Primo impatto
Sabato scorso a Dubai c'erano 43 gradi, quando siamo decollati, a 1700 mt di altezza ce n'erano ancora 26, a Malpensa sono scesa dall'aereo in pantaloncini e sandali e ne ho trovati 15! Ad aspettarmi il Papy e Viviana (grazie) abbronzati quanto me, ma come fanno?? Mi raccontano com'è andata qui mentre non c'ero, la Micia, la casa, le vacanze, i colleghi di papà che seguivano il blog appassionati come a una telenovela.
La cosa più strana è stata tornare a vivere in casa. Per quattro mesi la mia casa è stato lo zaino, tutto quello di cui avevo bisogno era lì, autisticamente sistemato nelle tasche. Ho avuto paura dell'armadio! Non mi serve tanta roba, non mi serve quasi niente e questa casa è enorme e si perdono le cose. Ho fatto un sacco di vestiti e li ho dati via.
Per fortuna c'è la Micia, la parte più selvatica della mia vita in città. Con il suo passo calmo e il suo miagolìo insistente mi ha guardata pensando: -Ah, finalmente è tornata la cameriera! C'è da cambiare la sabbietta, darmi una pappa decente e acqua fresca. Poi, se ne avrò voglia, ti farò un po' di fusa.- ...Non è fantastica?
Gente che ho visto, cose che hanno detto
Ho rivisto Sergio (sembra un ragazzino senza barba!) e stiamo già parlando del prossimo viaggio anche se per adesso si sfoga al lago con il windsurf. Ho rivisto sua mamma e un po' di zie e zii che sembrava Natale. Ho rivisto un po' di amici e ne ho ancora tanti da incontrare. Giretto in centro Monza con Elisa con tappa in libreria che è una bella tradizione. Merenda in voliera con Sergio, Gluria, Elena (una compagna di forchetta persa!), Ale, Mauro, Biella e una partita dell'Italia scandalosa, ma non era ancora il tracollo finale. Una festa si fa stasera con tutti (compresi Gigi&Altea e Altea, Diego e Yuri che non ho ancora visto) e poi ne faremo un'altra quando ci saranno anche il mio fratellino e il Berna. Magari poi metterò le foto delle feste come gran finale per il blog.
Non è stato difficile riprendere a guidare, a parte ritrovare il senso della misura nei parcheggi, ma il traffico mi ha messo un po' d'ansia la prima mattina in tangenziale. Quante auto! Quanti deficienti! Eppure sono arrivata sana e salva al lavoro dove ho rivisto i colleghi.
Nicoletta mi aspettava al bar... con le stampelle, disastro! Bellissima la Garau (come sempre da quando ha cambiato ufficio e non si presenta più in ciabatte e bigodini) e i Blues Brothers Simone e Giovanni promettono di indossare contemporaneamente le camicie tamarre che ho portato da Bangkok, a Fabio ho raccomandato di non attaccare i magneti al bancomat. Aisha, che è senegalese, ha avuto il coraggio di dirmi: -Come sei nera!-. Marco, il sostituto che mi ha permesso di fare questo viaggio, non si è fatto trovare perchè ha approfittato del mio rientro per prendere ferie. Lorenzo ha già cominciato a paccarmi per pranzo, ma ha detto: -Cos'è questa minaccia di chiudere il blog??-
In generale i colleghi sono comprensivi perchè è normale che io mi senta spaesata e poi è estate e sono tutti in aria di vacanze. Mi trovano diversa e ammettono che questa esperienza mi ha fatto un gran bene, qualcuno mi invidia, qualcuno non si è accorto che sono stata via, qualcuno mi dice che rientrerò nella routine e questa sì che è una minaccia. Non voglio proprio che mi passi questa sbronza da viaggio. Molte cose sono cambiate (Antonella, come sei magra!), altre sono rimaste terribilmente uguali.
Ci sono tanti amici che devo ancora rivedere (tranquilli, c'è tempo, non riparto così presto) e inviti da amici di Sergio che vogliono conoscermi e amici miei che vogliono conoscere lui dopo aver letto le nostre avventure e amici come Carlo per cui dobbiamo prenderci un weekend e andare a trovarlo in Toscana e The Sedlmaiers a Monaco. Spendo un bacio per PanNokia che ci ha sempre seguito, ci vediamo presto con Franchina. Sarà un'estate intensa, ma il gelato aiuta.
Per finire
Volevo stupirvi con un finale speciale, ma cosa posso dirvi di più bello di quello che vi ho raccontato in questi mesi? Solo grazie di averci aiutati a partire, di averci seguiti e di averci aspettati al ritorno. Adesso abbiamo bisogno di qualche mese per rimetterci economicamente, poi cominceremo a programmare il prossimo viaggio e se qualcuno di voi si vorrà aggregare o partire per i fatti suoi vi assicuriamo che esperienze come questa sono le migliori sbronze che si possano prendere. Se avete bisogno di consigli o chiarimenti sapete dove trovarci. Non pensateci troppo, andate e godetevi la vita. Ricordatevi sempre che alla fine semm de passacc!