Come
promesso, vi porto con me lungo il primo dei sentieri che il TdC e io
abbiamo scelto: il Kilauea Iki trail. Non siamo, però, partiti
dall'ingresso ufficiale, ossia dal parcheggio del Kilauea Iki
Overlook, bensì dall'area di sosta del Thurston Lava Tube. Sul lato
opposto della strada rispetto all'entrata del tunnel, comincia un
sentiero che poi si collega all'Iki trail, ma permette di osservare
dall'alto il cratere e il percorso che state per imboccare. Vale la
pena fare questo pezzetto di strada in più per godersi lo
spettacolo e per farvi un'idea dello scenario in cui camminerete osservando gli altri visitatori sul fondo del cratere.
Vi
racconto la storia del luogo e di 6,4 km di passeggiata, cominciando dalla mappa e
seguendo i 15 punti della guida. Mangiate una banana, bevete acqua
fresca e venite con me.
mappa del sentiero con la posizione dei 15 marker |
1959 Il Kilauea Iki (letteralmente “piccolo Kilauea”) è uno dei più grossi crateri del vulcano Kilauea. Fino al 1959, qui era tutta foresta, come quella che si attraversa per la prima metà del sentiero. L'eruzione cominciò da una fessura nel terreno, lunga 800 metri, che si aprì nella parete del cratere, proprio di fronte a voi, quando vi trovate al primo marker. Dalla frattura cominciò a sgorgare la lava e, nel giro di un giorno, le diverse aperture in eruzione si unirono in un'unica grande bocca. Nelle successive cinque settimane, si susseguirono 17 eruzioni e la grande quantità di roccia fusa emessa finì per traboccare dai bordi dell'apertura, creando un vero e proprio lago di lava. Il cono che si osserva da questo punto, chiamato Pu'u Pua'i (collina zampillante), non esisteva prima del 1959: si è formato per l'accumulo di pomici, cenere e blocchi di lava eruttati. La cavità rosso-marrone che si vede sul fianco del cono era la bocca principale. Tre giorni prima che l'eruzione terminasse, il Pu'u Pua'i emise la più alta fontana di lava mai misurata alle Hawai'i, era alta 580 metri!- Il secondo marker si trova nei pressi di una piattaforma di cemento. Era utilizzata dagli studiosi per calare attrezzature nel cratere e studiare il lago di lava. Il sistema di carrucole che partiva da questa piattaforma era azionato da una jeep al cui asse posteriore fu assicurata la fune d'acciaio che trasportava i carichi. Il lago dell'Iki costituiva una rara opportunità per gli scienziati di studiare il processo di raffreddamento e solidificazione della roccia fusa, quindi erano disposti a usare qualsiasi mezzo, compresa una carrucola legata a una jeep, per osservazioni e analisi.
- Quando tappi un tubo d'irrigazione con un dito, l'acqua spruzza in diverse direzioni. È ciò che accadde quando una valanga di detriti, franati dal cono instabile, ostruirono la bocca in eruzione. Blocchi di lava del diametro di un metro furono sparati attraverso il cratere come blob incandescenti, atterrando proprio dove vi trovate adesso. Il bombardamento durò circa 20 minuti. Allora, per fortuna, non c'erano spettatori in quel punto, ma la foresta fu devastata e molte delle piante che vi circondano sono nate da semi germogliati su quelle bombe di lava raffreddate. Si nota la differenza tra il terreno del sentiero percorso fin qui e quello che si trova nell'area in cui precipitarono i blob.
- Da questo punto si gode una magnifica vista del Pu'u Pua'i. Alle sue spalle c'è un crinale boscoso chiamato Uwealoha (o Byron Ledge) che separa il Kilauea Iki dalla sommità della caldera del Kilauea. Sul fondo di questa immensa depressione si può scorgere il cratere Halema'uma'u, dimora della dea Pele, quello attualmente in eruzione. Sulla sponda opposta della caldera si trova il Jaggar Museum da dove si ha un'ottima visuale del Halema'uma'u. Nei giorni limpidi, dal maker 4 si vede anche il gigante Mauna Loa.
cliccate per ingrandire - La foresta tropicale in cui state camminando, non ha subito solo l'attacco della lava. Il suo aspetto originario è stato minacciato nel tempo dall'invasione di piante non indigene, come il kahili ginger, e dalla presenza invasiva di maiali selvatici. Nel 1980 sono state costruite recinzioni protettive per tenere lontani questi animali domestici tornati selvaggi che calpestano la fragile flora della zona. Da allora si notano segni di ripresa e nell'area del Kilauea Iki crescono le delicate piantine Pa'iniu. Gli sforzi per estirpare le piante non native continuano, ma il terreno presenta tratti pericolosi con numerose aperture e fratture che rallentano il lavoro.
- Prima del 1959 il cratere era profondo il doppio. La roccia nera che oggi ne costituisce il fondo, è in realtà la superficie del lago di lava che inondò il Kilauea Iki. Da questo punto si comincia a scendere all'interno del cratere e il terreno si fa irregolare, attenti a dove mettete i piedi!
- Vi trovate ora su una cornice di roccia che corre intorno a tutto il cratere, indicando il livello raggiunto dal lago di lava. Sopra la cornice, la foresta sopravvisse.Nel 1959, quando la lava crebbe oltre il bordo della bocca eruttiva, le fontane si arrestarono. La roccia fusa, allora, cominciò a fluire di nuovo dentro la bocca, portandosi dietro la crosta del lago che cominciava a raffreddarsi. La velocità con cui la lava scorreva all'indietro era quattro volte quella con cui era uscita e ciò generava un rumoroso vortice di lava liquida e strati di roccia non ancora solidificata.
- Con temperature fino a 1.217°C, il Kilauea Iki eruttò la lava più calda mai misurata sul vulcano. Gli scienziati del Hawaiian Volcano Observatory, entravano quotidianamente nel cratere per studiare l'eruzione in diretta. Rischiarono la vita per comprendere meglio il funzionamento interno del vulcano, misurando temperature e prelevando campioni di gas e lava. State camminando su rocce irregolari formate da blob di lava fusi insieme e poi scivolati giù dal cono, rotolando e rompendosi. Se alzate lo sguardo al cielo, potreste avvistare un uccello dalla lunga coda bianca, è il Koa'e kea che costruisce il nido sulle rupi rocciose e poi vola fino all'oceano per sfamarsi.
bocca eruttiva Siete davanti alla bocca principale. Alcune rocce precipitate dal cono, ostruiscono oggi l'apertura che nel 1959 eruttò 17 volte. Ogni episodio eruttivo fu differente: alcuni durarono giorni, altri solo qualche ora; a volte la lava colava dalla bocca lentamente, altre veniva sparata in aria con altissime fontane. Le rocce che vi circondano sono più leggere di quanto vi aspettate perché contengono numerosi buchi causati da bolle di gas. Notate i diversi colori delle pietre, i gas vulcanici hanno ossidato i minerali ferrosi contenuti nella lava creando sfumature di rosso, viola e marrone.
- Le fatture nel terreno su cui camminate sono state causate dall'espandesi e contrarsi della superficie del lago di lava mentre si raffreddava. La crosta superficiale del lago collassò diverse volte mentre la lava colava indietro nella bocca dopo ogni eruzione, facendo calare il livello anche di 15 metri alla volta. Oggi, il fondo del cratere continua ad abbassarsi al ritmo di 2 centimetri all'anno perché il lago sottostante si sta ancora raffreddando e contraendo.
vapore Sotto la pioggia di pomici e cenere, il cono crebbe rapidamente, diventando molto instabile. Enormi porzioni del Pu'u Pua'i precipitarono nel lago galleggiando sulla lava come isole. A volte venivano sommerse dall'innalzamento del lago per poi riemergere quando la lava defluiva di nuovo nella bocca. Sono questi blocchi a formare le terrazze che fiancheggiano il sentiero. Dalle terrazze e dalle fratture nel terreno, fuoriescono getti di vapore. Sono generati dalle infiltrazioni di pioggia che raggiungono la roccia calda in profondità ed evaporano al contatto. Anche a distanza se ne sente il calore e hanno lo stesso odore di quello che esce dal ferro da stiro. La risalita del vapore porta con sé minerali, come silice e solfato di calcio, che creano le sfumature bianche visibili sulla superficie nera della pietra.- Le fontane del Kilauea Iki furono impressionanti, ma la cosa più sconcertante fu la rapida crescita del lago. La lava inondò letteralmente l'intero cratere e, non avendo via d'uscita attraverso le sue spesse pareti, il livello continuava a salire. Milioni di tonnelate di lava si riversarono nell'Iki e sulla superficie del lago si formò rapidamente una crosta scura che si ruppe in diverse placche. Lo spazio tra le placche veniva subito riempito da lava fusa che inghiottiva di nuovo le porzioni di crosta. Questo processo di raffreddamento e rimescolamento continuò per diverso tempo anche dopo la fine dell'eruzione. Il terrreno su cui state camminando è il risultato dell'ultimo rimescolamento del lago.
- Gli scienziati trapanarono la superficie del lago diverse volte, compiendo analisi e misurazioni. La crosta divenne più spessa con il passare del tempo e il lago fu considerato solido a partire dalla metà degli anni Novanta, ma ancora oggi è caldo all'interno. La profondità del lago è stimata intorno ai 135 metri. I buchi dei carotaggi sono ancora visibili sulla sinistra di questo marker e molti di essi emettono vapori caldi. Il Kilauea Iki fu completamente trasformato dall'eruzione del 1959, ma il suo aspetto continua a cambiare a causa di eventi catastrofici. Enormi massi caddero dalle sue pareti instabili sul fondo del cratere durante i forti terremoti del 1975 (magnitudo 7.2) e del 1983 (6.8).
piante di 'ohi'a e lo splendido sfondo del cratere Ora comincia la risalita dalla cornice di roccia nera verso la foresta. Voltatevi e osservate questo cratere immaginando com'era nel novembre del '59, quando le continue eruzioni generavano enormi onde incandescenti che viaggiavano attraverso il lago e si infrangevano sulla sponda opposta. Immaginate le fontane di lava che illuminavano il cielo notturno mentre una pioggia di cenere e detriti scintillanti di calore cadeva sul bordo del cratere. La dea Pele crea in questo modo nuova terra e sua sorella Hi'iakaikapoliopele (nome facile facile) riporta la vita sull'arida roccia, come potete notare dalle piante di 'ohi'a che germogliano e crescono sulla vecchia lava.- Siete tornati al parcheggio e, se vi va di attraversare la strada, potete infilarvi nel Thurston Lava Tube.
Termina qui la passeggiata nella storia del Kilauea Iki. Camminare su un lago di lava è impressionante e il silenzio che circonda i visitatori, lontani tra loro su un percorso così lungo, aiuta l'immaginazione.
Quando eravamo nel mezzo del cratere, abbiamo sentito uno schianto, un rumore simile al crack di un fulmine che squarcia il cielo. Noi e altri ragazzi, che si trovavano qualche centinaio di metri più avanti, ci siamo voltati nella stessa direzione, verso la parete alla nostra destra da dove era venuto il rumore e se ne sentiva ancora l'eco. Siamo rimasti paralizzati per qualche secondo e so che il primo pensiero di tutti i presenti è stato "Oddio! Si sta aprendo di nuovo!". Non so esattamente cosa sia stato, ma probabilmente si è trattato di una piccola frana, di un masso rotolato tra gli alberi oppure un albero caduto per il forte vento di quel giorno.
Riguardate adesso l'album fotografico dedicato al parco e seguite il sentiero attraverso le foto.
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