Percorrendo a ritroso la
Mexico 1, ieri ce la siamo presa più comoda che all'andata con tante pause foto, una tappa alla graziosa Santa Rosalia per comprare
frutta e integratori di Nopal, una pausa pranzo vista mare dopo
Loreto e poi dritte fino a Ciudad Insurgentes dove si prende la
Mexico 22 verso Puerto San Carlos. Ci siamo fermate lì per la notte
perché è l'ultimo paese che si affaccia sulla Bahia Magdalena, un
altro punto di avvistamento per le balene.
Ci siamo sistemate al Mar
y Arena che è un eco-hotel appena entrati in paese direttamente sulla
spiaggia. È ancora in costruzione, infatti fuori dalla nostra stanza
c'erano gli attrezzi degli operai, ma è bellissimo e ha un
ristorante buonissimo gestito dal cuoco Juan Carlos e dal capitano
che ci ha organizzato l'escursione in barca per la mattina dopo.
Tutto molto carino, ma
una volta pigiamate e pronte a dormire, mi sono avviata al bagno e la
porta era bloccata. Panico! Feddi aveva rischiato di restare chiusa dentro
poco prima, ma ora non c'era proprio verso di aprirla, forse troppo nuova o
maniglia difettosa, comunque non potevamo restare senza bagno tutta
la notte. Così, ridendo come tre ubriache ci siamo rivestite e siamo
andate a cercare qualcuno, ma il ristorante era già chiuso ed era
tutto buio. Già mi vedevo sotto la finestra del cuoco a gridare
“Juan Carloooos! Non possiamo descargar!”, ma per fortuna c'era
un suo amico in giro così, con Feddi e Fra alle mie spalle che
sghignazzavano, gli detto nel mio spagnolo ormai fluente: “Desculpe,
la puerta del baño no se abre!” e in men che non si dica ha trovato
un omino con un cacciavite che l'ha aperta. Poi ci abbiamo messo uno
zaino davanti per ricordarci di non chiuderla più. Placate le risate
siamo crollate dal sonno visto che avevamo diverse centinaia di
chilometri sulle spalle.
Puntuali alle 8 di
stamattina siamo partite per il porto, abbiamo noleggiato una barca
solo per noi a 125 euro per tre ore. Lasciato il molo nel gran vento
e sole di questa mattina verso la baia delle balene, l'omino alla
guida si è avvicinato alle boe di segnalazione e non capivamo perché
finché non abbiamo notato che erano piene di leoni marini stesi a
prendere il sole. Bellissimi con quei grandi occhi scuri! Il capo
branco si è un po' incazzato perché stavamo disturbando la loro
siesta con i nostri “Wow” e le nostre foto, ma è stato un
incontro stupendo.
Le balene di Bahia
Magdalena non sono tante come a Guerrero Negro e bisogna inseguirle
per vederle da vicino mentre là erano loro a circondarci. Abbiamo
capito che non le avremmo accarezzate quando ci siamo rese conto che
qui non c'erano mamme con i piccoli pronte e giocare, ma coppie di
balene adulte giganti intente ad accoppiarsi. Era tutto un turbinare
di pinne e code, di sbuffi e immersioni. Si vedevano in trasparenza
sotto l'acqua e in fugaci apparizioni. D'altra parte vorrei vedere
voi inseguiti da tante barchette mentre trombate! È stato comunque
bello e ci siamo anche presi una codata (che trovate nelle foto). Al
ritorno abbiamo fatto un giro panoramico della costa sabbiosa con
dune bianchissime dove sostavano gabbiani e pellicani.
Nota per il TdC: avevo la
maglia di WCV, ma in barca faceva freddo così è coperta dal
giubbino, ma poi ho fatto la foto sotto la palma in spiaggia.
Rientrate dall'escursione
ci siamo cambiate e siamo ripartite per La Paz dove abbiamo salutato
la piccola I10 riconsegnata senza danni al noleggio. Ultima notte in
Baja California Sur nel nostro hotel preferito (farò poi un post da
BarbiAdvisor su hotel e ristoranti con foto e commenti per voi),
domani giornata in piscina e passeggiate fino a sera quando voleremo
a Città del Messico per passare gli ultimi giorni con Patty.
Voglio spendere due
parole sulle mie compagne di viaggio perché sono stupende! Si
conoscevano tra loro solo di vista, ma ci siamo trovate subito
affiatate come una squadra. Sono adattabili, ottimiste e con bagaglio
leggero. Non si spaventano, si accontentano, trovano sempre il lato
positivo, sono premurose e gentili, non stanno tutto il tempo a
pettinarsi o a guardare come sono pettinata io (in barca mi viene la
permanente). Sono affettuose e mi trattano come le Giovani Marmotte
fanno con il Gran Mogol. Sono fiera di come abbiamo vissuto questi giorni
intensi e avventurosi riuscendo a compiere la missione balene,
attraversando la BCS in una piccola e scattante I10 soprannominata la pequeña, percorrendo in su e in giù la Mexico 1 e la 22
veloci e prudenti, tutto con il sorriso e lo spirito d'avventura che
ci vuole per questi viaggi. Siamo pronte in 30 minuti se dobbiamo
fare le valige, in 15 se dobbiamo solo uscire: super operative! Inoltre,
siccome dove passiamo noi non resta più cibo nei ristoranti, i
ristoratori si disperano perché abbiamo consumato le scorte di una
settimana, le farmacie sono svuotate degli integratori a buon prezzo,
ci siamo auto nominate le Cavallette. Abbiamo deciso che diventerà
tradizione dedicare una settimana all'anno a un viaggio avventura
delle Cavallette e potranno unirsi a noi solo ragazze con le
stesse qualità perché le altre resterebbero indietro!
Ora guardate un po' di
foto di Bahia Magdalena e del nostro viaggio sulla Transpeninsular.
Mancano le foto della Fra perché il Signor Canon ha fatto la sua
memory card più grossa dell'eeepc e potremo aggiungerle solo a casa
(mentre il mio Signor Nikon e il Signor Kodak di Feddi sono
regolari).
L'avventura non è
finita!
Note per le foto di Bahia Magdalena:foto 1)a sx c'e' una parcheggiatrice?e a dx un hippie?ahahahha;3) a sx c'e' una malata terminale e a dx una appena svegliata?ehehhe; per le foto di Transpeninsula: foto 47)la bambina aveva paura che le cadessero le tette?
RispondiEliminaTDC
Belle le Cavalletteeeeeeeee!!! Siete stupende ragazze, sempre allegre e piene di carica, vi adoro! Grazie mille per questa meravigliosa esperienza, sisisi, diventerà una fantastica tradizione!!! <3!
RispondiEliminaP.S. Per TDC stavo coprendo pubblicità occulte, per fortuna per ora le mie tette stanno al mio posto!
Feddi
No se derve la puerta! (Cit.) Ahahah
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