Il
viaggio, come previsto, è stato una mazzata.
Barbi svenuta a Doha |
Quanto
siamo il terzo mondo? Tanto, visto che perfino il menù del minuscolo
ristorante sopra il nostro b&b a Nairobi ha una sezione dedicata
ai piatti vegetariani e vegani.
Ma
andiamo con ordine. Sul nostro volo Qatar erano disponibili decine di menù
diversi e, un piatto vegetariano, te lo portano anche se non l'hai
prenotato al check-in. Il cibo sugli aerei non è il massimo, si sa,
ma il tizio seduto nella fila davanti a noi ha fatto una scenata
perché primo e secondo sono serviti in un “piatto” unico, mentre
lui voleva solo la pasta. Ha restituito il vassoio alla hostess e ha
rifiutato qualsiasi alternativa lei gli proponesse, tenendo il muso
come un bambino capriccioso.
Ciao dalla Fra |
Sul
volo da Doha a Nairobi eravamo solo una dozzina di persone perciò,
dopo il decollo, tra passeggeri e staff regnava un'anarchia
rilassata. Ognuno si è preso un'intera fila di sedili, allargandosi
come se fosse in business class e l'equipaggio, tranne i piloti
ovviamente, si è riunito in fondo alla cabina a chiacchierare e bere
come al bar. Perfino in quell'atmosfera, siamo riuscite ad avere un
menù vegetariano e la salsa di cocco che accompagnava patate e
fagiolini era davvero buona, come anche l'insalata di carote, sedano
e noci.
Feddi in aereo, Barbi svenuta di nuovo |
Il
mio primo pensiero è stato che, esclusi i Paesi del nord come per
esempio Marocco ed Egitto le cui storie sono sempre state legate a
grandi centri urbani dove si intrecciavano commercio e cultura, le
città del resto dell'Africa non sono nate dalla storia e dagli
abitanti del luogo, ma sono monumenti a tutto ciò che di sbagliato è
stato fatto in questo continente dalle risorse straordinarie. Voglio
dire che la cultura, le tradizioni, l'arte, artigianato di questi
popoli sono di tipo tribale, nate nei villaggi, in mezzo alla natura:
una metropoli è davvero l'ultima cosa che possa rappresentare la
storia di questi popoli, ne celebra invece l'aspetto più misero.
Ok,
siamo provate dal lungo viaggio e il nostro primo sguardo sul Kenya
si è posato, probabilmente, sul suo lato peggiore. Ci rifletterò con più lucidità dopo aver recuperato il sonno perso da ieri.
Domani alle 8, appena dopo colazione sulla terrazza del Khweza, abbandoneremo la città e comincerà il nostro viaggio nella natura che, al
contrario della gente, non ci ha mai deluse.
P.s. Pubblico questo post senza rileggerlo perché sto crollando dal sonno, perdonate eventuali errori e frasi poco sensate.
Buonanotte, amici.
Buonanotte, Nairobi.
Ciao Barbi!
RispondiEliminaBuon divertimento con le cavallette!
Fate un bel reportage sugli animali!
E non diventare vegana!
Tdc
Non sarai deluso dalle Cavallette National Geographic!
EliminaQui la verdura è così buona che sto davvero facendo un'ottima dieta vegana. Al mio ritorno condividerò qualche ricetta. Baci!
Mi propongo anche io per provare le ricette vegane ;)
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