Ci restano due giorni a Bali prima di partire per l'Australia (dove tra l'altro vivremo da barboni, viziati dal costo della vita nei paesi visitati finora!) e tirando le somme posso dire per entrambi che l'Indonesia ci lascia soprattutto una grandissima voglia di tornare e dedicarle più tempo. L'Indonesia ti fa innamorare, non solo per la sua bellezza selvaggia, ma per la sua particolare atmosfera, qualcosa che ti avvolge e ti travolge, qualcosa che ti accoglie e ti rapisce, qualcosa che, via di qui, ci mancherà di sicuro.
Questo è il paese più difficile e avventuroso tra quelli che abbiamo visitato. Muoversi qui fa parte dell'avventura perchè i trasporti richiedono tempo, a volte perchè la strada fa schifo, a volte perchè “l'unica barca è appena partita e forse torna domani”, a volte perchè “è bassa stagione e se non ci sono abbastanza turisti cancelliamo il volo” oppure c'è una delle centomila festività diverse per ogni isola, villaggio, tribù, vulcano e colore della maglietta dell'intagliatore di legno. È difficile anche perchè è una terra viva e in continua trasformazione tra terremoti, vulcani, isole che appaiono e scompaiono.
Eppure è terribilmente affascinante e quando raggiungi una delle tue mete sei ripagato di ogni sforzo e disagio. In ogni posto in cui ci siamo fermati avremmo voluto restare, ma poi quello successivo era ancora più bello e così via.
Vogliamo tornare per scoprirla nella sua parte ancora più scomoda e selvatica: Kalimantan (la parte indonesiana del Borneo), Sulawesi (abitata da animali assurdi e con una natura stupefacente), Papua e tutte quelle isolette dai nomi strambi e ovviamente Flores e il resto della stupenda Sumatra.
L'Indonesia ha quest'aria sospesa tra pace e mistero che cattura l'attenzione di ognuno dei nostri sensi. Ci risveglia e ci rilassa, ci spaventa e ci coccola, ci fa dispetti e regali. L'Indonesia ci ha sorriso e ora ricopre i suoi segreti con un lenzuolo di foglie, coralli e chiari di luna fino alla prossima visita.
Ciao Indonesia! é stato bello leggerti nelle parole di Simona.
RispondiEliminaOra attendiamo l'Australia.
Siete uno dei più bei libri che abbia mai letto!!
Charlie Diego Brown
Ciao e grazie Dieguito!
RispondiEliminaSergio(TDC)
Ciao Simo, vedo che ve la state spassando, beati voi. Io sto bene la mia panza inizia a crescere e inizio a sentire il bimbo/a muoversi, che bella emozione. Domani ho l'amniocentesi, spero mi dicano il sesso (w le bimbe), sempre che non si muova come un dannato come le ultime ecografie.Divertiti anche x me che ormai mi sognerò i miei soliti viaggi, almeno x qualche anno. Un bacio Daniela e Giuseppe
RispondiElimina