Alla fine di ogni viaggio, una quantità di frasi, piccoli aneddoti che non hanno trovato spazio nei post, rimangono appuntanti sui quadernini che mi porto sempre dietro. Sono pensieri brevi e notiziole, non sufficienti a scriverci un articolo, ma che mi piace conservare per non dimenticarli.
Per esempio, Eddie mi ha detto che il 21 aprile, giorno del mio compleanno, in Indonesia è festeggiato in onore di Raden Ayu Kartini, nobildonna indonesiana che già a fine Ottocento lottava per i diritti delle donne e promuoveva l'istruzione femminile. Una vera eroina locale, oggi ammirata anche dagli uomini in un Paese a maggioranza musulmana. Il 21 aprile era anche il compleanno di Kartini e nel 1964 il presidente Sukarno lo dichiarò festa nazionale come "Hari Kartini" il giorno di Kartini. Questa coincidenza mi è piaciuta tantissimo e me la sono appuntata. Grazie, Eddie, per avermene parlato. D'ora in poi mi ricorderò che il mio compleanno è anche la festa delle donne indonesiane.Un altro breve appunto riguarda il volo da Jakarta a Bandar Lampung con Air Asia Indonesia. Come vi ho detto, è stato brevissimo ed ero un po' preoccupata per il maltempo che in genere fa sobbalzare gli aerei e il mio stomaco, oltre a rendere difficoltose le manovre per via del vento che durante i temporali cambia direzione all'improvviso. Invece, l'atterraggio è stato delicatissimo, uno dei migliori della mia lunga carriera di passeggera. Uscendo, mi sono trovata a percorrere il corridoio del piccolo aeroporto insieme al co-pilota e ne ho approfittato per fargli i complimenti per l'atterraggio morbido. La sua risposta: -Oh è stato un caso, non mi riesce mai- mi ha fatto sgranare gli occhi, allora lui è scoppiato a ridere: -No, scherzo! Solo il meglio per i nostri passeggeri.- Umorismo da aviatori. Hey, bello, io mi sono guardata ventidue stagioni di Indagini ad alta quota, ti vedo se non estendi i flap!
Sempre sul taccuino di quest'anno mi sono segnata le indicazioni dal Gatra Ubud Inn al negozio di collane in vetro riciclato e la posizione del minimarket dove ho comprato due penne perché non è stato facile trovare della cancelleria. Mi appunto anche qui per la prossima visita a Sumatra di portare penne, matite e quaderni per i bambini dei villaggi che hanno sempre bisogno di materiale per la scuola, ma non è sempre una priorità nei miseri bilanci delle famiglie.
Poi c'è un breve aneddoto che mi ha fatta sentire ancor più local. Una sera a Bali, dopo cena, sono passata davanti alla bottega di una signora e mi sono fermata perché mi piace comprare dai negozietti nelle vie meno frequentate dai turisti perché tutto costa meno e i piccoli commercianti hanno più bisogno. Riesco a dirle in indonesiano che voglio tre banane (fino a tre so contare), la signora sta per darmele, ma poi mi dice qualcosa, suona come un avvertimento e la frase contiene una parola che riconosco makan, mangiare. Ah, ho capito: quelle banane non sono buone da mangiare, sono quelle che si danno alle scimmiette di Monkey Forest! Grazie, signora, stavo per andare incontro a un mal di pancia e lei è stata così onesta da avvisarmi anziché prendersi i soldi e stare zitta. Il mio indonesiano stentato comincia a migliorare. Terima kasih!
Ecco, anche per i prossimi viaggi riserverò un post finale a quei brevi appunti che andrebbero persi. Sono minuscoli ricordi che mi farà sorridere rileggere in futuro, quindi sono contenta di aver inaugurato questa nuova tradizione personale.
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