Le cascate della Luna

Un'altra delle cento cose belle di Ecolodges Indonesia è l'attenzione per lo sviluppo delle comunità locali. La maggior parte dei turisti viene a Flores ovest per snorkeling, immersioni e per vedere i dragoni di Komodo, concentrandosi a Laubuan Bajo. Posizionare il lodge sul monte Mbeliling, invece, avvicina i visitatori a un'area poco frequentata creando opportunità per la gente di questi villaggi. L'intero staff del lodge è stato assunto nei paesini del monte e Coso mi ha manche indicato dove abita lungo strada. Nessun turista si farebbe un'ora di macchina da Labuan Bajo per vedere le cascate, mentre dal lodge si raggiungono in quindici minuti. Ce ne sono diverse in zona, io ho scelto Cunca Wulang per l'escursione di questa mattina. Il fedele Coso mi aspettava dopo colazione per portarmi alla stazione dei ranger e mi ha spiegato che Cunca significa cascata e Wulang significa luna. Mi piace imparare nuove parole in Bahasa.

Dall'ufficio dei ranger parte il sentiero e ad accompagnarmi sarà un simpatico ometto che saluto con selamat pagi (buongiorno) perché gli indonesiani apprezzano sempre quando usi qualche parola nella loro lingua. Prima di partire mi fa scegliere un bastone per la camminata perché alcuni tratti saranno ripidi e scivolosi, comunque io indosso le scarpe da trekking e lui è in ciabatte infradito.

Una parte del percorso è fatta di scale in pietra o legno, il resto è tipico sentiero della giungla con foglie bagnate, radici, pietre e fango. Mentre camminiamo mi indica nidi di uccelli, frutti, alberi e farfalle. È tutto bellissimo, mi fermo a fotografare, poi riprendo a guardare dove metto i piedi. Nei tratti ripidi, per fortuna, madre natura ha fatto passare le lunghe radici degli alberi a formare gradini naturali per sostenere i nostri passi, con questo e l'aiuto del bastone me la sono cavata senza incidenti.

Arrivati al ponte sospeso che attraversa il fiume, mi preoccupa un po' il cartello con “peso massimo consentito 70 kg” e prego che tre giorni a salire e scendere dalla camera al ristorante mi abbiano fatto dimagrire abbastanza da non sfondare le assi e precipitare sulle rocce. Verso la fine, alcuni chiodi erano saltati e l'ometto simpatico mi ha avvertita di camminare sulla trave centrale per le assi ballerine. Mi fa anche fermare per fotografare il mio sorriso un po' tirato, ma alla fine passo indenne. Dall'altra parte, saliamo ben aggrappati al corrimano di una scala di legno reso viscido dall'umidità e il ranger mi precede spazzando via le foglie dai gradini col bastone. Infine, arriviamo di fronte alle cascate. Non immaginatevi grandi altezze, le Cunca Wulang sono piccoline rispetto ad altre, ma le ho trovate davvero belle, immerse nella giungla a formare tante pozze e rinfrescare l'aria. Chissà perché in luoghi come questo penso sempre che tra gli alberi possa spuntare il muso di un T-Rex. Dopo un po' di foto, siamo scesi per vederle da sotto, dove si può anche nuotare, cosa che ho evitato visto che poi avrei dovuto asciugarmi al sole e la mia scottatura non è ancora guarita del tutto. Passando di roccia in roccia per avvicinarci al centro del fiume, il ranger trova un sacchetto di plastica e lo raccoglie per portarlo via. Mi viene in mente che al lodge c'era proprio un avviso che chiede di raccogliere la plastica quando la si trova lungo i sentieri e mi pare una cosa molto bella che dovrebbe essere normale per tutti.

Risaliamo verso il sentiero senza fretta, però nella giungla si suda anche da fermi. Alla fine è stata una bella camminata, interessante e fatta con la giusta calma per guardarsi intorno perché tutta la foresta è da apprezzare, non serve correre per vedere la cascata e poi andarsene. Grazie, ometto simpatico! Anzi, “Terima kasih” e lui sorride e risponde “Sama sama”.

Prossima tappa, dopo pranzo, il villaggio Cecer a cui dedicherò un altro post.

Intanto, ecco le foto delle cascate della luna.