sabato 29 maggio 2010

Il nostro eroe torna a casa

Sergio e' partito stamattina per Singapore e da li' lunedi' tornera' in Italia. Mi ha lasciato a Brisbane da sola a svuotare il frigo di Mirko e Sarah in attesa che arrivino mio fratello e il Berna.
E' stranissimo essere qui senza di lui dopo aver passato gli ultimi tre mesi sempre insieme, ma alla fine e' anche stranissimo che dopo tre mesi sempre insieme non ci siamo ammazzati a vicenda!
Certo ci sono stati momenti difficili, ma siamo un'ottima squadra: lui ha il senso dell'orientamento ed e' supersocievole, io ho la fantasia e l'autismo dell'organizzatrice. Queste doti e l'aiuto di famiglia e amici hanno reso possibile questa favolosa avventura che per il nostro TdC e' ormai in discesa verso casa.
All'inizio ammetto che ho fatto le cose un po' di fretta, d'istinto, mentre lui non era ancora troppo convinto, ma so che adesso e' felice di aver fatto la pazzia di seguirmi.
Lo ringrazio di essersi preso cura di me per tutto questo tempo, anche se a volte sono stata una palla al piede (tu comunque russi come un wombato!). Lo ringrazio per la sua faccia tosta e per il modo in cui sa fare amicizia con chiunque che ha permesso anche a un'orsa come me di conoscere tante persone nuove, alcune davvero speciali. Grazie, grazie, grazie di aver condiviso con me questa avventura indimenticabile!
Ora tornera' Monza dai suoi gatti e dagli amici, ma avra' giusto il tempo di salutare la sua enorme famiglia (lui non ve lo dira', ma vi rivelo che mamma, zii, zie, cugini e pizza del sabato sera gli sono mancati tantissimo) prima che anch'io sia di ritorno.
Voliera, mi raccomando un'accoglienza degna di un TdC che torna al paesiello (Gluria al menu' pensaci tu), ma per i regali delle ragazze dovrete aspettare me, lui ha solo quelli da uomo.

Buon viaggio verso casa, mio eroe, ci vediamo tra venti giorni!

martedì 25 maggio 2010

Avventura negli abissi

Se non l'avete vista con i vostri occhi non potete capire: la Grande Barriera Corallina è incredibilmente spettacolare. Ho visto le foto, ho visto i documentari, ma finchè non ci sono stata non potevo neanche immaginare quanto fosse bella veramente. Un'intera giornata a nuotare intorno e in mezzo alla Grande Barriera Corallina è una cosa da non perdere quando ci si trova da questa parte del mondo.

La barca è partita da Port Douglas la mattina alle 8.30 e ci ha portati per un'ora e mezza verso nord est fino al limite della barriera (Agincourt Ribbon Reefs), ci hanno mostrato delle foto per identificare quello che avremmo incontrato là sotto, il capitano ci ha spiegato com'erano le correnti in quel punto, come osservare la barriera senza disturbare o rovinare, i gesti per segnalare all'equipaggio qualche problema da lontano, e poi ci siamo tuffati.

Mi emoziono ancora ripensando al momento in cui mi sono immersa e l'acqua ha spento tutti i rumori intorno a me per portarmi in un mondo nuovo e meraviglioso. Montagne di corallo sono apparse dal blu davanti ai miei occhi, con pareti che arrivavano a un metro dalla superficie e poi si gettavano in profondità per decine, centinaia di metri. Canyon, gole ed enormi caverne antichi di migliaia di anni, alberi di corallo grandi come quercie. Città sommerse con grattacieli di mille colori, popolate di pesci, piante e creature indaffarate che s'infilavano nel buio e sbucavano da ogni fessura. Quando qualche nuvola copriva il sole, si vedevano le ombre più strane correre lungo le pareti di queste montagne e grattacieli di corallo. Quando tornava la luce tutto si accendeva e brillava come una cascata di lampadine e pietre preziose giganti. Fin dove arrivava la luce, l'acqua era così trasparente che i pesci sembravano volare intorno a me, mentre io volavo sopra e intorno alle loro città. Guardando in basso, dove la luce non riusciva a passare, la fine del mondo, l'oceano profondo e scuro, gli abissi più misteriosi. Ho trovato un anemone e sono rimasta a guardarlo finchè ne sono usciti due pesci pagliaccio, proprio come in Nemo. Banchi di migliaia di pesciolini minuscoli si muovevano velocissimi come sbuffi di esplolsioni sottomarine. Sergio ha incontrato una tartaruga gigante. Abbiamo visto squali e barracuda, pesci enormi e piccolissimi, scuri o fosforescenti, pesci e coralli così strani che credevo di sognare.

La natura ci ha stupito di nuovo e i ragazzi dell'equipaggio sono venuti a riprendere una volta me e una volta Sergio perchè incantati da queste meraviglie non ci rendevamo conto di esserci allontanati troppo. Non mi stancherò mai di fare i complimenti alla natura per gli spettacoli che ci sta regalando in questi mesi. Vale la pena di vedere queste cose almeno una volta nella vita.

Non ci sono foto per la Grande Barriera Corallina perchè non ho una macchina fotografica impermeabile o subacquea, ricordatevene a Natale...

sabato 22 maggio 2010

Coccodrilli e carnevale

Port Douglas è una tranquilla cittadina sul mare nel nord est del Queensland, ottima base per le escursioni alla Grande Barriera Corallina e nell'entroterra tropicale. Siamo venuti qui per passare le ultime due settimane di Sergio tra le meraviglie dell'oceano e i coccodrilli della foresta pluviale. Sulla spiaggia di Port Douglas ci sono cartelli che avvisano di fare attenzione alle meduse nei mesi estivi. Consigliano di nuotare nelle zone protette dalle reti e sotto i cartelli ci sono bottiglie d'aceto da versare sulla parte irritata in caso di contatto. Come ci aveva spiegato Mirko, queste meduse sono velenosissime e mortali, per questo preoccupano più che squali e coccodrilli. Fortunatamente siamo fuori stagione, ma nuotiamo lo stesso nelle aree protette per star tranquilli.

Andando verso nord c'è questa foresta tropicale protetta, più antica di quella amazzonica anche se meno estesa e forse meno spettacolare, ma comunque interessante. Lungo il fiume Daintree vivono parecchi coccodrilli e in un'ora di giro in barca ne abbiamo visti cinque (qualcuno è nelle foto) e un pitone su un albero. In quanto a wildlife l'Australia non ci sta certo deludendo!

Questo weekend a Port Douglas c'è il carnevale e le strade si sono riempite di gente che viene da tutta la regione (certo una botta di vita per i locali visto che qui in bassa stagione s'impiccano anche i coccodrilli per la noia). La parata dei carri è un po' casalinga, partecipa chi vuole con i propri mezzi. Qualcuno viene per farsi pubblicità come le palestre o i bar, altri per raccogliere fondi come il canile e i volontari del soccorso in mare, altri tanto per partecipare e tutti si divertono un mondo tra le giostre e le bancarelle di cibi vari. C'è una bella atmosfera di “festa del paese” e tante stelle in cielo. Lunedì andremo alla Grande Barriera Corallina per una nuova avventura.


P.s. Sergio ha spostato il suo volo di ritorno da Bangkok a Singapore a causa dei disordini in Thailandia, quindi state tranquilli, se non chiudono gli aeroporti di Milano per la nube vulcanica, sarà a casa nella tarda serata del 31 maggio. Io ho ancora un mese per vedere come si evolve la situazione.

martedì 18 maggio 2010

Scusate il ritardo

Aggiornare il blog in Australia è più difficile che in Asia: o ci troviamo in mezzo al nulla e non ci sono connessioni internet oppure siamo in città e costa uno sproposito. In aeroporto è gratis, ma solo dopo il check-in. Comunque eccomi finalmente qui. Qui è Port Douglas, molto nord est, di fronte alla Grande Barriera Corallina. Siamo appena arrivati quindi, mentre ci prepariamo ad esplorare una nuova zona, vi racconto di Sydney e Brisbane.

Sydney: pub, pipistrelli giganti e camminate.

Sydney è quello che tutti immaginano quando pensano ad una città australiana: grandi strade, grattacieli, parchi, mare. A me fa sempre venire in mente “Alla ricerca di Nemo”, ah devo trovare Wallaby Way!

Il primo giorno abbiamo girato per la città a piedi per visitare le attrazioni più famose visto che avevamo poco tempo. Da The Rocks, che è il quartiere “antico” dove ci sono i due pub più vecchi di Sydney, alla famosissima Opera House, dal giardino botanico alla passeggiata su Harbour Bridge. C'è tanta gente strana che arriva da ogni parte del mondo, chi per una breve vacanza, chi per studiare, chi per lavoro quindi si sentono dieci lingue diverse ad ogni tavolo di bar e gli ostelli hanno almeno sette piani. Si chiacchiera con persone dalle storie più incredibili, come se Sydney fosse un crocevia da cui passano tutti i viaggiatori del mondo. Anche noi alla fine siamo stati portati qui da una serie di cose senza averlo preventivato e abbiamo anche incontrato di nuovo Matt, un ragazzo di Londra che avevamo conosciuto a Melbourne. Questa città è piena di vita, di eventi, locali e spettacoli.

Insomma, bello fin qui, ma in tv e sulle cartoline non si vede una cosa che invece è tipicamente di Sydney: i pipistrelli giganti!! Abitano sugli alberi dei parchi e la sera volano su tutta la città, tipo Batman, ma brutti e pelosi. Sarà che il martedì notte continuo ad avere gli incubi anche se ho smesso di prendere il Lariam, ma Sydney è Gotham City, credetemi.

Il secondo giorno abbiamo preso il traghetto che per sei dollari in mezz'ora ci ha portato in un altro mondo: Manly. Tanto carina e tranquilla, questa cittadina sul mare ricorda l'atmosfera di St.Kilda. Il corso principale che porta al lungomare sembra una via di Cattolica solo che una volta arrivati in spiaggia ci sono i surfisti e non Beppe Maniglia. Siamo arrivati la mattina e, dopo un'occhiata alla spiaggia, abbiamo preso il sentiero che fa il giro panoramico della costa. Dieci chilometri di passeggiata tra parchi, spiaggette, scogliere e pinete. Non sembra di essere così vicini alla città, è davvero un altro mondo. Pranzo a Sandy Beach con pane e affettato del supermercato, soste nei pulitissimi bagni pubblici che hanno anche le docce per chi volesse farsi un bagno in mare lungo il percorso. Arrivati alla fine abbiamo preso l'autobus che ci ha riportati a Manly e, dopo un riposino in spiaggia dove i surfisti dilettanti si ammazzavano tra le onde, abbiamo ripreso il traghetto al tramonto. La sera cena al pub e subito a letto perchè la mattina dopo siamo partiti per Brisbane.

Brisbane: come a casa, ma a testa in giù.

Siamo stati a Brisbane ospiti di Mirko e Sarah (lui è il figlio dei vicini di casa di Sergio, lei la sua dolcissima moglie australiana). Vivono in un quartiere verdissimo affacciato sul fiume, in una bellissima villetta con cinque gatti, un bbq e un forno per la pizza! Abbiamo passato il weekend a parlare di viaggi, cibo e animali. Intanto abbiamo visitato Brisbane e i dintorni: ci hanno portati sul grattacielo più alto di Gold Coast da cui si vede la costa per chilometri, abbiamo tentato di fare una passeggiata a Tamborine Mountain, ma lassù alle 4 finisce il mondo e noi ci siamo dilungati a pranzo quindi solo un giro del paesino. La domenica abbiamo visto Brisbane dal fiume e dall'alto di un punto panoramico. Mirko ci ha fatto notare una cosa: in mezzo a tante ville affacciate sul mare c'è sempre un parcheggio per camper perchè anche chi non può permettersi la villa possa godere della stessa vista, per lo stesso motivo ci sono le piscine comunali gratis e in ogni parco o nei pressi delle spiagge ci sono le piastre per cucinare gratis all'aperto per chi non ha un giardino privato. Questo perchè gli australiani non giudicano le persone per quello che hanno, ma per quello che sono. Sono tutti arrivati qui con poco o nulla e qualcuno ha avuto fortuna, altri meno, ma tutti meritano le stesse possibilità. Insomma, il giro turistico è stato bello e interessante, ma la cosa che mi è piaciuta di più sono proprio le chiacchierate con Sarah e Mirko perchè loro hanno tanto da raccontare e abbiamo molto in comune. Amano gli animali (lei è veterinaria), hanno viaggiato mooolto più di noi e hanno foto meravigliose di luoghi che noi stiamo ancora sognando, apprezzano il buon cibo e Sarah è una cuoca favolosa. Grazie per averci ospitati e viziati, non sapete quanto sia bello sentirsi a casa, anche se ci troviamo dall'altra parte del mondo, dopo tre mesi di randagismo.

Ora siamo di nuovo all'avventura verso nord, ma tra due settimane busseremo di nuovo alla porta di Mirko e Sarah perchè ripasseremo da Brisbane... loro metteranno un lucchetto al frigo e fingeranno di non essere in casa!

lunedì 10 maggio 2010

A Silvia (e non solo!)


Il titolo leopardiano di questo piccolo post è dedicato alla mia amica Silviona perchè so che apprezzerà particolarmente il mio pensiero. È però un pensiero per tutte le mie amiche: Elisa che è praticamente una sorella, Gloria, Altea, Elena e poi Sonia, Cinzia e Daniela (come va il pancione?) e le colleghe in Mondial e per le amiche delle amiche ecc.

Guardate questa foto: è la panchina che si affaccia su Bells Beach, il luogo dove passeremo la vecchiaia contemplando le bellissime onde e, ovviamente, i bellissimi surfisti che vanno su e giù da questa scala nelle loro mute lucenti...

Great Ocean Road

Lungo la Great Ocean Road c'è molto da vedere e due giorni sono pochi. Abbiamo percorso la parte più spettacolare, tra Melbourne e Port Campbell. Questa strada panoramica si avvolge come un serpente sulla costa e gli scenari variano da altissime scogliere, con storie di grandi naufragi, a lunghissime spiagge, meta di surfisti per le enormi onde. In ognuno di questi posti c'è un parcheggio lungo la strada e un percorso di passerelle e scale che guidano nella visita senza rovinare il paesaggio. Per prima cosa siamo stati a Logan's Beach che è uno dei luoghi di avvistamento delle balene durante l'inverno, ma purtroppo siamo in anticipo di un mese. Poi siamo andati a Bay of Islands che è un golfo pieno di scogli e isolotti magnificamente erosi dal mare e dal vento nei millenni. Molte spiagge sulla costa dei naufragi sono chiuse al pubblico perché ci vanno i pinguini fata e non sarebbe bello che la gente camminasse sui loro nidi, già sono animaletti sfigati, come avevamo scoperto su Kangaroo Island. 

AFL

Venerdì sera Erin ci ha portato allo stadio per la partira di Australian Football League, quello che qui chiamano amichevolmente Footy. Gran serata! Lo stadio era pieno di famiglie e i tifosi delle due squadre siedono mischiati senza problemi. Si mangia, si beve e si canta. Il campo era invaso dai gabbiani e faceva ridere vederli spiccare il volo quando l'azione si avvicinava e atterrare di nuovo una volta passati i giocatori. Il gioco è abbastanza complicato, ma una volta capite un paio di regole ci si fa prendere dall'eccitazione. La nostra squadra ha perso di soli 4 punti, ma è stata una battaglia all'ultimo sangue. Thanks, Erin, for this unusual night!

venerdì 7 maggio 2010

Vivere a Melbourne

L'Australia è davvero enorme. Ci siamo spostati e insieme al panorama è cambiato anche il clima e siamo in un nuovo fuso orario (otto ore avanti rispetto a voi).
Da qualche giorno siamo a Melbourne ospiti di Erin, la ragazza australiana che abbiamo conosciuto tre anni fa in Marocco. È strano dopo tante settimane di viaggio trovarsi a dormire e mangiare in una vera casa, guardare i Simpson in tv, cucinare, fare la lavatrice senza monetine. Il suo appartamento è in una zona molto bella di Melbourne, St.Kilda, sobborgo sul mare famoso per il windsurf e le pasticcerie, quindi ora Erin è la nostra migliore amica. Attraversata la strada c'è la spiaggia, fantastico sì, ma qui fa freddo! 

WILDLIFE

Ecco i video di Kangaroo Island:
le foche neozelandesi che litigano



leoni marini che giocano sulla spiaggia



leone marino


Gli animali sono splendidi, ognuno a suo modo e vanno difesi. Bisogna proteggere il loro ambiente altrimenti non troveranno più cibo nè riparo, ma non è facile con il nostro stile di vita. Ormai ogni cosa che facciamo inquina, consuma e rovina il pianeta. Cerchiamo nel nostro piccolo di fare qualcosa per ridurre il nostro impatto, almeno fino alla nostra meritata estinzione!

domenica 2 maggio 2010

L'isola da non perdere

Visitare Kangaroo Island è stata probabilmente la cosa più costosa di tutti questi mesi, ma per un'esperienza così sono stati assolutamente ben spesi. Cercavamo la natura, volevamo vedere gli animali liberi, nel loro ambiente naturale, il più possibile protetti dall'uomo e stare semplicemente a guardarli: questo è il posto giusto! Come in ogni riserva naturale la regola è prendi solo foto e lascia solo impronte. Ci è sembrato di vivere questi giorni dentro un documentario di quelli che guardavamo da ragazzini in tv e ci facevano fantasticare su questi meravigliosi animali e questi luoghi lontani.

Una foto ricercata

L'ultima mattina a Perth abbiamo dovuto lasciare l'ostello alle 10, ma avevamo il volo per Adelaide nel pomeriggio. Abbiamo lasciato gli zaini alla reception e siamo andati a fare a visitare Freemantle insieme a Paul e Shirley. Sapevo di questa piccola cittadina sul mare perchè me ne aveva parlato Marco, figlio della mia collega Antonella (che è anche una dei miei quattro cuochi preferiti al mondo). Freemantle è un paesino finto d'epoca, pieno di caffè, artisti e pescatori. Carino, ma niente di speciale se non fosse per la cosa che Marco mi ha detto di cercare. Pensate a qualcosa di tipicamente australiano che non sia un ragno, un serpente o un serial killer. Pino, collega di Sergio avrà già capito perchè ne è un grande fan. Ebbene, ecco le nostre foto con la statua di Bon Scott!