Su
questo blog ho scritto che il viaggio comincia con le nostre
aspettative. Bene, poi continua con i luoghi che visitiamo, i
paesaggi che vediamo e le persone che incontriamo, poi continua
ancora con le foto e i ricordi. Raccontandovi le ultime storie su
Livingstone ne ho già nostalgia, ma questa volta non solo per il fascino dei luoghi e le emozioni per lo spettacolo della natura, questa perfino per alcune persone.
Vi
avevo lasciati con un appuntamento per cena con Alison, la sua
compagna di viaggio Emma, l'australiana Shirley (che però se n'è
andata presto) e il sudafricano bianco Hannes che, tra le altre cose,
fa la guida privata in lungo e in largo per l'Africa nera. Le strade
dei viaggiatori continuano ad incrociarsi seguendo strani disegni
sulle mappe del destino.
Entrando nel locale incontriamo anche una coppia di amici americani, Clarissa e Rich che abbiamo conosciuto alla sunset cruise. Abbiamo incrociato Clarissa anche oggi all'aeroporto di Johannesburg mentre venivamo a Cape Town e lei tornava a Washington.
Entrando nel locale incontriamo anche una coppia di amici americani, Clarissa e Rich che abbiamo conosciuto alla sunset cruise. Abbiamo incrociato Clarissa anche oggi all'aeroporto di Johannesburg mentre venivamo a Cape Town e lei tornava a Washington.
Sapete
quanto io non ami le persone, ma sapete che a volte qualcuno riesce a
conquistarmi. Quella cena è stata un mezzo disastro (ordinazioni
perse, gente che piangeva per il peperoncino) eppure è stata anche
l'inizio di qualcosa di importante. La mattina dopo Alison ed Emma
sono partite per incontrare in Zimbabwe un gruppo con cui visitare
altre mete, io e il TdC ci siamo dedicati al bucato, abbiamo scritto
una mail a Hannes chiedendogli di vederci il giorno dopo per pranzo o
cena e siamo andati a sbevazzare ad una seconda sunset cruise. Questa
volta era una barca più grande ed è mancata l'intimità della
crociera con Dean, Ellisa e Clarissa, però siamo stati affiancati
per un po' da un coccodrillo curioso che vedrete presto nelle foto.
Il
giorno dopo, l'ultimo intero a Livingstone, ci siamo alzati presto
per tornare alle Victoria Falls, in taxi per due si paga circa
40.000k che sono 5 euro, ma se dite al tassista che siete disposti a
condividere il passaggio lui farà salire altri due clienti e il
prezzo crolla a 6.000k a persona. Costoso è l'ingresso al parco che
costa 8 euro a persona, ma ne vale sempre la pena. Abbiamo
passeggiato per i vari sentieri panoramici sognando di tornare nella
stagione delle piogge per vederle a pieno regime. Questa volta Sergio
ha fotografato i babbuini, ma sono così grossi che io mi son tenuta
lontana per paura di essere aggredita in cerca di cibo nascosto.
Tornati
in ostello abbiamo trovato una grossa sorpresa: Alison, Emma e Hannes
ci aspettavano seduti al bar. Baci e abbracci per la seconda
imprevista reunion. Che gioia! A proposito delle persone con cui si
condivide il viaggio, Alison è un'amica affettuosa e una
viaggiatrice collaudata con un gran senso dell'umorismo, con lei c'è
stata subito complicità fin dai tempi del viaggio in Marocco. Emma è
più tranquilla, ma molto carina e gentile, di Hannes vi parlerò
meglio dopo. Ecco cos'è successo: arrivate all'appuntamento con il
gruppo per il tour, le ragazze hanno scoperto che era composto da
troppe persone e molti vecchi per cui hanno deciso di tornare a
Livingstone per restare ancora un po' con noi prima della nostra
partenza per Cape Town e Hannes le ha riportate indietro dallo
Zimbabwe. Aveva anche risposto alla nostra mail dicendo che avrebbe
preparato una sorpresa per quella sera, ma di questo non sapevano
nulla neanche le ragazze. Quindi abbiamo trascorso il pomeriggio a
fare i cretini nella piscina con un gommone e due tavole, abbiamo
fatto scappare tutti gli altri ospiti e ci siamo divertiti come
bambini giocando fino all'ora della sorpresa serale, come se non
bastasse esserci ritrovati. Siamo andati a cambiarci e dopo la doccia
è venuto a prenderci Hannes con il suo Defender bianco (Joe, perché
l'hai dato via??). Usciamo da Livingstone e dopo qualche chilometro
svoltiamo in una strada privata che porta al lussuosissimo lodge
Royal Livingstone. Hannes scambia due parole con la guardia
all'ingresso, dice che andiamo a bere qualcosa al ristorante del
lodge poi proseguiamo lungo la strada che attraversa un parco.
Cominciano a spuntare zebre sul bordo della strada e, già così,
eravamo stupiti per la bellezza del posto in cui ci stava portando.
Eravamo anche un po' imbarazzati perché nessuno di noi aveva
l'abbigliamento adatto a tanta eleganza, ma lui ripeteva di non
preoccuparci e che era facile imbucarsi all'ora dell'aperitivo. Ad un
tratto ha rallentato e si è fermato perché in mezzo alla strada
c'era... -Una giraffa!- ho urlato felice.
Ero
fuori di me dalla gioia dopo essermela persa al Chobe, finalmente ero
a pochi passi da una gigantesca e carinissima giraffa! Non smettevo
più di ringraziare il nostro amico, ero emozionatissima. Quando la
giraffa se n'è andata nel bosco, abbiamo proseguito fino al
parcheggio perché la sorpresa di Hannes non era finita. Entriamo in
questo magnifico villaggio per ricchi con un giardino che scende fino
al fiume Zambesi tanto vicino alle cascate che se ne vedono gli
spruzzi. Un'area con tavolini e servizio bar si affacciava
direttamente sugli isolotti e si vedevano elefanti e ippopotami
passare tra gli alberi e nell'acqua. Questo è un tramonto africano
che non dimenticherò mai, ero commossa dalla bellezza di quel
panorama e mi scocciava che fosse riservato ai ricchi. Beh, ai ricchi
e alle facce di bronzo come Hannes che s'imbucano senza vergogna.
Abbiamo preso qualche birra ad un prezzo esagerato e ci siamo goduti
quei momenti. C'era addirittura un tizio in smoking che suonava il
flauto per gli ospiti accompagnando il tramonto. Che spettacolo!
Io
e Alison siamo andate in bagno, un po' per vedere se c'erano rotoli
di banconote al posto della carta igienica, un po' perché stavamo
ordinando altra birra. I bagni erano ovviamente all'altezza del resto
del lodge, così lussuosi che ci siamo fatte le foto anche lì. Sono
poi andata a pagare i drink, non sapendo come altro ringraziare
Hannes per la giraffa e tutto il resto e tornando al tavolo ho
sentito che lui e Alison mi chiamavano dal giardino. Li ho raggiunti
mentre Sergio ed Emma sono rimasti a bere al tavolo. Il piano
diabolico di questa giovane guida sudafricana era di farci vedere una
stanza del lodge e ci ha portato in reception con un sorrisetto furbo
dicendo: -Seguitemi e lasciate parlare me.-
Il
genio ha dato alla ragazza al bancone il suo biglietto da visita di
guida privata e l'ha convinta che aveva intenzione di organizzare dei
tour portando i clienti a dormire lì, ha detto che Alison era la sua
assistente e io la tour operator italiana. Si vede che ci sa fare
perché due minuti dopo la ragazza ci stava facendo strada per il
giardino verso una delle villettine e ci ha aperto una stanza per
sapere cosa ne pensassimo, ci ha mostrato il bagno e il letto
gigantesco, ci ha fatto notare che tutte le stanze hanno la vista sul
fiume e ci accompagnati fuori sperando che tutto fosse di nostro
gradimento. Tornando al nostro tavolo ho detto a Hannes che è il mio
nuovo idolo, che era una serata così bella per l'atmosfera, per gli
animali, per il suo show con la receptionist, che ero così felice
che mi sembrava il mio compleanno. Ha risposto: -Ottimo, perché è
proprio quello che volevo. Non sai l'espressione che hai fatto quando
hai visto il fiume e gli elefanti, ne valeva la pena!- Dopo questo
tramonto a sorpresa siamo andati a cena. Tra tutto quello che abbiamo
fatto in questi giorni abbiamo anche parlato molto.
Ora,
senza scendere nei particolari che ci ha raccontato, posso dire che
Hannes è un ragazzo davvero speciale. Per certi versi mi ricorda il
mio carissimo amico Carlo e sarebbe fantastico farli incontrare. Me
lo ricorda per la vita avventurosa e travagliata, per i racconti di
un'Africa difficile e splendida al tempo stesso e per le esperienze
che entrambi portano addosso come e insieme alle cicatrici. Ci sono
incontri nella vita che cambiano il nostro modo di vedere le cose,
che ci aprono la mente su nuovi orizzonti oltre il nostro piccolo
mondo sicuro. Ci sono persone, rare da contarsi sulle dita di un
monco, che mi entrano subito e profondamente nel cuore, non importa
se le conosco da due giorni e sapete che il primo giorno odio tutti.
Questo è quello che mi è successo con Carlo (quanti anni fa? Otto?)
e di nuovo con Hannes. Io e Carlo siamo sempre felici di vederci come
allora, siamo lontani, ma siamo molto legati e quando ci penso mi
manca sempre tanto.
Hannes
ci ha chiesto che progetti abbiamo per Natale perché potrebbe anche
venire a trovarci. Se dovesse davvero venire in Italia, siete pronti
a incontrare questo sudafricano fuori di testa che ci ha fatto tanto
affezionare? E tu, Carlo, che progetti hai per quei giorni?
Capite
perché sono felice viaggiando?
Ora
siamo a Cape Town e fuori c'è un vento fortissimo che porta fino
alla nostra camera il suono delle onde. Siamo arrivati che era già
buio quindi la prima occhiata è rimandata a domani. Buonanotte agli
amici veri.
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