Quella
di oggi è stata la gita migliore della vacanza. Appena finita la
pioggia mattutina, la Fra tour leader mi ha portato alla scoperta
della costa ovest di Lefkada. Percorrendo una bella e tortuosa
strada panoramica ci siamo prima addentrate nell'entroterra montuoso
dell'isola per poi sbucare sulla costa famosa per le scogliere
bianche.
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il faro |
Siamo arrivate fino alla punta più a sud dove c'è il faro.
Panorami stupendi e vista sulle isole di Itaca e Cefalonia, mi son
pentita di non aver portato la macchina fotografica bella. Dopo
essere salite al faro, abbiamo fotografato le scogliere a picco dalle
quali si gettò la poetessa depressa Saffo, davvero un bel salto! Da
lì siamo tornate indietro per fermarci a Porto Katsiki e questo vale
tutto il viaggio. La bellezza di questo posto sta nella cornice particolare che circonda le spiagge: un'altissima scogliera bianca
che si tuffa in un mare dai colori così incredibili da sembrare
dipinto agitato da onde enormi. Essendo una località molto rinomata,
purtroppo, il primo tratto di spiaggia è affollatissimo nonostante
per raggiungerlo si debbano percorrere ripidi tornanti e una
scalinata di pietra bruciata dal sole. Se, però, ci si spinge oltre
le rocce, camminando nell'acqua tra un'onda e l'altra con le borse
sopra la testa, si trovano angoli isolati e tranquilli che solo i
temerari come noi conquistano affrontando sabbia e sassi spazzati
dalla risacca e scogli nascosti dalla schiuma delle onde.
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Porto Katsiki |
Nuotare tra
quei cavalloni brillanti di sole è stato divertentissimo e saremmo
rimaste fino a sera, ma volevamo visitare anche Egremni (il nome mi
piace troppo perché mi ricorda i Gremlins). Prima di tornare
all'auto abbiamo preso un sentiero a gradini che porta sull'altro
lato della scogliera per fotografare Porto Katsiki da sopra.
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Porto Katsiki |
Siamo
arrivate a Egremni nel tardo pomeriggio ed ero già sfinita, così,
alla vista del cartello che annunciava 350 scalini di pietra per
scendere alla spiaggia, mi sono arresa. Bella, davvero bella
dall'alto del parcheggio, ma l'idea di dover risalire 350 gradini
dopo aver nuotato ancora tra le onde, mi ha tolto qualsiasi pensiero
poetico. Quindi di Egremni vedrete solo la foto dall'alto perché
sono anziana e non ho il coraggio di fare certi sforzi. Arrivandoci
la mattina forse avrei fatto la pazzia, ma, dopo una giornata di mare
e osservando le facce stravolte dei veri temerari che tornavano su,
ho sentito il mio spirito d'avventura mandarmi a quel paese.
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Egremni dall'inizio della scalinata! |
Se
capitate da queste parti sappiate che da Poros a Porto Katsiki ci
vogliono normalmente 40 minuti che è quanto abbiamo impiegato al
ritorno. All'andata, invece, eravamo precedute da un'automobilista
che ad ogni tornante si fermava e ripartiva in prima sgommando per
poi procedere a trenta all'ora e non c'è stato verso di sorpassarlo
finchè la strada non si è allargata abbastanza. Una tortura che ci
è costata il doppio del tempo.
Domani
ultimo giorno di relax e spiaggia perché sabato si parte dopo pranzo
e non saremo a casa prima di domenica sera traghettando da
Igoumenitsa ad Ancona. La vacanza delle cavallette zoppe (perché ne manca una) volge al
termine, ma una volta a Monza potrò caricare un album fotografico
completo per farvi ripercorrere questi dieci giorni in Grecia tra
bellissimi paesaggi e terronate varie (oggi ho fotografato un cactus
di plastica con cappello da cowboy).
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