Scusatemi, ma ieri sera
non sono riuscita a pubblicare il secondo post perché è stata una
giornata così piena che sono svenuta dal sonno poco dopo cena.
Adesso però sono pronta a raccontarvi un pomeriggio strepitoso.
Secondo il programma un
po' richiesto e un po' a sorpresa, il parco del lago Nakuru ci
aspettava per un safari. L'anno scorso ci era piaciuto tantissimo e
noi Cavallette eravamo ben felici di tornare e mostrarlo alle nostre
amiche.
Mentre aspettavamo che
Fred facesse i biglietti d'ingresso, Rosalba è scesa dal pulmino per
fotografare i babbuini che giravano curiosi tra i pochi turisti nel
parcheggio. Una grossa femmina si stava avvicinando con il cucciolo
appeso al ventre e la Fra ha urlato a Ros dal finestrino: “Stai
pronta a scattare, ora ti passa davanti” pensando come noi che la
babbuina avrebbe girato intorno al furgone. Ciò che, invece, è
accaduto in una frazione di secondo ci ha colte tutte di sorpresa: la
mamma, sempre con piccolo appeso, è saltata dentro dal finestrino di
Fred, ha agguantato il suo pacchetto di biscotti ed è schizzata
fuori dal portellone lasciato aperto da Rosalba. Tutto questo in metà
del tempo che ho impiegato a urlare un'imprecazione perché il mio
posto è proprio alle spalle del guidatore e avevo la babbuina
praticamente in faccia. In un lampo ho avuto un infarto, mi son
preoccupata che la bestia non rubasse il cellulare di Fred, ho temuto
che non riuscendo a uscire s'incazzasse e mi attaccasse. Aaaaaaahhhh!
È stato stupendo
rivedere Nakuru, ma in una stagione diversa, con una nuova luce,
nuovi colori, un nuovo cielo. Il sole era bollente quando Fred si è
inoltrato per il sentiero che scende verso il lago, uno dei pochi
punti del parco dove è consentito scendere dai veicoli per scattare
foto dalla riva, ma il livello dell'acqua, con le piogge degli
ultimi giorni, si è alzato tanto che a un certo punto abbiamo
trovato la strada chiusa e dal finestrino abbiamo visto la spiaggia
dove ci eravamo fermate l'anno scorso quasi completamente sommersa.
Che impressione!
Il cielo ha cominciato a
rannuvolarsi mentre procedevamo lentamente con il tetto aperto per
avvistare qualche animale interessante. Il primo incontro è stato
con un bellissimo branco di giraffe nane che prima si sono avvicinate
a ricambiare i nostri sguardi, poi si sono messe a correre verso una
radura che si allargava in una valle e credete che Fred si sia
scoraggiato perché era fuori dalla pista? Tsè!
Per me è stato un
bellissimo momento in mezzo a quella vallata verde chiusa su un lato
da un altopiano e circondata dalla foresta che scendeva al lago.
Giraffe e gazzelle sotto un cielo scuro con pennellate di sole e d'un
tratto il rombo del primo tuono che rotolava sopra le nostre teste.
Una scena meravigliosa che mi sono goduta con calma per ricordarla
sempre.
Siamo ripartiti in cerca
di rinoceronti e lungo la strada abbiamo interrotto l'attraversamento
di una mandria di bufali. Ci hanno lanciato le stesse occhiate
incazzose dei pedoni ai quali le auto tagliano la strada senza
rallentare. Cominciava a piovere quando abbiamo avvistato dei
rinoceronti bianchi nello stesso punto in cui li avevamo trovati
l'anno scorso. Non si sono mossi o ci aspettavano? Mentre facevamo le
foto, però, Fred ci ha chiesto di sbrigarci perché aveva ricevuto
una chiamata che lo avvisava della presenza di un leone poco lontano.
Il nostro spericolato conducente si lancia giù per la pista sterrata
bloccando di nuovo l'attraversamento bufali, ma Fred è più
incazzato di loro perché il leone è stato visto proprio sulla
strada dalla quale eravamo arrivati. Immaginate come si sentisse il
maschio alfa ad esserselo perso, non faceva altro che ripetere “Non
l'ho visto! Ci siamo appena passati accanto e non l'ho visto!” si
dannava accelerando.
Il leone era su un
albero, ma non su un ramo, proprio appollaiato sulla chioma di un
piccolo albero! Bello e tranquillo come un gattone si è fatto
fotografare, poi si è messo a dormire.
Noi soddisfatte e Fred
ancora ferito nell'orgoglio, siamo tornati dai rinoceronti col
pensiero di disturbare ancora i poveri bufali a abbiamo immaginato
che, non riuscendo ad attraversare, avrebbero fatto stendere una
zebra sulla pista perché facesse da strisce pedonali.
Pioveva e io amo il
profumo di terreno bagnato, è uno dei miei preferiti. Il parco
diventava sempre più buio e il lago luccicava con i profili neri
degli alberi che spuntano dall'acqua alta. Ho salutato un Nakuru
molto diverso dai miei ricordi e anche per questo sempre
affascinante.
A causa dell'acquazzone,
in paese il traffico era impazzito, Fred ha dato il meglio di sé con
manovre evasive e sfioramenti millimetrici con altri veicoli per
riportarci in hotel. A cena si lamentava ancora per non aver
avvistato il leone per primo. Per noi è stata una giornata
fantastica, per lui meno, ma ha ancora qualche giorno per rifarsi.
Ps In camera, io e Feddi
proviamo i faretti per trovare il modo di leggere a letto senza
tenere accesa la luce principale e lasciamo al buio l'intero
quartiere. Sentiamo dei passi in corridoio e immaginiamo la
receptionist che ci rimprovera: “Ci risulta che la causa del
blackout sia nella vostra stanza.” torna la luce, poi salta di
nuovo “Allora siete proprio voi”
Ps2 Mentre ieri scrivevo
per voi Sonia è riuscita a trovarmi dei bellissimi pantaloni di
cotone per sostituire quelli che ho rotto e contrattando me li ha
fatti avere a 10 dollari. Grazie!
Ps3 Fred ormai identifica
la nostra piccola con il suo lavoro al canile, così ogni volta:
“Feddi, guarda! Un cane!” oppure “Oh Feddi è laggiù con un
gatto, sta lavorando” e ride come un matto.
Vorrei però aggiungere che, quando sono entrata in camera ho trovato la TV accesa alla the ring
RispondiEliminaLa babbuina invece è stata strafighissssssima!
Diego quando torniamo ti insegnamo a commentare ��
Feddi
Non sei più la Simy di un tempo...ti fai fregare il cibo da una babbuina!!!
RispondiEliminaDiego, con la macchina per scrivere non è possibile lasciare commenti.
Non sei più la Simy di un tempo...ti fai fregare il cibo da una babbuina!!!
RispondiEliminaDiego, con la macchina per scrivere non è possibile lasciare commenti.
Non sei più la Simy di un tempo...ti fai fregare il cibo da una babbuina!!!
RispondiEliminaDiego, con la macchina per scrivere non è possibile lasciare commenti.
Elisa 4-Diego 0
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