giovedì 22 settembre 2016

Il fascino di Nakuru

Scusatemi, ma ieri sera non sono riuscita a pubblicare il secondo post perché è stata una giornata così piena che sono svenuta dal sonno poco dopo cena. Adesso però sono pronta a raccontarvi un pomeriggio strepitoso.

Secondo il programma un po' richiesto e un po' a sorpresa, il parco del lago Nakuru ci aspettava per un safari. L'anno scorso ci era piaciuto tantissimo e noi Cavallette eravamo ben felici di tornare e mostrarlo alle nostre amiche.
Mentre aspettavamo che Fred facesse i biglietti d'ingresso, Rosalba è scesa dal pulmino per fotografare i babbuini che giravano curiosi tra i pochi turisti nel parcheggio. Una grossa femmina si stava avvicinando con il cucciolo appeso al ventre e la Fra ha urlato a Ros dal finestrino: “Stai pronta a scattare, ora ti passa davanti” pensando come noi che la babbuina avrebbe girato intorno al furgone. Ciò che, invece, è accaduto in una frazione di secondo ci ha colte tutte di sorpresa: la mamma, sempre con piccolo appeso, è saltata dentro dal finestrino di Fred, ha agguantato il suo pacchetto di biscotti ed è schizzata fuori dal portellone lasciato aperto da Rosalba. Tutto questo in metà del tempo che ho impiegato a urlare un'imprecazione perché il mio posto è proprio alle spalle del guidatore e avevo la babbuina praticamente in faccia. In un lampo ho avuto un infarto, mi son preoccupata che la bestia non rubasse il cellulare di Fred, ho temuto che non riuscendo a uscire s'incazzasse e mi attaccasse. Aaaaaaahhhh!
È stato stupendo rivedere Nakuru, ma in una stagione diversa, con una nuova luce, nuovi colori, un nuovo cielo. Il sole era bollente quando Fred si è inoltrato per il sentiero che scende verso il lago, uno dei pochi punti del parco dove è consentito scendere dai veicoli per scattare foto dalla riva, ma il livello dell'acqua, con le piogge degli ultimi giorni, si è alzato tanto che a un certo punto abbiamo trovato la strada chiusa e dal finestrino abbiamo visto la spiaggia dove ci eravamo fermate l'anno scorso quasi completamente sommersa. Che impressione!
Il cielo ha cominciato a rannuvolarsi mentre procedevamo lentamente con il tetto aperto per avvistare qualche animale interessante. Il primo incontro è stato con un bellissimo branco di giraffe nane che prima si sono avvicinate a ricambiare i nostri sguardi, poi si sono messe a correre verso una radura che si allargava in una valle e credete che Fred si sia scoraggiato perché era fuori dalla pista? Tsè!
Per me è stato un bellissimo momento in mezzo a quella vallata verde chiusa su un lato da un altopiano e circondata dalla foresta che scendeva al lago. Giraffe e gazzelle sotto un cielo scuro con pennellate di sole e d'un tratto il rombo del primo tuono che rotolava sopra le nostre teste. Una scena meravigliosa che mi sono goduta con calma per ricordarla sempre.


Siamo ripartiti in cerca di rinoceronti e lungo la strada abbiamo interrotto l'attraversamento di una mandria di bufali. Ci hanno lanciato le stesse occhiate incazzose dei pedoni ai quali le auto tagliano la strada senza rallentare. Cominciava a piovere quando abbiamo avvistato dei rinoceronti bianchi nello stesso punto in cui li avevamo trovati l'anno scorso. Non si sono mossi o ci aspettavano? Mentre facevamo le foto, però, Fred ci ha chiesto di sbrigarci perché aveva ricevuto una chiamata che lo avvisava della presenza di un leone poco lontano. Il nostro spericolato conducente si lancia giù per la pista sterrata bloccando di nuovo l'attraversamento bufali, ma Fred è più incazzato di loro perché il leone è stato visto proprio sulla strada dalla quale eravamo arrivati. Immaginate come si sentisse il maschio alfa ad esserselo perso, non faceva altro che ripetere “Non l'ho visto! Ci siamo appena passati accanto e non l'ho visto!” si dannava accelerando.
Il leone era su un albero, ma non su un ramo, proprio appollaiato sulla chioma di un piccolo albero! Bello e tranquillo come un gattone si è fatto fotografare, poi si è messo a dormire.



Noi soddisfatte e Fred ancora ferito nell'orgoglio, siamo tornati dai rinoceronti col pensiero di disturbare ancora i poveri bufali a abbiamo immaginato che, non riuscendo ad attraversare, avrebbero fatto stendere una zebra sulla pista perché facesse da strisce pedonali.


Pioveva e io amo il profumo di terreno bagnato, è uno dei miei preferiti. Il parco diventava sempre più buio e il lago luccicava con i profili neri degli alberi che spuntano dall'acqua alta. Ho salutato un Nakuru molto diverso dai miei ricordi e anche per questo sempre affascinante.

A causa dell'acquazzone, in paese il traffico era impazzito, Fred ha dato il meglio di sé con manovre evasive e sfioramenti millimetrici con altri veicoli per riportarci in hotel. A cena si lamentava ancora per non aver avvistato il leone per primo. Per noi è stata una giornata fantastica, per lui meno, ma ha ancora qualche giorno per rifarsi.

Ps In camera, io e Feddi proviamo i faretti per trovare il modo di leggere a letto senza tenere accesa la luce principale e lasciamo al buio l'intero quartiere. Sentiamo dei passi in corridoio e immaginiamo la receptionist che ci rimprovera: “Ci risulta che la causa del blackout sia nella vostra stanza.” torna la luce, poi salta di nuovo “Allora siete proprio voi”

Ps2 Mentre ieri scrivevo per voi Sonia è riuscita a trovarmi dei bellissimi pantaloni di cotone per sostituire quelli che ho rotto e contrattando me li ha fatti avere a 10 dollari. Grazie!


Ps3 Fred ormai identifica la nostra piccola con il suo lavoro al canile, così ogni volta: “Feddi, guarda! Un cane!” oppure “Oh Feddi è laggiù con un gatto, sta lavorando” e ride come un matto.

5 commenti:

  1. Vorrei però aggiungere che, quando sono entrata in camera ho trovato la TV accesa alla the ring
    La babbuina invece è stata strafighissssssima!

    Diego quando torniamo ti insegnamo a commentare ��

    Feddi

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  2. Non sei più la Simy di un tempo...ti fai fregare il cibo da una babbuina!!!


    Diego, con la macchina per scrivere non è possibile lasciare commenti.

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  3. Non sei più la Simy di un tempo...ti fai fregare il cibo da una babbuina!!!


    Diego, con la macchina per scrivere non è possibile lasciare commenti.

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  4. Non sei più la Simy di un tempo...ti fai fregare il cibo da una babbuina!!!


    Diego, con la macchina per scrivere non è possibile lasciare commenti.

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