Il suono tipico del ritorno a casa, per me, è il ronzio del cestello della lavatrice che gira con calma, lavando via l'odore di elefante dai miei indumenti, mentre la valigia svuotata prende aria sul balcone.
In aeroporto mi aspettavano Sté e la Simo che, per farmi sentire subito in Italia, mi hanno portato un bel trancio di pizza di Vitantonio's. Adorabili loro, top la pizza.
Mi hanno risollevato il morale perché è sempre difficile per me lasciare la foresta per la città, soprattutto con gli amici di Alert alle prese con gli incendi in attesa della benedetta stagione delle piogge. Torno perché mi mancano la famiglia e gli amici e perché mi tocca lavorare.
E poi c'è Bio. Il mio gattino così stronzo che per due settimane non si è quasi fatto vedere dagli zii che si prendevano cura di lui per ben due volte al giorno ogni giorno, che è scappato su per la scala quando ha visto che erano con me quando sono rientrata ed è sceso a salutarmi solo quando sono andati via. Ha annusato valigia e zaino, mi sgridata con sguardo truce e miagolii per averlo abbandonato e poi mi si è strusciato addosso facendo tante fusa e non mi ha più mollata, seguendomi anche in bagno e dormendomi addosso.
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