Penultima puntata del mio diario 2017, un'altra notte nella foresta, momenti teneri e scherzi.
20
maggio 2017
Ogni tanto anche in ufficio manca
la corrente, come dalla signora Titin. È che salta nell'intero
villaggio e tutti si fermano ad aspettare, se va bene solo qualche
ora, che torni. Per paura di perdere il lavoro fatto, salvo i file
ogni cinque secondi. Il mio laptop comincia a dare segni di
vecchiaia, la batteria si scarica in dieci minuti quando non è
alimentata via cavo, la scheda di rete inizia a dar problemi nel
connettersi ai wi-fi (quanti ne ha conosciuti in questo viaggio). Mi
sa che, appena me lo potrò permettere, dovrò mandarlo in pensione e
sostituirlo. Mi dispiace, ci sono affezionata, compagno di tanta
scrittura in tanti luoghi. Senza corrente, si spengono i due
ventilatori che rinfrescano l'ufficio e cominciamo a sudare.
Continuiamo a lavorare finché durano le batterie dei laptop, poi ci
arrendiamo. Ci sediamo sul pavimento in cerca di un po' di fresco,
parliamo, giochiamo a carte. Le condizioni di vita sono queste, che
vuoi farci?