Dopo il gelido passaggio a Sydney e un paio d'ore a Melbourne per cambiare aereo, eccomi di nuovo dove tutto è cominciato: Bangkok.
La prima e l'ultima fermata del mio giro su questa giostra coloratissima (a parte Dubai, ma è solo lo scalo in aeroporto e non conta), fino all'ultimo era rimasta in forse per via dei disordini, ma alla fine sono contenta di essere tornata qui. Altro fuso orario, mentre scrivo questo post qui è appena passata mezzanotte, ma stamattina a Melbourne ero tre ore avanti mentre voi siete sei ore indietro. Altra temperatura, è mezzanotte e ci sono 31 gradi con un'umidità oltre la soglia di sopportazione umana!
L'alberghetto è sempre quello e se vi capita di venire da queste parti ve lo consiglio. Mi sono fatta venire a prendere in aeroporto perchè ho tenuto da parte parecchi baht dall'altra volta e posso fare la signora, infatti la mia stanza doppia uso singola con bagno in camera aria condizionata frigo e tv 520 baht a notte (13 euro) colazione compresa. Poi visto che sono sola e sperduta ho preferito non affidarmi ad un qualunque tassista, è anche vero che nessun thailandese è più alto di me, ma di sera mi son sentita più tranquilla così. Domani andrò al mercato e poi a mangiare dalla signora dove andavo con Sergio.
Vi aggiorno anche sui due disgraziati, Stè e il Berna, che ho lasciato soli e sperduti nella selvaggia Australia del nord. Con la bella temperatura di 34 gradi al mattino e un freddo fottuto la notte, i due temerari sono partiti da Darwin per una gita di tre giorni nel parco nazionale di Kakadu dove secondo il programma dormiranno sotto le stelle. Mi dispiace essermelo perso perchè è uno dei luoghi per cui vale la pena andare fino in Australia. Il parco di Kakadu è un concentrato di storia aborigena, animali strani, piante e paesaggi sorprendenti. Le prossime notizie riguardo i nostri due esploratori saranno sul sito della voliera non appena torneranno alla civiltà.
Da Bangkok è tutto, a voi studio.
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