So far so good...

Fin qui tutto bene. È trascorsa la prima settimana e più in camper ed ecco il resoconto degli ultimi giorni.

Magnetic Island

Abbiamo fatto una fantastica gita su Magnetic Island, al largo di Townsville. Traghetto e poi biglietto giornaliero dell'unico autobus che fa il giro dell'isola diverse volte al giorno. Noleggiare un'auto sull'isola costa 70 dollari più una strisciata di carta di credito per eventuale addebito di danni e va riportata al noleggio entro le 17 perchè poi chiude, mentre con 6,60 dollari di bilgietto si sale e scende dall'autobus quanto si vuole fino a tarda sera, ma quasi tutti comunque scelgono l'auto. Io non capisco...

La mattina siamo stati in spiaggia ad Alma Bay, un angolo bellissimo di mare. Camminando nell'acqua trasparente io e Stè abbiamo visto un improvviso sbuffo di sabbia ai nostri piedi e una razza grossa come una pizza è sbucata dal fondo per poi nuotare via veolce come se volasse. Stupenda! Dopo pranzo abbiamo fatto una camminata fino a un forte della Seconda Guerra Mondiale da cui si gode una bella vista dell'isola. Lungo il sentiero per il forte abbiamo incontrato un koala e un'echidna (mi ha fatto venire in mente quando Gus su Kangaroo Island ha inchiodato con il pulmino e si è lanciato tra i cespugli tra lo stupore generale, ne è uscito coperto di graffi e con un'echidna in mano: l'aveva vista lungo la strada e voleva mostrarcela...). Sull'isola c'è uno zoo dove tutti questi animali si possono prendere in braccio e farci le foto insieme, ma perchè?? Non è più bello vederli liberi? È vero ci vuole un po' di fortuna per avvistarli e forse la gente non ha pazienza, ma io, di nuovo, proprio non capisco. Su un depliant che descriveva Magnetic Island abbiamo letto che al tramonto ci sono parecchi wallaby delle rocce che scendono in cerca di cibo dalle parti del vecchio molo. Così all'imbrunire ci siamo messi a cercare quel posto, prima nella direzione sbagliata, poi finalmente abbiamo imboccato una via che usciva dal paesino di Arcadia e costeggiava le rocce lungo il mare. Ecco i primi wallaby sui massi a lato della strada! Erano un po' spaventati, ma ci erano avanzate delle carote dal pranzo e queste li hanno convinti ad avvicinarsi. Più avanti in uno spiazzo moltri altri wallaby, compresi alcuni cuccioli. Piccoli canguri o grossi criceti saltellanti, di questi simpatici marsupiali qualcuno era diffidente, qualche altro invece si avvicinava curioso a noi. Dopo una cena veloce abbiamo preso l'autobus per il porto e siamo tornati a Townsville. Davvero una bella giornata.

Un pochino di outback

La mattina dopo ci siamo diretti verso l'interno e siamo arrivati a Charters Towers, da qui comincia l'outback, ma è ancora una città. La sera falò in campeggio e un cielo stellato da far spavento. Appena fuori dalle città si vedono così tante stelle che la Via Lattea sembra un'autostrada.

Il giorno dopo ci siamo inoltrati per 400 km in questo famoso outback (da leggere con l'intonazione di questa famòsa Amèrica di “My name is Tanino”) attraverso paesi di 18 abitanti circondati da parchi nazionali e miniere d'oro. La strada è costellata di cadaveri di canguri investiti dai camion e fantasmi di minatori. Di giorno fa caldo come stirare a ferragosto, la notte fa così freddo che abbiamo comprato una coperta in più. I paesini sembrano davvero i villaggi fantasma dei film western, polverosi e arrugginiti. Ci sono case e negozi abbandonati e in vendita, un cinema ogni mille chilometri, fiumi in secca in questa stagione e alluvioni nella stagione umida. Un adolescente che vive a Prairie o Hughenden svilupperà di sicuro manie suicide oppure, come da tradizione australiana, comincerà a far fuori i turisti per seppellirli in questo enorme affascinante niente che fa andare fuori di testa in un'ora, tanto chi li trova più? Sulla mappa le strade sono indicate come “sealed” e “unsealed” che per quanto ne sappiamo noi significa “con foche” e “senza foche”... immagino che le unsealed siano gli sterrati, ma per noi ormai sono le strade “non focate”. Putroppo ci vorrebbe un mezzo 4x4 per apprezzare davvero queste zone, campeggiare nel deserto e seguire piste non focate. Il nostro camper non è fatto per queste cose, già fa fatica sull'asfalto.

Berna sottovoce rivolto a mio fratello: -Colo, tua sorella mi fa paura.-

Stè sonnecchiando contro il finestrino: -Perchè?-

Berna: -Non sa cambiare le marce, ma va a 120!-

Stè senza aprire gli occhi: -Rallenta, Barbuna!!-

Quasi a Cairns

Ieri siamo tornati sulla costa e ci siamo fermati a fare un po' di vita da spiaggia in un bel camping. Il paesino si chiamava Rollingstone ed è infestato dai coccodrilli, ma la piscina del campeggio era fantastica e il cielo, come dicevo, regala delle stellate meravigliose!

Stamattina siamo stati a fare una camminata che portava ai piedi della cascata Wallaman, la più alta d'Australia. Un salto di 300 metri si tuffa in una pozza in mezzo alla foresta tropicale creando un piccolo arcobaleno. Da lì siamo risaliti ancora fino a Cairns, ma stanotte restiamo una ventina di chilometri nell'entroterra, in mezzo a colline ricoperte di boschi. Da domani si va al mare e, con la scusa di accompagnare i miei due compagni di camper,nei prossimi giorni tornerò alla splendida barriera corallina per un altro giro nel favoloso e incredibile regno degli abissi!

Ecco le foto di questi primi dieci giorni di vita in camper.