lunedì 27 ottobre 2014

Ultime da Maui

Barbi, TdH, Maxi e le gemelle Moreno ai lati
Stamattina abbiamo salutato Maxi e, già che erano lì, nella foto trovate anche le gemelle Moreno, originarie delle Canarie e tipo venti volte campionesse mondiali di windsurf. Tutto questo giro di celebrità sportive tra Haiku e Paia è per via del contest che si svolgerà a Maui tra pochi giorni, una tappa dell'American Windsurfing Tour 2014 che richiama professionisti e appassionati da tutto il mondo. Maxi si è lamentato che, per colpa del contest, gli tocca lavorare anche la domenica.
Dietro ogni grande manifestazione sportiva, c'è un notevole lavoro di preparazione e organizzazione e questa non fa eccezione. Ci siamo salutati con la promessa di tenerci in contatto e tornare per rimanere più a lungo. Tutti chiedevano al TdH come mai avesse sprecato giorni a Big Island: visto che non c'è vento per il windsurf, non c'è motivo di visitarla. Beh, non dico nulla...
Maxi ci ha consigliato, per la prossima volta, di visitare anche Kaua'i, l'isola più antica dell'arcipelago, a nord-ovest di Oahu. Dice che è stupenda, ancora selvaggia e con pochi abitanti ceh sono ancora molto legati alle antiche tradizioni hawaiane. Parole sue: "C'è jungla, le waterfall, cliff di quattrocento metri, poi el rio che finisce en lagoon... Como nei movie!"
Parla davvero così, con un miscuglio di spagnolo, italiano e inglese che usa con chiunque, indipendentemente dalla lingua dell'ospite. Fa ridere che, dopo vent'anni a Maui, ancora non parli bene l'inglese, ma il suo talento di artigiano e atleta è sufficiente a parlare per lui. Che personaggio!
Prima di dirigerci all'aeroporto di Kahului, avremmo voluto vedere le scogliere di Jaws, anche se non è stagione per le sue leggendarie onde. A Jaws la natura non scherza. Quella che si forma lì, in inverno, è l'onda più alta del mondo e si chiama Jaws (fauci) perché divora chi ha il coraggio di sfidarla. Se non è molto più che bravo, l'onda si chiude intorno al surfista come una bocca mostruosa, l'oceano lo ingoia, lo mastica tra rocce e coralli e poi lo sputa, ferito. Quando va bene. 
La Subaru, però, non ha quattro ruote motrici e, dopo gli acquazzoni brevi, ma violenti degli ultimi giorni, la strada sterrata che porta laggiù era impraticabile da un certo punto in poi. Ok, tanto senza onde che ci vai a fare? Next time, pure questo.
Lungo la Hana Highway, ovviamente, ci siamo fermati a salutare Ho'okipa e poi a fotografare altri scorci di questa bellissima costa nord, lasciata mezza selvaggia per gli sportivi che non hanno bisogno di grandi hotel, resort e centri commerciali. Per loro, come per i viaggiatori (non i turisti), le comodità non sono importanti se il luogo in cui ti trovi ti ripaga di ogni disagio. Disagi che comunque su quest'isola sono minimi perché molto ben organizzata, sempre se non teniamo conto del semaforo maledetto a Paia. Il volo Hawaiian Airlines decolla in orario e sorvola Jaws, finalmente la vedo, mentre l'aereo vira verso l'isola di Hawai'i, Big Island.
Come ci sentiamo a lasciare Maui? Abbiamo la certezza di averle dedicato troppo poco tempo, vale la pena tornare per vedere tutto il resto. Il TdC vorrebbe diventare TdMaui e comprare casa qui. Per lui, vivere davanti a una spiaggia ventosa sarebbe il massimo e, per di più, qui potrebbe surfare insieme ai suoi idoli.
Io mi son presa una cotta per Ho'okipa e vorrei salire sul monte Heleakala per percorrere a piedi i sentieri dentro l'antico cratere e poi vorrei snorkelare lungo la costa sud dove si trovano splendide riserve marine. Quindi, sì, devo tornare e con più tempo a disposizione, ma continuo a preferire Big Island, più vicina ai miei gusti e non importa se piove così spesso. 
Maui, in un certo senso mi ha delusa perché proprio qui credevo di trovare il famoso Spirito di Aloha in quantità industriali. Mi aspettavo un'aria diversa, un senso di serenità dato dal cogliere sempre il meglio da ogni situazione, gioia di incontrare, conoscere e condividere. Insomma, dal momento che non ci sono grandi città, credevo di trovare un'isola dove si sentisse fortemente questo modo di pensare e di vivere. L'ho trovato, invece, appena accennato, in piccoli gesti e in poche occasioni, mi è parso perfino di percepirlo più forte in Australia, in Indonesia e in Thailandia. Qui non ci sono hawaiani, ma americani e stranieri, soprattutto italiani, che vogliono fare gli americani. Sicuramente, io non ho avuto il tempo di scoprire lo Spirito di Aloha di Maui, ma non pensavo di dover scavare per trovarlo, credevo che su quest'isola crescesse come le banane, ma forse ho sbagliato epoca.
Voglio, tuttavia, tornare qui e poi visitare Kaua'i che potrebbe diventare la mia preferita, anche se non possiede vulcani attivi come Big Island. Mmh, il TdC potrebbe prendere casa a Haiku e dedicarsi al windsurf, mente io farei la spola tra tutte le altre isole per esplorarle bene.
Comunque, se mi domandaste, oggi, dove comprerei casa, risponderei ancora Bali, per un sacco di motivi che forse un giorno vi spiegherò. Adesso invece vado a dormire e domani vi racconterò di Kona, costa ovest di Hawai'i.

Comunicazione di servizio
Sfogliate di nuovo gli album perché ho aggiunto foto qua e là. Poi ne ho creato uno dal fantasioso nome Varie per tutte le foto che non hanno trovato posto negli altri.
Come sempre, al mio ritorno a casa scriverò un post con i consigli pratici e gli indirizzi per chi volesse seguire le nostre orme, quindi non prendetevela se in questi articoli mi dedico poco ai dettagli tecnici in favore delle sensazioni. Un viaggio è fatto soprattutto di emozioni, a dopo le spiegazioni.

5 commenti:

  1. parola di Peter: secondo me, Questi due non tornano più!

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  2. Non ci sono le tartarughe...Penny ti giudica

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    1. Guarda bene! In fondo all'album di Ho'okipa ce ne sono un sacco!

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    2. le tartarughe mi odiano...Non le vedo ti giuro!

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