Divido in due puntate il post su questa giornata (la mattinata a Bambangan e il pomeriggio a Jambon e dagli elefanti) altrimenti sarebbe perfino più lungo del precedente. Ho imparato tante cose, mi sono divertita da morire e, di nuovo, ho sudato da matti perché continua a far caldo e continua a non piovere, ma sono strafelice.
Stamattina me ne stavo seduta nella veranda del lodge con Hari aspettando le jeep di Alert. Intanto gli mostravo le foto degli uccelli dai miei album sul Kenya e lui conosceva tutti i nomi. Cavolo, è davvero un grande esperto! Oggi si unisce alla squadra e ne sono contenta perché, insieme a Dan, è quello che sento più spesso quando sono a casa, tanto che non ci sembra di esserci mai separati dal primo incontro.
Arrivano gli altri, carichiamo canne da zucchero e banane da portare pomeriggio al centro dove curano gli elefanti malati e dove ci sono anche una mamma con un cucciolo. Non vedo l'ora! Questa volta entriamo al Way Kambas dall'ingresso vicino al lodge diretti a Bambangan, altro centro di riforestazione di Alert, dove nel 2017 ho trascorso una notte con il vecchio gruppo, notte di cui conservo un ricordo stupendo. Dan mi avvisa che troverò molti cambiamenti e sono curiosa.
Il giovane e sorridente Siswanto, che l'altra volta ho conosciuto di sfuggita in ufficio eppure si ricorda di me dopo sei anni, sarà il nostro autista per questa giornata, sul sedile posteriore salgono Salih, Hari e Dan. Gli dico di fare del suo meglio perché ieri ho avuto Harry prima e Izaki dopo e alla fine eleggerò il miglior pilota di fuoristrada anche se, lo avverto, Yahya sarà sempre il numero uno per avermi scarrozzata in lungo e in largo in passato. Siswanto accetta la sfida e, mentre saltelliamo col Way Kambas massage, li faccio ridere raccontando che in in Italia guidiamo sulla destra e non so cambiare le marce con la mano sinistra, quindi in Australia io tenevo il volante e mio fratello seduto accanto a me cambiava. Entrando dall'ingresso principale, il primo tratto di strada è asfaltato e Hari avvisa l'amico: “Qui è facile, vediamo come te la cavi appena prendiamo le piste sterrate.” ma Sis, come lo chiamano loro, si dimostra perfettamente all'altezza e si prende anche degli applausi per aver seminato la jeep di Yahya anche se, a onor del vero, il numero uno si è fermato più di noi alla stazione dei ranger, quindi ritardo giustificato.
È vero, il sito di Bambangan è diverso dai miei ricordi. Tanto per cominciare gli alberi sono cresciuti tantissimo e fanno una bella ombra su tutto il campo, poi sono stati installati dei cartelloni informativi per i visitatori, un pannello solare per l'elettricità che prima era fornita da un rumoroso generatore e hanno costruito un edificio aggiuntivo a palafitta con bagno di sotto e una grande tenda al piano superiore dove possono dormire sia i membri di Alert che fanno il turno di guardia notturno che eventuali ospiti, avevo dormito su un'amaca appesa tra due pali del capanno principale. Hanno fatto un gran bel lavoro. Con piacere, trovo invece un angolo che non è cambiato: il pozzo. Se anni fa, nel buio della notte tropicale, con una secchiata d'acqua fresca di questo pozzo mi sono fatta la doccia più bella della mia vita.Poco dopo, dalla jeep di Yahya scendono altri ragazzi nuovi, tra cui uno che si presenta come “un altro Dan, più giovane” rispondo che allora lo chiamerò Dan Junior mentre gli stringo la mano. Mi sorprende subito con qualche parola in italiano, poche quante ne so io in Bahasa, ma ha sentito parlare di me e si è informato. Felice di conoscermi di persona, mi accompagna in giro per il campo chiacchierando. È il secchione del gruppo, parla un ottimo inglese, mi chiede e spiega un sacco di cose e mi parla con ammirazione della mia banda: Dan, Hari e Yayha che sono membri di Alert fin dalla fondazione. Questo ragazzino simpatico e volenteroso mi piace un sacco.
Mi mostra la scala in ferro che hanno costruito per la nuova palafitta e mi ringrazia tanto perché la scala in ferro che collega i due piani è stata acquistata con la mia donazione durante il periodo Covid e mi scatta una foto seduta sul mio contributo. Be', sono io che devo ringraziare loro, gli dico, perché se non fosse per i loro sforzi nel proteggere la natura non avrei nulla da vedere e scoprire venendo qui.Nel bagno c'è un grosso geco che io e Salih non manchiamo di fotografare.
Mentre Dan Senior resta al campo per lavorare al computer, io parto a piedi col resto del gruppo per andare a controllare una video trappola installata due mesi fa. Mi fanno notare che devono incatenarle agli alberi e chiuderle con il lucchetto per non farsele rubare. Velo pietoso sui miei pensieri al riguardo.
Poi facciamo una camminata nei dintorni fotografando uccelli, farfalle e piante. Salih e Hari con i loro teleobiettivi super professionali, io con la mia fedele reflex vecchio modello. Eddie, un altro ragazzo nuovo ridanciano e paffutello, ci indica un ragno nella sua tela e ci avviciniamo per fotografarlo, ma il piccolino si spaventa, corre veloce dalla tela sul ramo più vicino e si mimetizza così bene da sembrare un nodo del legno. Che spettacolo! Scattiamo, ci scusiamo per il disturbo e proseguiamo.
Il caldo aumenta a ogni passo. Avvistiamo anche un cervo e un marble cat, ma nessuno fa in tempo a imbracciare la macchina, non importa, si può fare a meno delle foto e godersi il momento. Durante la camminata, è sempre Yahya a voltarsi indietro per controllarmi e a tendermi la mano se ho bisogno, non che agli altri non importi, ma sembrano aver stabilito che sia compito suo occuparsi della mia sicurezza. Non sono sentieri impegnativi, ma io mi distraggo a guardarmi intorno in questa bella foresta e dimentico di fare attenzione a dove metto i piedi.
Nelle ore più calde ci raduniamo all'ombra del rifugio e i ragazzi si raccontano in Bahasa avventure passate tra incendi e bracconieri e ridono. Io intuisco qualcosa dal tono, dai gesti e dalle poche parole che riconosco, ma Dan Junior dice che è meglio che io non capisca perché potrei trovare volgare qualche battuta. A parte che non sono proprio una principessa che si scandalizza facilmente, gli rispondo che per la mia prossima visita imparerò la loro lingua e glielo terrò nascosto. “Oh Shit!” esclama ridendo “Not good for us!”
Salih lancia il drone per il consueto monitoraggio della riforestazione, poi non è facile farlo rientrare in mezzo agli alberi che qui sono molto più fitti che a Susukan Baru. Siswanto si mette in posizione per afferrarlo prima che tocchi la terra polverosa di questa stagione tremendamente secca, ma nel prenderlo si ferisce la mano con un'elica. Tutti si precipitano preccupati a controllare le condizioni del drone anzichè delle dita di Sis, io lo guardo e gli dico “Probabilmente tu sei costato meno”, lui ride e mi fa vedere che è una ferita da nulla. Anche il drone sta bene, nel caso ve lo domandaste.
Mostro a Dan Senior l'indecente montagna di bucce di anguria, mandarino e banana che ho creato da quando siamo arrivati, non posso farci nulla se ogni frutto qui è buonissimo. Lui sorride poi dice: “Ti ricordi che stasera, dopo il centro riforestazione di Jambon, passeremo a dar da mangiare agli elefanti, vero?” Rispondo: “Mi stai dicendo che sto mangiando troppo e devo conservare un po' di banane anche per loro?” e lui scoppia a ridere,“No, Simo, it's ok”, mi stava solo ricordando il programma.
Qualcuno indica un uccello colorato, tipo gallo cedrone, che sta scavando in cerca di vermi a una ventina di metri dal campo, Hari e Salih partono subito con il loro equipaggiamento. Dan Senior mi chiede se non voglio fotografarlo anch'io, ma fa troppo caldo “Lascio fare ai professionisti.”
I professionisti |
Intanto noi apriamo i pacchetti del pranzo e Siswanto mi passa il mio che è diverso dagli altri. Mi viene in mente il cartello davanti a un ristorante di Bali con la scritta We have vegan, vegetarian and normal people menu e tutti ridono quando glielo racconto, tranne Dan Junior che protesta serio: “Perché mettere un cartello del genere? Non mangi mica nulla di strano.”
Ho già detto che adoro questi ragazzi, vero?
Fine prima parte, il pomeriggio nel prossimo post insieme alle foto. Intanto all'album di ieri ho aggiunto le foto che mi ha fatto Salih.
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