La barca è partita da Port Douglas la mattina alle 8.30 e ci ha portati per un'ora e mezza verso nord est fino al limite della barriera (Agincourt Ribbon Reefs), ci hanno mostrato delle foto per identificare quello che avremmo incontrato là sotto, il capitano ci ha spiegato com'erano le correnti in quel punto, come osservare la barriera senza disturbare o rovinare, i gesti per segnalare all'equipaggio qualche problema da lontano, e poi ci siamo tuffati.
Mi emoziono ancora ripensando al momento in cui mi sono immersa e l'acqua ha spento tutti i rumori intorno a me per portarmi in un mondo nuovo e meraviglioso. Montagne di corallo sono apparse dal blu davanti ai miei occhi, con pareti che arrivavano a un metro dalla superficie e poi si gettavano in profondità per decine, centinaia di metri. Canyon, gole ed enormi caverne antichi di migliaia di anni, alberi di corallo grandi come quercie. Città sommerse con grattacieli di mille colori, popolate di pesci, piante e creature indaffarate che s'infilavano nel buio e sbucavano da ogni fessura. Quando qualche nuvola copriva il sole, si vedevano le ombre più strane correre lungo le pareti di queste montagne e grattacieli di corallo. Quando tornava la luce tutto si accendeva e brillava come una cascata di lampadine e pietre preziose giganti. Fin dove arrivava la luce, l'acqua era così trasparente che i pesci sembravano volare intorno a me, mentre io volavo sopra e intorno alle loro città. Guardando in basso, dove la luce non riusciva a passare, la fine del mondo, l'oceano profondo e scuro, gli abissi più misteriosi. Ho trovato un anemone e sono rimasta a guardarlo finchè ne sono usciti due pesci pagliaccio, proprio come in Nemo. Banchi di migliaia di pesciolini minuscoli si muovevano velocissimi come sbuffi di esplolsioni sottomarine. Sergio ha incontrato una tartaruga gigante. Abbiamo visto squali e barracuda, pesci enormi e piccolissimi, scuri o fosforescenti, pesci e coralli così strani che credevo di sognare.
La natura ci ha stupito di nuovo e i ragazzi dell'equipaggio sono venuti a riprendere una volta me e una volta Sergio perchè incantati da queste meraviglie non ci rendevamo conto di esserci allontanati troppo. Non mi stancherò mai di fare i complimenti alla natura per gli spettacoli che ci sta regalando in questi mesi. Vale la pena di vedere queste cose almeno una volta nella vita.
Non ci sono foto per la Grande Barriera Corallina perchè non ho una macchina fotografica impermeabile o subacquea, ricordatevene a Natale...
Nemo?!? Nemo!?! Nemo?!? Bel nome!
RispondiEliminaCharlie D. Brown