione mondiale di windsurf Jason Polakow. Vi racconto tutto questo per spiegarvi come mai stamattina il TdH avesse l'espressione di chi ha visto la luce: sceso dall'auto per andare a salutare Maxi, si è trovato davanti proprio il super campione. "Questo è Polakow!" ha esclamato dopo un attimo di smarrimento "Minchia! Questo è Polakow!"

venerdì 24 ottobre 2014

Jurassic Park e windsurfing

Stamattina, prima di cominciare una nuova giornata hawaiana, siamo passati a dare un altro sguardo a Ho'okipa. Con il sole del mattino, sembrava un luogo diverso, eppure già familiare. I surfisti erano in acqua, pronti a farsi catturare dalle onde, mentre intorno alla scogliera, all'estrema destra della spiaggia, nuotavano tre grandi tartarughe verdi. Ho'okipa è decisamente l'essenza di Maui.

giovedì 23 ottobre 2014

Cosa c'è di bello a Maui?

Torno a scrivere dopo qualche giorno, ma ricordate che sto vivendo 12 ore indietro rispetto all'orario del blog, quindi sono meno in ritardo di quanto vi sembri.
Appena trentasette minuti di volo separano Hilo da Kahului, ma passare da Big Island a Maui è come cambiare pianeta. Vi sembrerà incredibile, ma la prima cosa che abbiamo notato è che qui c'è molto più traffico, i semafori durano di più e si formano code agli incroci. Ho perfino sentito suonare un clacson, giuro.
Ci troviamo sulla costa nord, la più frequentata dagli appassionati di surf e windsurf, dove è facile incontrare nuovi campioni e vecchie leggende di questi sport, ma andiamo con ordine.

lunedì 20 ottobre 2014

Altre magie della dea Pele

L'ultimo giorno su questa isola stupenda e difficile è trascorso. L'uragano Ana, ormai declassato a tempesta tropicale, ha dato un colpo di coda questa mattina con un forte acquazzone che ci ha costretti a ritardare la seconda visita al Volcanoes NP.

domenica 19 ottobre 2014

Big Island costa sud-est

Durante un viaggio, spesso si sceglie un luogo come base, città o paesino che sia, i suoi punti di riferimento ci diventano rapidamente familiari. Si tratta del meccanismo inconscio che ti fa chiamare "casa" la stanza d'albergo e "la nostra via" una strada dove sei passato due volte. È successo in Indonesia con Ubud e anche con le Cavallette a La Paz. Adesso, a Hilo, io e il TdC attraversiamo il nostro ponte sul fiume Wailuku per tornare a casa al Wild Ginger, ma la Spark è rimasta solo la "mia macchina" perché lui la disconosce. Quando, come oggi, trascorriamo tutta la giornata in una zona nuova e sconosciuta, tornare a Hilo e non aver più bisogno della mappa perché riconosciamo le vie è una soddisfazione!

sabato 18 ottobre 2014

Chiuso per tempesta

Oggi, a Hilo, tutti erano in attesa di questo famoso uragano. Qualcuno diceva che era passato nella notte, qualcun altro che doveva ancora scatenarsi. Fatto sta che le scuole, il Volcanoes National Park e altre attività sono state sospese. Io e il TdC ci siamo allora dedicati a visitare i dintorni di Hilo, mentre il cielo alternava sole e pioggia ogni mezzora.

venerdì 17 ottobre 2014

Hilo

Dal momento che lo sciacquone tropicale è stato riaperto, aspetto che spiova nel salone del Wild Ginger approfittandone per raccontarvi di Hilo. Nella lavatrice a gettoni stiamo lavando la biancheria usata per il lungo viaggio e, come me, altri ospiti hanno attaccato pc, tablet ed ereader alle prese intorno ai tavoli. Dalla reception arriva soffusa una musica hawaiana e io scrivo.

Volcanoes NP

Ecco la mappa aggiornata con tutti i luoghi di cui vi ho parlato. Ci torneremo nei prossimi giorni perché merita un'altra visita e perché questo "uragano", forse, è passato in una notte...

Madre Natura comanda...

Siamo appena sbarcati su questa affascinante isola Hawai'i, soprannominata Big Island, e già Madre Natura ha scombinato i nostri piani, così, tanto per chiarire chi comanda da queste parti. 
Prima di tutto, dopo trent'anni che colava in mare, la lava del Kilauea ha deciso di uscire da una nuova bocca e spargersi nell'entroterra, facendo chiudere diversi percorsi escursionistici e strade interne al Volcanoes National Park. In più, è in arrivo una forte tempesta tropicale che si abbatterà sulla costa sud, proprio quella dei vulcani, e Cheryl mi ha avvisata che sta chiudendo il rifugio a Kalapana per cui sono sospese tutte le escursioni. Con la faccia triste, mi presento alla reception del Wild Ginger Inn e aggiungo tre notti alla mia prenotazione.

mercoledì 15 ottobre 2014

Il giorno senza fine

Un post veloce, giusto per dirvi che siamo arrivati sani e salvi a Hilo. 
Quando si viaggia per tante ore verso ovest, il giorno diventa infinito perché con l'aereo inseguiamo una notte senza mai raggiungerla e la notte successiva ci corre dietro senza mai prenderci. Questa è la famosa magia del fuso orario, una cosa inventata per non diventare pazzi dopo la rivelazione che è la Terra a girare intorno al sole e non il contrario, ma questa è un'altra storia. 
Qui siamo dodici ore indietro rispetto a voi, quindi abbiamo appena fatto colazione nel carinissimo Wild Ginger Inn con tè, caffè, frutta, torte, pane tostato, marmellate...
Oggi cominceremo a visitare Hilo, che già dall'aeroporto ci è apparsa come la tipica cittadina hawaiana dei vecchi film, così i miei prossimi racconti vi porteranno nel vivo dell'avventura.
Aggiungo una cosa che solo le donne possono capire: ventitré ore di viaggio il primo giorno di "mie cose" è un'esperienza che auguro a quelli che ti tagliano la strada per saltare la coda al semaforo!
Ora che abbiamo riposato e mangiato, possiamo cominciare l'esplorazione e lasciarci coinvolgere dall'aloha spirit.
A presto!

lunedì 6 ottobre 2014

-1 settimana

La partenza si avvicina e cominciamo a fare l'inventario degli accessori da mettere in valigia. Questa volta, poco spazio per i vestiti: sarà tutta attrezzatura per foto (non vedo l'ora di usare il mio nuovo zoom), trekking e snorkeling. Il fatto è che, pur visitando due sole isole, ci troveremo in ambienti e climi diversissimi tra loro. 


Su Big Island ci aspettano le camminate sui vulcani, gli acquazzoni di Hilo, l'ascesa a 3.000 metri sul monte Mauna Kea per osservare le stelle, lo snorkeling notturno con le mante; su Maui, vita da spiaggia, windsurf, surf, altro snorkeling, il paesaggio lunare del Haleakala National Park. Di conseguenza l'abbigliamento va dal cappellino di lana al costume da bagno! Non stupitevi, dunque, se nelle foto indosserò sempre la stessa maglietta (sempre più scolorita dai ripetuti lavaggi nel lavandino della camera) perché non avevo spazio in valigia e concentratevi sui paesaggi che vi mostrerò e vi racconterò.

Sono eccitatissima e non mi scoraggerete con le vostre solite predizioni di orribili morti in esplosioni vulcaniche e tra le fauci di uno squalo (che, in fin dei conti, son sempre meglio che schiantarsi in tangenziale andando a fare un lavoro che non ci piace). E poi il primo film Lo squalo è un capolavoro e in quel genere di storie io tifo sempre per il pesciolone assassino.
Vi riassumo il programma generale:
  • 14/10 partenza da Linate all'alba e, grazie alle magie del fuso orario, arrivo a Hilo nel tardo pomeriggio dopo 23 ore di volo e morte cerebrale sul letto del Wild Ginger Hotel
  • 15-16/10 con la nostra auto a noleggio, visita della costa est di Big Island (Hilo città, Kumana Cave, Pacific Tsunami Museum, osservatorio astronomico sul Mauna Kea, cascate Akaka)
  • 17-18/10 fuori dal mondo al Kalapana Lava Refuge con escursioni sul Kilauea seguendo fiumi di lava e dormendo in una capanna senza internet né telefono
  • 19/10 vedremo se restare ancora a Kalapana o rientrare a Hilo per fare qualcosa che ci è sfuggito nei primi due giorni
  • 20/10 al mattino, volo per Kahului sull'isola di Maui, ritiro auto a noleggio e spostamento nel paesino di Haiku, dove abbiamo affittato un appartamento per tutta la settimana tramite Giampaolo Cammarota (quello che ha scritto il libro di cui vi ho parlato qui)
  • 21-26/10 visita alle spiagge più famose per surf e windsurf, da Hookipa a Jaws, una giornata al parco nazionale Haleakala e snorkeling dove ci porterà il destino
  • 26/10 tarda mattinata, volo di ritorno su Big Island, trasferimento in auto sulla costa ovest per ultimi giorni in spiaggia e snorkeling notturno con le mante giganti
  • 28/10 ultimo giorno sull'isola, alle 9 di sera volo per Malpensa dove, sempre con la magia del fuso orario, atterreremo il 30/10 alle 7.30 del mattino

Aloha, amici miei!

venerdì 26 settembre 2014

Lombardia

Mancano 18 giorni al prossimo viaggio e, in attesa di collezionare nuovi ricordi, voglio omaggiare le mie origini perché è qui che sono cresciuta ed è da qui che parto ogni volta verso grandi avventure. 
Lombardia dei Mercanti di Liquore, racconta le vecchie avventure di chi, come me, è un figlio storto nato dentro un'osteria e il testo che riporto sotto farà sorridere chi ha vissuto le stesse cose e si riconosce in questa poesia.

sabato 20 settembre 2014

Tu puoi girare il mondo...

Quasi ogni anno, trovo il tempo di passare qualche giorno a Cattolica. È sempre un piacere tornare nei luoghi delle mie vacanze romagnole, con tutti i ricordi d'infanzia che esplodono appena usciti dall'autostrada. Immagini, profumi, sensazioni e suoni che ricompaiono intatti a distanza di anni, è come passeggiare in un vecchio album di fotografie che si animano quando le sfiori.

venerdì 19 settembre 2014

Special guest: Barbuna!

Mentre giravo per il web in cerca di spazio per il mio ebook sull'Indonesia, il sito BlogdiViaggi.com mi ha proposto di scrivere un articolo per loro come guest blogger.
All'inizio ho esitato perché già su queste pagine ho raccontato le mie avventure per il mondo e per la prossima manca ancora più di un mese. Mi hanno detto, però, che potevo parlare di un'esperienza passata purché l'articolo fosse inedito.
Così, ho pensato di condividere con i loro lettori/viaggiatori, sempre in cerca di soluzioni low cost, il lampo di genio che mi ha permesso di visitare uno spicchio d'Africa in autonomia senza dover accendere un mutuo. L'articolo è piaciuto e adesso lo trovate online a questo link.
Chris, l'editor del blog, ha inserito la mia firma e biografia come Simona B., segno che ormai, nell'ambiente dei viaggi, sono ufficialmente Barbuna.

Potrei ripetere “l'ospitata” in futuro perché è sempre bello e utile scambiarsi idee e consigli tra appassionati d'avventura. 
Grazie, BdV, per l'opportunità.


venerdì 12 settembre 2014

Come ti organizzo un viaggio alle Hawaii - parte 3

Dopo la parte uno e la due, eccomi con la terza parte del pre-viaggio. Manca circa un mese alla partenza e già non ne posso più di aspettare, sarei pronta a partire domani.
Vi ho raccontato a grandi linee quello che andremo a fare sulle due isole prescelte, Big Island e Maui, tanto ormai sapete che, quando ci troviamo sul posto, il piano cambia continuamente seguendo il destino. Ho scoperto, però, una cosa che dovevo assolutamente inserire tra quelle da non perdere alle Hawaii: lo snorkeling notturno con le mante!

giovedì 11 settembre 2014

Recensione per viaggiatori, non turisti!

Un altro articolo molto bello su Di Passaggio in Indonesia è apparso oggi su Nonsoloturisti.it e lo trovate a questo link.
Sono davvero contenta che i viaggiatori appassionati come me l'abbiano apprezzato, mi fa sentire, ancora di più, parte di questa “bizzarra famiglia”, fatta di persone che sentono il richiamo di terre lontane come un'opportunità, senza pregiudizi e oltre la comune diffidenza riguardo ciò che è diverso dalla nostra cultura.
Nel raccontare e consigliare, come i recensori hanno notato, non mi sono atteggiata a “guru dei viaggi”, ma ho voluto parlare dell'Indonesia sinceramente, come su queste pagine, con gli occhi di una tizia qualunque che ne esplora le bellezze con lo zaino in spalla.
Grazie a Nonsoloturisti.it per lo spazio e la lettura.



Ne approfitto anche per ringraziare VOI, lettori del blog, perché per primi avete apprezzato i miei racconti “in diretta” incoraggiandomi a condividere ancora le mie avventure.

martedì 9 settembre 2014

Di passaggio su Trippando.it

Il mio ebook "Di Passaggio in Indonesia" ha ricevuto una bellissima recensione sul sito per viaggiatori Trippando.it



Potete leggere l'articolo completo a questo link
Sono felice che l'autrice ne abbia colto lo spirito: un invito ad andare oltre i pregiudizi e le paure di un Paese lontano per godersi un'avventura indimenticabile.
Il titolo dell'articolo lo definisce "Molto più che un diario di viaggio" e, in effetti, il mio intento nello scriverlo era proprio questo. Non solo condividere le mie avventure, ma anche fornire suggerimenti a chi volesse seguire le mie orme e arricchirsi con un'esperienza preziosa. I miei consigli e considerazioni vengono dalle "prove sul campo" di una viaggiatrice inesperta e possono, quindi, essere utili a chi sceglie questa meta per la prima volta.
Di Passaggio in Indonesia può essere idealmente diviso in due parti: i consigli di viaggio e il diario di viaggio vero e proprio. Ma si nota come entrambe le sezioni siano frutto della stessa mano e della stessa mente. Dalle vaccinazioni, alle controindicazioni, alla scelta di cosa mettere in valigia, nessun consiglio di viaggio scritto così schiettamente sarebbe potuto esistere, senza un viaggio che Simona stessa ammette averla cambiata.
Spero che i viaggiatori che seguono Trippando siano invogliati a esplorare l'Indonesia con la mente aperta che li distingue dai semplici turisti perché è il modo migliore di entrare in sintonia con un luogo così diverso e lontano dalle nostre abitudini.
L’approccio di Simona Colombo (…un cognome, un perché…) nei confronti del viaggio è in primo luogo spirituale, immaginazione e curiosità sono la base, oltre alla consapevolezza. 
Ringrazio il sito per lo spazio che ha dedicato al mio ebook e a questo blog e mi auguro, in futuro, di poter raccontare ancora i miei viaggi ai suoi lettori.


lunedì 25 agosto 2014

Indonesia in ebook

Eccolo qui!
Di Passaggio in Indonesia è online su Amazon. Un po' guida, un po' diario (un po' ponticello e un po' canale... Citazione for Colombos only), questo nuovo ebook (ordinabile anche in edizione cartacea) raccoglie le mie esperienze e i miei consigli per viaggiare nello splendido arcipelago indonesiano.
Non è una copia del blog, anche se ovviamente ne ripercorre le tappe, ma il racconto globale totale dei miei tre viaggi (2010, 2012 e 2013) compresi retroscena e dettagli inediti.
L'ho scritto in maniera informale, come parlo con voi sul blog, senza atteggiarmi a grande esperta, ma riflettendo su ciò che le mie visite in quel Paese mi hanno insegnato e fornendo parecchie dritte su come apprezzare al meglio le sue bellezze senza spendere una fortuna. Piccolo budget e grandi avventure, quindi, per chi volesse seguire i miei itinerari da Sumatra a Bali, dal Kalimantan a Flores, da Rinca alle minuscole Gili.
Chissà se un giorno il mio libretto apparirà sul blog di qualche viaggiatore tra le sue letture ispiratrici, come io cito gli autori che mi accompagnano in giro per il mondo. Godetevelo, come Gianni (in copertina) si godeva latte e banane!


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venerdì 22 agosto 2014

Hawaii, letture preparatorie

Come spesso accade, scelgo le destinazioni dei miei viaggi attraverso letture d'ispirazione. Oggi vi presento i tre libri che mi hanno istruito su ciò che andrò a vedere alle Hawaii, insieme agli immancabili documentari sui vulcani, ovviamente, e ai video di windsurf che tanto esaltano il TdC.
Sono tre libri completamente diversi l'uno dall'altro, ma gli opposti mi attraggono da sempre.

TSUNAMI, STORIA E CAUSE DELLE ONDE ANOMALE
di Walter Dudley e Min Lee
Questo è uno dei libri migliori che abbia mai letto, malgrado la pessima traduzione in italiano. Si tratta di un'indagine storica e scientifica narrata con i toni di un romanzo d'avventura. Dudley ripercorre le tappe dello studio del fenomeno tsunami partendo da Hilo, la cittadina hawaiana che vanta probabilmente il record mondiale di schiaffi dall'oceano, dove vive. La prima edizione risale al 1998, rivista e aggiornata nei decenni successivi, è considerata una delle pubblicazioni più autorevoli in materia. Oltre a spiegare l'origine e il comportamento di questi mostri d'acqua, Dudley porta il lettore a spasso nella storia delle grandi e piccole catastrofi che hanno contribuito allo studio del fenomeno e alla realizzazione di sistemi d'allarme per le coste a rischio. Dall'Alaska al Cile, dal Giappone all'Indonesia e, soprattutto alle Hawaii (che trovandosi nel bel mezzo del Pacifico vengono colpite su ogni versante), il lettore rivive gli eventi attraverso le intuizioni degli scienziati e le testimonianze dirette raccolte da Min Lee. Un libro avvincente e rivelatore che mi ha descritto Hilo, la sua storia e i suoi abitanti così bene che mi ci sentirò a casa!

HAWAI'I, DIALOGHI CON LA MADRE TERRA
di Olga Ammann, Giulia Barletta e Verena Hefti
Fa parte della collana di guide di viaggio Polaris, ma, in realtà, ha veramente poco della classica guida turistica. Non elenca mete né itinerari, non consiglia alloggi né ristoranti, non parla del clima né della geografia delle isole. Questo libro è un viaggio nella cultura tradizionale hawaiana ormai quasi estinta. Le tre autrici hanno cercato e incontrato gli ultimi veri hawaiani e ne hanno raccolto i pensieri. Parla dello spirito di Aloha che è molto più di un semplice saluto; racconta della scoperta del profondo legame tra l'uomo e la natura selvaggia dell'arcipelago; parla di una cultura magica soffocata (e addirittura per anni considerata illegale) dalla conquista americana; introduce il lettore in un mondo di anime e presenze che non è facile da accettare per degli occidentali; ripercorre la storia di un popolo così gentile da accettare la sottomissione agli stranieri come un'opportunità di crescita e, d'altra parte, così ingenuo da lasciarsi sottrarre un'identità che oggi fatica a ritrovare. Questa, quindi, non è affatto una guida, ma un viaggio spirituale per entrare nell'atmosfera più autentica delle Hawaii.

IO SPERIAMO CHE ME LA SURFO, STORIE DI UN NAPOLETANO A MAUI
di Giampaolo Cammarota, illustrato da Cryx
L'autobiografia dell'autore, appassionato di windsurf al limite dell'ossessione, in un libricino straordinariamente divertente. Racconta di come, a un certo punto della sua vita, abbia mollato tutto per vivere a Maui dove poter coltivare la propria passione. E' partito, non più ragazzino, ma trentottenne, per non fare più ritorno perché, dopo le prime vacanze sull'isola, aveva trovato il suo paradiso, il suo posto nel mondo. Narra le sue avventure in un diario che raccoglie aneddoti, scoperte e incontri, lamentandosi soltanto del fatto che gli americani non capiscono le sue battute in napoletano e della nostalgia per la cucina di suo padre. Cambia lavori, cambia alloggi, frequenta ogni genere di personaggi, paragona continuamente lo stile di vita hawaiano con quello italiano e, quando perde l'orologio in mare, si dice che, evidentemente, il destino voleva così e comincia a seguire i suoi ritmi naturali. Non è molto utile dal punto di vista turistico perché spesso Cammarota dimentica di spiegare dove si trova durante l'esplorazione di Maui, ma fa schiantare dalle risate. E' ironico e divertente, ma con guizzi di pura poesia che emergono quando parla del suo spot preferito, Hookipa. L'amore, di cui è pieno il libro, non sta nelle avventure con le ragazze (che da gentiluomo accenna soltanto), ma nelle parole che spende descrivendo Hookipa, il fascino delle onde, la vista dell'isola dal mare, i tramonti, le lunghe surfate, la forza del vento. Tutto questo dal punto di vista di un napoletano che ha ben presenti le sue origini al punto di telefonare a casa per farsi dare da un amico la ricetta per cucinare le lumachine di mare.

Direi che con questi libri e le quattro mappe scaricate da internet, sono pronta a partire! Oh no! Manca ancora un mese e mezzo!!!

martedì 5 agosto 2014

Link greci per voi

I consigli delle Cavallette per dormire e mangiare durante la vostra vacanza a Lefkada:

  • il campeggio Poros Beach (ottima posizione, piazzole ombrose, fantastico staff, piscina, wifi gratis e mini market) questo il sito
  • il ristorante Menta sopra il camping (ottimi piatti tipici, grandi porzioni, prezzi buoni, tavoli in terrazza con vista sulla baia) lo trovate sul sito di Poros Beach
  • il ristorante Zolithros sul porticciolo (piatti deliziosi, buon servizio, vista sul porto tra le foglie di vite, ci si arriva a piedi dal campeggio, prenotate in giornata perché ha pochi tavoli) questo il sito
  • a Lefkada città, la taverna La Vinaria (posizione defilata, ma con vista sulla via principale, ottimo pesce, staff tutto donne e un gatto simpatico tra i tavoli) la trovate qui
  • sull'isola di Meganisi, al porto di Vathy, il ristorante Errikos (direttamente sull'acqua, buon pesce, servizio veloce) recensito qui
  • poi abbiamo trovato il miglior gyros pita in un posticino a Nidri del quale non ci siamo segnate il nome, però lo trovate sulla via principale (non quella sul porto, ma la parallela), sulla sinistra venendo da Poros. E' piccolo e ha pochi tavolini sul marciapiede, fa solo pita ed è gestito da ragazzi giovani in divisa nera. Trovatelo!
una melanzana ripiena de che?



lunedì 4 agosto 2014

Viaggio di ritorno

I soprannomi vengono dalle esperienze, non si scelgono a tavolino. Così, io sono diventata la Barbi perché mio papà mi ha sempre chiamato Barbuna; la Feddi è diventata la Niña in Messico perché è la più giovane del trio e dovevamo tenerla d'occhio per riportarla a casa sana e salva; noi tre viaggiatrici siamo diventate le Cavallette perché dove passiamo noi non resta più cibo per gli altri. Manca ancora il nome di battaglia per la Fra, ma stavo pensando di chiamarla la Greca perché guida come un greco che è una versione esotica di terrone. Entrando al porto di Igoumenitsa, ha tirato una bella sgommata in mezzo ai militari della dogana che controllavano i tir. Ci può stare...
La nave per Ancona aveva due ore di ritardo, quindi abbiamo fatto un giro in paese mangiando pita e facendo le parole crociate su una panchina da brave anziane! 
passatempo anziano

All'ora stabilita ci presentiamo al molo dieci e restiamo in attesa con gli altri, una bella fetta di umanità. C'erano i motociclisti, attrezzatissimi che pareva Long Way Round. Invidia! Famiglie con bambini, soprattutto tedeschi e francesi. Poi un pullman olandese carico di giovani che si sono sistemati con sedie e stereo sul molo ubriacandosi con vodka e limonata nel giro di cinque minuti. I ragazzi sbronzi con gli sguardi persi e le camminate dondolanti, le ragazze, invece, si abbuffavano di patatine e cioccolatini (quando la loro tour leader li distribuiva volevo allungare la mano nel gruppo) e sembravano una massa di otarie nordiche spiaggiate sull'asfalto. 
Finalmente appare una nave all'orizzonte, ma, nonostante gli ululati festosi degli olandesi, non è la nostra. Era una Minoan bardata di luci come un luna park, la terronata finale della vacanza. Ho deciso che il vero paese del Natale non è la Lapponia, ma la Grecia perché ci sono le luminarie ovunque e tutto l'anno, lo scriverò al National Geographic perché ci faccia un servizio.
Dopo un po' arriva la nostra Anek e cerchiamo un posto dove passare la notte. Io soffro tantissimo il mal di mare quindi preferisco stare all'aperto. Non faceva freddissimo, ma il pavimento era scomodo e tirava un sacco di vento. Qualcuno ha avuto la brillante idea di lanciare la tenda 2 secondi sul ponte, grande invidia! Ho aspettato di crollare dal sonno prima di raggiungere la Fra che dormiva nel corridoio, c'era il gelo artico dell'aria condizionata, ma almeno eravamo riparate dal vento e c'era la moquette. Alle 6.30 però aprono i bar e chi dorme per terra viene cacciato all'esterno. Passiamo il resto della traversata sul ponte accaparrandoci due sdraio vicino alla piscina (una pozzanghera lercia che non si capiva come facessero i bambini a sguazzarci dentro senza prendere il colera). Dopo qualcosa come 18 ore siamo approdate ad Ancona. La Fra è scesa a prendere la Punto, io mi sono accodata alla mandria di passeggeri in fila sulle scale. Si moriva di caldo e mancava l'aria, ma ecco spuntare il branco di otarie bionde con i loro bagagli enormi che si facevano strada spintonando chiunque, senza guardare in faccia vecchi e bambini. Grandiose! Mi sono accodata a loro e in un attimo ero all'aperto. Evviva! 
Il resto è una malinconica autostrada verso casa, con qualche acquazzone e voglia di tornare al mare anche se a Monza ci aspettano persone care e i preparativi per le prossime imprese in giro per il mondo!
Ora che sapete tutta la storia, godetevi l'album fotografico qui che sarà aggiornato nei prossimi giorni quando avrò anche le foto fatte dalla tour leader e resterà tra gli album de passacc in alto a destra.
A presto!

sabato 2 agosto 2014

Impresa finale

Oggi siamo in partenza. Mattina in spiaggia per l'ultimo bagno in queste acque stupende, adesso pranzo al ristorante del campeggio dove salutiamo i nostri amici gestori Filippa, Kosta e Irene, poi si parte per Igoumenitsa e lunga traversata in nave fino ad Ancona. Il motivo di questo post, però, è rendervi partecipi della nostra ultima spettacolare impresa: chiudere la tenda! La famosa 2 secondi da tre posti è effettivamente comoda perché si monta davvero in due secondi, ma per richiuderla occorrono la pazienza e la tecnica di un monaco shaolin. Non ci siamo perse d'animo anche se l'operazione è stata messa in atto sotto il sole di mezzogiorno e solo al terzo tentativo ce l'abbiamo fatta. Quasi non ci credevamo, ma era diventata una questione d'orgoglio dopo che in Toscana avevamo dovuto farci aiutare, questa volta, invece, ci siamo riuscite tutte da sole. Là!
Da casa caricherò l'album con tutte le foto. Buon viaggio a noi!

giovedì 31 luglio 2014

Lefkada west coast

Quella di oggi è stata la gita migliore della vacanza. Appena finita la pioggia mattutina, la Fra tour leader mi ha portato alla scoperta della costa ovest di Lefkada. Percorrendo una bella e tortuosa strada panoramica ci siamo prima addentrate nell'entroterra montuoso dell'isola per poi sbucare sulla costa famosa per le scogliere bianche.
il faro
Siamo arrivate fino alla punta più a sud dove c'è il faro. Panorami stupendi e vista sulle isole di Itaca e Cefalonia, mi son pentita di non aver portato la macchina fotografica bella. Dopo essere salite al faro, abbiamo fotografato le scogliere a picco dalle quali si gettò la poetessa depressa Saffo, davvero un bel salto! Da lì siamo tornate indietro per fermarci a Porto Katsiki e questo vale tutto il viaggio. La bellezza di questo posto sta nella cornice particolare che circonda le spiagge: un'altissima scogliera bianca che si tuffa in un mare dai colori così incredibili da sembrare dipinto agitato da onde enormi. Essendo una località molto rinomata, purtroppo, il primo tratto di spiaggia è affollatissimo nonostante per raggiungerlo si debbano percorrere ripidi tornanti e una scalinata di pietra bruciata dal sole. Se, però, ci si spinge oltre le rocce, camminando nell'acqua tra un'onda e l'altra con le borse sopra la testa, si trovano angoli isolati e tranquilli che solo i temerari come noi conquistano affrontando sabbia e sassi spazzati dalla risacca e scogli nascosti dalla schiuma delle onde.

Oggi piove

Stamattina ci ha svegliato il ticchettio della pioggia sulla tenda. Restiamo sulla terrazza del campeggio a leggere in attesa che il cielo si apra per andare alle belle spiagge di Porto Katsiki ed Egremni. Se non smette, andremo comunque al faro che con questo tempo deve essere affascinante. Questa è la vista dalla terrazza:

mercoledì 30 luglio 2014

Verde e blu

le acque di Meganisi
Meganisi è un'isoletta verdissima a 25 minuti di barca dal porto di Nidri e si raggiunge pagando 17€ per due persone con un'auto.
Da Spilia, dove attracca il traghetto, si va a sinistra per Vathy e a destra per le spiagge. Prima siamo andate a sinistra perché la Fra si ricordava di un ristorante sul porto di Vathy dove andava da bambina con il gommone di suo papà. Secondo le sue memorie d'infanzia, il ristorante si chiamava Federico, ma, quando ha riconosciuto il posto e il gestore, l'insegna diceva "Errikos". Ora, la tour leader ha problemi di confusione con i nomi dopo tredici anni di assenza da questi luoghi, ma poi viaggia sicura sui tornanti e manovra agilmente la Punto sul traghetto (come vedrete nell'album di foto appena sarà pronto). Comunque, da Errikos si mangia bene tra i suoi tavolini blu pieni di fiori con vista sul mare che è splendido anche nel porto. Dopo pranzo ci siamo avventurate lungo le strade, spesso sterrate, di quest'isola che mi è piaciuta più di Itaca.

La città dei "bastoncini"

Lefkada città è molto carina, con tanti angoli caratteristici, vicoletti che non si sa dove vanno a finire, taverne e locali sul mare. Siamo arrivate nel tardo pomeriggio e abbiamo passeggiato in tranquillità mentre i turisti tornavano dalle spiagge. All'ora di cena le strade si sono animate e sembrava Monza il sabato pomeriggio.
gondola
 Abbiamo visto le famose case di bastoncini che in realtà sono assicelle di legno dipinte di tanti colori, altre con le pareti di lamiera che capisco siano più flessibili in caso di terremoti, ma d'estate non ci bollono dentro? 
Abbiamo anche scovato altre perle di tamarrismo greco: una gondola (!) ormeggiata sul lungomare e le luminarie di Natale ancora appese in mezzo alla strada (è vero, io ho ancora l'albero in salotto, ma è una cosa diversa!).

martedì 29 luglio 2014

Ulisse non aveva tutti i torti

Tradendo il programma iniziale, ieri siamo state a Itaca e stasera andremo a Lefkada. Prima, però, vi racconto un paio di cose di domenica.
Sulla strada regionale che corre parallela alla via principale di Nidri, si trova (guardando bene) il cartello che indica la deviazione per le cascate. Una stradina di campagna si inoltra per qualche chilometro nella campagna e finisce in un parcheggio. Da lì si prende un facile sentiero che conduce alla parete da cui il torrente si tuffa in una serie di pozze. Luglio non è certo il periodo migliore per osservare la cascata perché è quasi in secca e le pozze stagnanti, però è una passeggiata ombrosa con scorci carini da fotografare. A proposito di foto, ve le carico stasera perché ho dimenticato la macchina fotografica in tenda e non ho nessuna voglia di rifare le scale infinite per tornare qui in terrazza! 

domenica 27 luglio 2014

Nidri e i prossimi giorni

Ieri siamo state a Nidri, un paesino minuscolo, ma molto carino con un bel porto pieno di barche a vela e gommoni da cui partono i traghettini per altre isole. Sul lungomare c'è una statua in bronzo di Aristotele Onassis e dalla passeggiata si vede Scorpios, la sua isola privata dove sposò Jackie Kennedy. Abbiamo cenato in un ristorantino sul porto dove era esposta la nave che vedete nella foto sobriamente illuminata da una fila di luci di Natale. Particolari come questo e il modo di guidare dei greci ci hanno fatto pensare che "qui stanno più terroni che a Cinisello".
decorazione raffinata
Abbiamo camminato tra i negozietti di souvenir e una quantità di locali per turisti, ma abbiamo anche trovato un mini market per comprare il repellente per insetti perché le zanzare stanno banchettando con la Fra (io non ne avrei bisogno perché sono tutte sazie di lei). 
Bevendo un frullato e un analcolico abbiamo stilato il programma per i prossimi giorni:
oggi - mattina spiaggia, pomeriggio alle cascate di Nidri, cena da Nico sul porticciolo di Poros Beach
lunedì - mattina spiaggia, pomeriggio e cena a Lefkada
martedì - traghetto alle 8.30 per Itaca dove passare tutto il giorno
mercoledì - traghetto per l'isola di Meganisi alle 12,15 pranzo e pomeriggio d'esplorazione
giovedì - la tour leader mi porterà in giro per le spiagge più belle (porto Katsiki ed Egremni) e al faro
venerdì - spiaggia all day perché è l'ultimo giorno pieno
sabato - mattina spiaggia e preparazione bagagli, nel pomeriggio si torna a Igoumenitsa per prendere la nave che ci porterà ad Ancona domenica
Avremmo voluto includere una giornata a Cefalonia, ma non c'è un traghetto la mattina presto e l'ultimo di ritorno è alle 15 quindi non si fa in tempo a vedere nulla se non ci si passa una notte e non ce lo possiamo permettere.
Per ora questo è tutto. Buona giornata, amici!