Venerdì abbiamo salutato la Bassa (California Sur) trascorrendo la mattinata nella piscina di El Moro fino all'orario di check out, poi abbiamo lasciato le valige in reception e abbiamo passeggiato, mangiato e acquistato regali fino al triste momento di andare in aeroporto. Che avventura magnifica!
Qui trovate qualche foto di La Paz e delle saline di Guerrero Negro dove ci ha fatto da guida un simpatico vecchietto che per farci capire bene il funzionamento dell'impianto dove ha lavorato tutta la vita ci parlava lentamente e ci siamo fatte una cultura sul sale. Tornate a vedere gli album tra qualche giorno così avrò aggiunto anche le foto della Fra stipate nella sua Canon.
La sera, a Città del Messico, è venuta a prenderci la piccola Patty che in dieci anni non è affatto cambiata e, nonostante abbia passato un periodo bruttissimo, ha sempre un grande sorriso e ci ha accolte con gioia. Abbiamo dormito a casa sua con i suoi tre bellissimi cani, femmine anche loro nello spirito della vacanza solo donne.
Il sabato mattina siamo partite con Patty, la sua dolcissima mamma, sua sorella, la nipote e un'amica della nipote per una gita sempre sólo mujeres alle piramidi di Teotihuacan. Io c'ero stata nel 2004 e non vedevo l'ora di tornarci e mostrarle alle altre Cavallette perché è un sito magico. Dalla sterminata Città del Messico sono 45 minuti in auto e ci si ritrova indietro di 2400 anni a toccare le pietre posate dagli Aztechi, ad ammirare l'accuratezza delle costruzioni e dei dipinti. Con Patty immaginavamo come doveva essere a quei tempi con i gradini delle piramidi del Sole e della Luna bagnati dal sangue dei sacrifici rituali, con i guerrieri in abiti colorati e piumati, con le costellazioni che scandivano il passare delle stagioni.
Faceva un gran caldo, niente a che vedere con il gelo della notte trascorsa in aeroporto una settimana prima, così ne siamo uscite da cavallette fritte.
Con il sole a picco abbiamo scalato le piramidi e passeggiato tra templi e venditori di souvenir fino all'ora di pranzo. Mi ricordavo dalla mia ultima visita di un ristorante sul fondo di una grotta e siamo tornate lì. La famiglia di Patty è allegra e affettuosa, un vero piacere stare con loro anche se il nostro spagnolo zoppicante non ci permetteva grandi conversazioni (Patty invece parla un italiano perfetto). E' bello sentirsi a casa anche a migliaia di chilometri di distanza, muchas gracias! Baci, abbracci, risate e la promessa di non lasciar passare altri dieci anni di mail prima del prossimo incontro.
Sei voli in nove giorni, centinaia di chilometri sulla pequeña, 32 gradi di giorno e 11 di sera, balene, saline, mare, deserto paesini e città, piatti tipici, risate da far lacrimare la Fra, mai persa di vista la niña, la Barbuna tour leader... tanti momenti indimenticabili della prima vacanza delle Cavallette!
Nei prossimi giorni aggiungerò altre foto e scriverò la mini-guida della Bassa con consigli e indirizzi per chi volesse intraprendere questo viaggio stupendo.
A presto, mie cari lettori che nonostante le mie lacune informatiche continuate a seguire questo blog di viaggi e storie.
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