martedì 7 maggio 2024

Pagine di taccuino

Alla fine di ogni viaggio, una quantità di frasi, piccoli aneddoti che non hanno trovato spazio nei post, rimangono appuntanti sui quadernini che mi porto sempre dietro. Sono pensieri brevi e notiziole, non sufficienti a scriverci un articolo, ma che mi piace conservare per non dimenticarli.

Per esempio, Eddie mi ha detto che il 21 aprile, giorno del mio compleanno, in Indonesia è festeggiato in onore di Raden Ayu Kartini, nobildonna indonesiana che già a fine Ottocento lottava per i diritti delle donne e promuoveva l'istruzione femminile. Una vera eroina locale, oggi ammirata anche dagli uomini in un Paese a maggioranza musulmana. Il 21 aprile era anche il compleanno di Kartini e nel 1964 il presidente Sukarno lo dichiarò festa nazionale come "Hari Kartini" il giorno di Kartini. Questa coincidenza mi è piaciuta tantissimo e me la sono appuntata. Grazie, Eddie, per avermene parlato. D'ora in poi mi ricorderò che il mio compleanno è anche la festa delle donne indonesiane.

Un altro breve appunto riguarda il volo da Jakarta a Bandar Lampung con Air Asia Indonesia. Come vi ho detto, è stato brevissimo ed ero un po' preoccupata per il maltempo che in genere fa sobbalzare gli aerei e il mio stomaco, oltre a rendere difficoltose le manovre per via del vento che durante i temporali cambia direzione all'improvviso. Invece, l'atterraggio è stato delicatissimo, uno dei migliori della mia lunga carriera di passeggera. Uscendo, mi sono trovata a percorrere il corridoio del piccolo aeroporto insieme al co-pilota e ne ho approfittato per fargli i complimenti per l'atterraggio morbido. La sua risposta: -Oh è stato un caso, non mi riesce mai- mi ha fatto sgranare gli occhi, allora lui è scoppiato a ridere: -No, scherzo! Solo il meglio per i nostri passeggeri.- Umorismo da aviatori. Hey, bello, io mi sono guardata ventidue stagioni di Indagini ad alta quota, ti vedo se non estendi i flap!

Sempre sul taccuino di quest'anno mi sono segnata le indicazioni dal Gatra Ubud Inn al negozio di collane in vetro riciclato e la posizione del minimarket dove ho comprato due penne perché non è stato facile trovare della cancelleria. Mi appunto anche qui per la prossima visita a Sumatra di portare penne, matite e quaderni per i bambini dei villaggi che hanno sempre bisogno di materiale per la scuola, ma non è sempre una priorità nei miseri bilanci delle famiglie.

Poi c'è un breve aneddoto che mi ha fatta sentire ancor più local. Una sera a Bali, dopo cena, sono passata davanti alla bottega di una signora e mi sono fermata perché mi piace comprare dai negozietti nelle vie meno frequentate dai turisti perché tutto costa meno e i piccoli commercianti hanno più bisogno. Riesco a dirle in indonesiano che voglio tre banane (fino a tre so contare), la signora sta per darmele, ma poi mi dice qualcosa, suona come un avvertimento e la frase contiene una parola che riconosco makan, mangiare. Ah, ho capito: quelle banane non sono buone da mangiare, sono quelle che si danno alle scimmiette di Monkey Forest! Grazie, signora, stavo per andare incontro a un mal di pancia e lei è stata così onesta da avvisarmi anziché prendersi i soldi e stare zitta. Il mio indonesiano stentato comincia a migliorare. Terima kasih!

Ecco, anche per i prossimi viaggi riserverò un post finale a quei brevi appunti che andrebbero persi. Sono minuscoli ricordi che mi farà sorridere rileggere in futuro, quindi sono contenta di aver inaugurato questa nuova tradizione personale.






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