I lunghi viaggi in aereo sono stancanti, soprattutto in solitaria. La gente non mi piace e non è facile isolarsi nel piccolo spazio della classe economica. Leggo, metto le cuffie e ascolto musica, guardo un film, dormo di quel sonno leggero e scomodo del sedile poco reclinabile, consumo pasti da astronauta in mini vassoi. Durante gli scali passeggio, anche se non ne ho voglia, per sgranchirmi le gambe e devo portarmi il bagaglio a mano in bagno perché non ho nessuno che me lo custodisca. Intanto, osservo. Osservo le persone e mi faccio i fatti loro indovinando chi sono. Scarto quelli che sono evidentemente turisti, mi incuriosiscono di più quelli che hanno altro per la testa anziché una vacanza mi domando dove vanno, con chi e perché, gli faccio il profilo come in Criminal Minds e se sono soli, come me, è interessante anche osservare come gestiscono la loro solitudine. Chissà se qualcuno nel frattempo osserva me allo stesso modo.
Sul web girava una domanda ai viaggiatori: chi vorrebbero accanto durante un volo di quattordici ore. Senza esitare, mi sono risposta: Alberto Angela. La mia prima scelta era Piero, ovviamente, ma purtroppo non c'è più e comunque il figlio è un sostituto più che degno. Con lui potrei chiacchierare di qualsiasi argomento, letteralmente, e potrei ascoltarlo per ore senza mai annoiarmi. Be', lui ne uscirebbe sfinito per le troppe domande, ma io sarei felicissima.
Invece, sul volo Malpensa - Doha c'era un comodo posto vuoto tra me e un altro passeggero, mentre sul Doha – Bali non sono stata così fortunata.
Accanto a me, si accomoda una giovane coppia e, anche se sono francesi e per istinto stanno un po' sulle palle, mi accontento perché sono sempre meglio di un bambino iperattivo o un omone sudato o una signora spruzzata con litri di profumo (tutta gente che era in fila con me all'imbarco). Il mio posto era sul corridoio e, poco dopo il decollo, la ragazza mi chiede di farla passare per andare in bagno. Sta via parecchio tempo, ma il suo fidanzato non sembra preoccuparsi. Quando torna, comincio a guardare un film (Joker con Joaquin Phoenix, che non avevo ancora visto) e a un certo punto mi accorgo che la ragazza si è messa a piangere e il ragazzo sembra un po' in panico mentre cerca di consolarla. Per educazione, fingo di non vedere, ma non si può avere molta privacy in classe economica. Poco dopo, lei si scusa e mi chiede di farla passare di nuovo. Sta via un bel po' e si forma una discreta coda per il bagno. Così chiedo al fidanzato se è tutto ok perché non mi sembra che lei stia molto bene. Lui è in difficoltà con l'inglese e il mio francese è fermo alla prima superiore, ma cerca di dirmi che non sa perché stia tanto tempo in bagno. Gli suggerisco gentilmente di andarla a controllare, ma lui scuote la testa, credo non abbia capito, e torna a guardare il suo film. Finalmente lei torna e sembra più tranquilla, mangia anche qualcosa quando servono il pasto (che su un volo di 9 ore non si capisce mai se è una cena o una colazione). Il mio menù vegano non è male, ma più che fame ho un sonno tremendo e appena le hostess sparecchiano mi addormento. Crollo per un'oretta e, non appena apro gli occhi, la ragazza mi afferra il braccio e mi chiede di passare di nuovo, si vede che aspettava il mio risveglio con ansia e le ho detto che quando ha bisogno può tranquillamente svegliarmi. Mentre è via, il ragazzo riesce a mettere insieme qualche frase in inglese e finalmente mi spiega il problema: la fidanzata è incinta. Ora mi è chiaro che scappa in bagno per la nausea e che le nove ore di volo sembreranno diciotto, così quando torna le propongo di scambiarci di posto e lei accetta immediatamente. A me piace stare sul corridoio per potermi alzare quando voglio, ma a lei serviva sicuramente di più. Tuttavia, il fidanzato non era contento di cedermi il posto al finestrino e si è spostato di malavoglia. Mica l'ho messa incinta io, idiota! Comunque, una volta atterrati a Denpasar, i due simpatici francesi se ne sono andati senza nemmeno salutarmi e stanno per metterne al mondo un altro. Non commento.
Alla fine, però, eccomi in Indonesia!
Dopo una notte in un comodo albergo vicino all'aeroporto, oggi mi sposto sull'isola di Flores per cominciare questa nuova avventura.
Baci a tutti e ricordate che qui sono 6 ore avanti a voi.
I soliti simpatici francesi! Buona Indonesia!
RispondiEliminaFrancesi a parte, con l'età il viaggio è sempre più pesante, sai che all'arrivo qui è così bello che ne vale la pena.
RispondiEliminaE` sempre spettacolare l`Indonesia!
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