Vacanza finita, ma ho ancora addosso l'eccitazione e la tensione di questi giorni africani. Anche questa volta il Kenya mi ha sorpreso per panorami, avvistamenti di animali e scene da documentario naturalistico. Dagli altipiani verdi di Aberdare all'affascinante Nakuru sotto il temporale, dallo stagno di Nyahururu al lago Naivasha, dalla fantastica cicatrice geologica chiamata Rift Valley al Parco Nazionale di Nairobi con i grattacieli sullo sfondo, ogni luogo è stato una scoperta emozionante.
Lo staff di Khweza, con Peris e Fred in testa, è stato sempre gentile, disponibile e affettuoso. Imprevisti e difficoltà sono naturali in ogni viaggio, ma si superano con un po' di spirito d'adattamento. Per quanto si possa pianificare in anticipo, in una vacanza come questa bisogna lasciarsi trascinare dagli eventi perché l'avventura richiede libertà, pazienza, fiducia e la capacità di intonarsi agli imprevedibili disegni del destino che a volte ci sorride, altre volte ride di noi.
Essere in sei è stata un'esperienza nuova per le Cavallette, ci ha costrette a separarci in due stanze e stringerci sul pulmino con i bagagli, rendendo meno confortevoli gli spostamenti già complicati dallo stato delle strade e diluendo un poco la coesione del gruppo. Tutto sommato, però, è andata bene e ancora una volta abbiamo riportato a casa la Niña sana e salva!
Come di consueto, al termine di ogni viaggio monto alcune delle nostre foto e spezzoni dei nostri filmati per ripercorrere i giorni vissuti lontano da casa. Il primo video è dedicato a noi protagoniste, Cavallette e ospiti; il secondo è fatto dei paesaggi e degli animali che Madre Natura ci ha concesso di contemplare. Non è tutto, come ho già detto, non è possibile raccontare tutto né a parole né attraverso le immagini e comunque ognuno osserva il mondo da un punto di vista personale.
Questo è un po' del mio.
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