L'ultimo giorno su questa
isola stupenda e difficile è trascorso. L'uragano Ana, ormai
declassato a tempesta tropicale, ha dato un colpo di coda questa
mattina con un forte acquazzone che ci ha costretti a ritardare la
seconda visita al Volcanoes NP.
Nell'attesa che il tempo
migliorasse, abbiamo fatto il bucato e un salto al supermercato.
Quando sarò tornata a casa, voglio mangiare solo verdura per un mese
perché qui fatico a trovarne fresca. La servono sempre strafritta
oppure annegata in strane salsine: mi mancano insalata e pomodori,
cetrioli e peperoni, cipolle e zucchine. A parte la questione del
cibo, però, continuo ad amare follemente Big Island perché oggi ci
ha regalato un'altra giornata indimenticabile.
Al primo spiraglio di
sole, abbiamo preso la mia macchinina e siamo corsi, per quanto possa
correre il catorcio, al parco dei vulcani per fare due dei trekking
che ci siamo persi l'altra volta. Ormai ci muoviamo tra Hilo e il
Puna District con disinvoltura e abbiamo raggiunto la meta in poco
tempo.
La tempesta, continuando
a singhiozzo, ci ha permesso di compiere gran parte del percorso
sotto un intenso cielo blu accendendo tutti i colori della natura e
ci ha spruzzati di pioggia leggera quando faceva troppo caldo.
L'isola, questa volta, ha collaborato, ma ci siamo comunque ustionati
ogni lembo di pelle scoperta perché, aspettandoci il maltempo,
abbiamo lasciato la crema solare in camera. Non importa: ne valeva la
pena!
Metallo fuso, quanto doveva essere caldo? |
Ancora una volta, i
sentieri che abbiamo seguito ci hanno condotti attraverso paesaggi
incredibili, dove il tempo sembra essersi fermato all'improvviso
bloccando la lava in movimento come in una fotografia. Se, guardando
le foto, immaginate quelle forme nere di un scintillante rosso fuoco,
avrete davanti la scena di un'eruzione in diretta.
Oggi abbiamo
seguito il Mauna Ulu Eruption Trail fermandoci ai punti numerati che
rimandavano all'ottima guida da 2 dollari comprata al Visitor Center.
Questo percorso racconta la storia di una delle più spettacolari
eruzioni del Kilauea dal cratere Pu'u Huluhulu allo scudo di lava
Mauna Ulu. Ce l'ha raccontata accompagnandoci attraverso le
drammatiche scene di creazione e distruzione che ci sfilavano intorno
mentre camminavamo.
Le pietre laviche, come
ho già detto, sono splendide: sembra di passeggiare su una distesa
di gioielli scintillanti, poi ti volti e diventano enormi e
spaventose masse cristallizzate nell'atto di esplodere, colare,
scorrere e divorare il paesaggio.
Nel 1969, lungo quella
che era la vecchia Chain of Craters Road, si aprirono improvvisamente
gigantesche fratture nel terreno dalle quali scaturirono altissime
fontane di lava. Altre enormi fessure squarciarono il terreno nel
1973, mentre l'eruzione era ancora in corso. Nell'area del cratere
Pu'u Huluhulu il paesaggio era catastrofico: laghi di lava ribollenti
di gas, fiumi di lava che colavano dalle pendici del cono vulcanico,
foreste che venivano incenerite e alberi trasformati in sculture di
pietra nera, cascate di lava più alte e larghe di quelle del
Niagara. Tutto questo ha lasciato tracce ben visibili lungo il
sentiero e potete vederlo nelle foto.
Barbi, TdH e Mauna Ulu |
L'attività eruttiva durò
fino al 1974; per cinque anni la dea hawaiana dei vulcani Pele diede
spettacolo, poi sua sorella Hi'iaka cominciò a riportare la vita
sulle terre devastate con le prime piante.
Il sentiero ci ha portati
dalle spaventose fratture accanto alla vecchia strada, attraverso una
foresta di alberi pietrificati fino alla sommità del Pu'u Huluhulu
dalla quale si vede lo scudo del Mauna Ulu, una montagna creata
dall'accumulo della lava eruttata dal cratere.
Guardate le foto e
impressionatevi!
Quando sarò a casa,
scriverò più dettagliatamente la storia narrata da questo trekking
e da quello fatto l'altro giorno al cratere Kilauea Iki. L'abbiamo
rivisto oggi dall'alto del Devastation Trail, un percorso breve che
rende l'idea della devastazione causata dell'eruzione dell'Iki con la
sua fontana incandescente: non è rimasto niente di niente su quel
versante.
A fine giornata ci siamo fermati a bere tè e caffè nell'unico lodge all'interno del parco, di fornte al Visitor Center. Ci siamo goduti le bevande fumanti mentre fuori il cielo si riempiva ancora di nubi scuri e la temperatura calava rapidamente. Ce le siamo godute soprattutto perché le abbiamo gustate seduti in un'elegante sala con vista sulla caldera del Kilauea. Un ottimo modo di salutare il parco nazionale.
Forse vi ho detto anche
troppo sulla storia dei vulcani hawaiani, scusate, ma questo
argomento mi appassiona e questo parco mi ha portato dentro un
documentario. Tornerò sull'argomento da Monza, con più calma. Ora è
arrivato il momento di partire per una nuova avventura, volando
sull'isola di Maui.
Non vorrei andarmene, c'è
ancora tanto che voglio vedere qui. Mi sono affezionata alla graziosa
e sfortunata Hilo fin da quando ho letto il libro di Dudley e poi
voglio campeggiare nel parco dei vulcani per conoscere altre prodezze
di Pele, la dea capricciosa che ci ha mostrato la potenza della
natura. Devo assolutamente tornare e dedicare più tempo a Big Island
per viverla fino in fondo, dalla vetta innevata del Mauna Kea ai
fondali oceanici, passando per gli spettacolari paesaggi vulcanici.
In ostello si incontrano
tante persone, sia al buffet della colazione che la sera, quando si
abbassano le luci nel salone, e rimangono solo quelli che, come me,
riordinano foto e scrivono mail e blog illuminati dagli schermi dei
pc. È stato chiacchierando con altri ospiti e con i ragazzi dello
staff che abbiamo scoperto nuove strade e luoghi da visitare. Lo
scambio di consigli è sempre stato parte del nostro modo di
viaggiare, a Maui, però, abbiamo per la prima volta affittato un
appartamento e dovremo cercare altrove qualcuno con cui interagire
per scoprire i segreti di un'altra isola, seppur molto più piccola
di questa.
Ora vado a letto perché
domani la sveglia è alle 5.30 e per questa ultima notte sono sparite
le nubi e si sono accese le stelle. Goodnight, Big Island.
...spiace ma tdh non ci piace...fa pure rima che col tdc si fa prima!
RispondiEliminaciao hawaiani...quanto sei felice surel?!
un sacco!
Elimina