lunedì 25 settembre 2023

Arrivederci...

...in italiano mi gridano in coro i miei ragazzi, mentre mi sporgo dal finestrino dell'auto che mi porterà in aeroporto per guardarli un'ultima volta. Ho ancora in mente quell'immagine gioiosa, piena dell'affetto che ci lega, piena di allegria e speranza. Non era ancora scoppiato l'incendio di Susukan Baru.

La buona notizia è che dopo due giorni e mezzo di lotta contro le fiamme, portando acqua con i furgoni e spruzzandola con estintori manuali, senza dormire, fermandosi solo dieci minuti a turno, Alert, i ranger, i volontari dei villaggi e di altre associazioni che lavorano al Way Kambas sono riusciti a spegnere fino all'ultimo focolaio! Dan mi ha avvisata mandandomi questa foto


Stanno tutti bene, ma sono ovviamente distrutti e meritano il riposo degli eroi. Poi ci sarà tantissimo lavoro da fare per riforestare l'area devastata che è stimata in circa 500 ettari. Soprattutto servirebbe la pioggia, tanta bella pioggia per ripulire l'aria e far rinascere la natura. Forza nuvole!

Ma torniamo al mattino del mio ultimo giorno a Sumatra, quando mi sono svegliata al lodge sapendo che Yahya, Dan e Salih stavano venendo da me. Mi alzo presto per finire di preparare valigia e zaino e dopo giorni di scarpe da trekking, rimetto i sandali e vado a fare colazione.

Dovete sapere che le cuoche del lodge sono convinte che io non mangi abbastanza e infatti fin dal primo giorno mi servono una quantità di cibo che sfamerebbe un'elefantessa. Ho provato a spiegare che è troppo e che mi spiace avanzare qualche piatto, ma perfino il mio stomaco ha un limite di capienza. Una sera anche Hari gliel'ha detto, si è raccomandato che mi portassero meno cose ed evitassero la solita porzione gigante di riso di accompagnamento. Allora la cameriera è arrivata al tavolo tutta fiera annunciando: "No, rice" e servendomi un chilo di noodles con verdure. Che non capissero me va bene, ma a quanto pare neanche Hari è stato chiaro. Tra l'altro, non portano mai tutto insieme: prima un paio di piatti e io sarei già a posto così, ma poi ogni cinque minuti la cameriera ne porta altri, finché il tavolo non è pieno. Ogni volta che sento il suo sciabattare provenire dalla cucina ho paura che arrivi altro cibo. Poi si stupiscono che a colazione mangio poco, ma se a cena mi rimpinzano! Comunque sono state adorabili e ogni pietanza era deliziosa.

Arrivano i ragazzi. La sera prima Salih mi ha chiesto se poteva riprendermi mentre parlavo dell'esperienza con Alert per montarlo col video promozionale sul volontariato. Così, da bravo Spielberg, sceglie l'albero adatto nel giardino del lodge, la posizione per la luce e mi dice di parlare liberamente in italiano, poi metteranno i sottotitoli, ma lo vuole in lingua originale. Indosso una maglietta di Alert e cominciamo. Spero di essere stata abbastanza naturale, ero un po' emozionata. Oltre al videomessaggio, mi ha ripresa anche mentre camminavo tra gli alberi e poi me ne ha fatto abbracciare uno. Il giardino del lodge è una location perfetta e, una volta montato, verrà davvero bene.


Nel frattempo arriva anche Hari che più tardi mi accompagnerà all'aeroporto di Bandar Lampung. Insieme, andiamo a far volare il drone sul confine del Way Kambas. Prendiamo una stradina sterrata a est del villaggio e Salih estrae il suo gioiello. Dopo aver perlustrato la zona e scattato le foto che gli servivano per la mappatura, gli ordina di rientrare. Sul display compare la scritta going home, valeva anche per me.




Tornati al lodge, il nostro regista Salih ha un altro compito per noi: è la giornata mondiale del rinoceronte, non vuoi fare un video di auguri per i social di Alert? Ma certo che sì! Allora facciamo tutti il segno del rinoceronte: mignolo e anulare alzati a fare i corni, medio e indice abbassati, pollice sulla fronte e tutti in coro


Arriva il momento dei saluti. Abbraccio Yahya che fa le pose da duro nelle foto, è campione del mondo in quasi tutto e sotto sotto è un romanticone che canta serenate in indonesiano; abbraccio Salih che ha portato la tecnologia in Alert ed è un perfezionista anche nelle foto di gruppo più sceme. Abbraccio fortissimo Dan che porta tutto il peso dell'eredità di Marcel con grande impegno, responsabilità e con il sorriso più simpatico del mondo! Vi adoro tutti!

Salgo in macchina con Hari, abbasso il finestrino e, poiché durante le reciproche lezioni di lingua ho spiegato che goodbye si traduce con addio se è per sempre e con arrivederci se invece ci si ritroverà, i ragazzi agitano le mani e gridano: "Arrivederci, Simo!" Se non mi facessero tanto ridere, mi commuoverei.

Due ore dopo, Hari scarica la mia valigia al terminal delle partenze domestiche. Prima vado a Jakarta per una notte, il giorno dopo partirò per l'Italia. Ci scattiamo un selfie, poi ci abbracciamo. Non finirò mai di ringraziarlo perché è stato lui a farmi conoscere Alert dieci anni fa. 


Fin qui tutto meraviglioso, poi i maledetti bracconieri (che devono morire di una morte orrenda come quelle in Trono di spade) hanno appiccato l'incendio a Susukan Baru. 

Ma i miei eroici ragazzi hanno reagito e vinto ancora. Ecco il link al sito di Alert. Ripianteremo tutta la foresta un albero alla volta per mille volte! 





2 commenti:

  1. Buon rientro Indiana Pips sarebbe fiero di te ,bacioni.

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    1. Hahaha grazie! Barbuna Pipps sarà il mio nuovo soprannome!

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