domenica 7 aprile 2024

Quanto mi piace fare la valigia!

Per molti viaggiatori, preparare i bagagli è una scocciatura. Per me, invece, è l'eccitante momento in cui il viaggio comincia, la partenza è imminente e quello che per mesi è stato un progetto diventa finalmente realtà.

Mi immagino già alla meta per decidere cosa portare, in funzione del clima, dell'ambiente, delle attività che farò. Farò escursioni nella foresta? Camicia di cotone a maniche lunghe, pantaloni lunghi leggeri e scarpe da trekking (quindi calze sportive). Passeggerò per il mercato di Ubud? Abito leggero, sandali comodi e sacchetto di tela per gli acquisti. Andrò in spiaggia? Costume, pareo e canottiera. Potrebbe piovere? Giacca impermeabile, cappellino con visiera. Ci sarà vento? Coprispalle e foulard, felpa se la sera fa freddo. Scelgo gli indumenti che mi serviranno e li dispongo tutti sul letto, per farmi un'idea della quantità e dello spazio che occupano, così trovo sempre qualcosa di non necessario da eliminare prima di riporli nella valigia. Un cambio d'abiti completo andrà nel bagaglio a mano, per stare tranquilla in caso di ritardo o smarrimento della borsa in stiva. In ogni caso, cerco di lasciare più spazio libero possibile per quello che comprerò (o riceverò in regalo,, come le enormi coperte masai di Peris!)

Penso a una giornata tipo che comincia in bagno, quindi metto da parte saponetta, spazzolino e dentifricio. In genre, gli asciugamani sono disponibili in qualsiasi alloggio, ma uno in microfibra che occupa poco spazio, lo porto sempre per sicurezza. Poi spazzola, shampoo, deodorante e le cose piccole come forbicine, pinzette, tagliaunghie, cotton fioc, qualche trucco e, per me che sono cieca, lenti a contatto. 

Non porto molti medicinali, giusto un antidolorifico e tachipirina, a meno che non servano particolari profilassi come l'antimalarica, ma ricordo sempre di aggiungere cerotti e disinfettante, il repellente per insetti, la crema protezione solare e quella doposole. Inoltre, se sono in periodo, una bella scorta di assorbenti.

Nel bagaglio a mano, metto gli oggetti fragili come la macchina fotografica, il cellulare, il laptop, il kindle con relativi caricabatterie, occhiali da sole e, naturalmente tutti i documenti di viaggio, oltre al già citato cambio d'abiti d'emergenza. Metto tutto in ordine per avere a portata di mano le cose che mi serviranno più spesso senza dover frugare sul fondo dello zaino se in aereo mi viene voglia di leggere o ascoltare musica.

Non faccio mai una lista scritta, ma ormai ho la mia lista mentale stilata dall'esperienza che mi ha insegnato di cosa ho davvero bisogno, cosa mi è mancato qualche volta e cosa è stato peso inutile. Nei giorni precedenti la partenza, se mi viene in mente qualche oggetto da non dimenticare, lo metto subito da parte sul ripieno dell'armadio che ho dedicato agli accessori da viaggio.

Sono emozionata perché si avvicina "il giorno della valigia" di quest'anno, però non ditelo a Bio perché non ama essere lasciato alle cure degli zii. Non certo per colpa loro che sono affidabili e adorabili, ma perché io, ne sono consapevole, lo vizio tantissimo. Fai il bravo micetto, mentre sono via, mi raccomando!




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