Questa volta vi parlo di un viaggio non mio, ma
degno di un post perché si tratta di una grande avventura.
Francesco (che è il fratello di Feddi che è la
fidanzata di mio fratello) ha deciso di raggiungere la sua ragazza che sta
studiando a Edimburgo. Fin qui tutto normale, pensate voi, ma in realtà non lo
è per nulla perché ci sta andando IN BICICLETTA!!
È partito a metà della settimana scorsa, barando perché
ha superato le Alpi in treno, ma ha inforcato la bici a Berna dato che tutti
pensiamo che da lì sia tutta discesa. Mi arrivano di lui poche informazioni
frammentate dagli sms che scambia con la famiglia, comunque l’ultimo bollettino
di viaggio lo dava nei pressi di Strasburgo. Prima della partenza è stato
sommerso di consigli da chiunque, immagino lo stress, però adesso è là fuori a
pedalare con poche cose essenziali e un contagioso entusiasmo.
Ora, sorvolando sul fatto che a me viene il fiatone
anche per andare da casa mia al parco che saran dieci minuti in piano, l’impresa
ha tutti gli ingredienti di un romanzo d’avventura: il nostro eroe parte in
solitaria per un lungo e faticoso viaggio spinto dal desiderio di rivedere la
sua bella. Ancor più affascinante è il fatto che il nostro eroe non è Chuck
Norris, ma un personaggio ben più interessante… sì, beh, pure un anziano che
guarda il cantiere è più interessante di Chuck Norris… e pure il cantiere… ho
sbagliato esempio.
Insomma, tra le poche cose che fanno parte del suo
ridottissimo bagaglio, ci sono un ukulele e qualche oggetto di scena perché Francesco
è un artista! Mezzo clown, mezzo acrobata, mezzo attore e un sacco di altri
mezzi perché i veri artisti non hanno solo due metà.
Chi ha avuto la fortuna di vedere i suoi spettacoli
ne è sicuramente rimasto colpito, come me, perché quando ci troviamo davanti un
vero talento ci rendiamo conto che la maggior parte degli altri spettacoli
simili che abbiamo visto non sono all’altezza. Coinvolgente, ironico, originale, divertente, come si dice: quando uno è bravo,
è bravo! Si vede dalla foto, no? Nel nostro mondo, purtroppo, la bravura spesso
non basta ed è il motivo per cui tanti talenti restano nell’ombra e
squattrinati.
Fare spettacoli durante il viaggio servirà a
pagargli le spese e se una volta alla meta non avrà più voglia di pedalare potrà
sempre vendere la bicicletta (sarebbe un peccato perché è bellissima) e pagarsi
un volo per il ritorno… sempre che decida di tornare!
Evviva l’avventura!
Questo è lo spirito che ammiro nell’affrontare la
vita. Ci sarà anche un pizzico d’incoscienza, ma sono i piccoli e coraggiosi slanci
di follia che alla fine ci fanno guadagnare più di quello che abbiamo da
perdere, o che crediamo di avere.
Buon viaggio a Francesco e a tutti quelli che hanno
scoperto che partire è sempre una buona scelta perché per tornare c’è sempre
tempo.
Ciao Simo!!! Post bellissimo ^^
RispondiEliminaTi aggiorno sulla situazione di Fra!
Da Strasburgo è arrivato a Metz, dopo 120 km in due giorni! Da li è giunto a Lussemburgo ed ha pernottato in un Hotel che si chiama "Bella Napoli"! Oggi nonostante il vento è arrivato a Libramont, ospite da una ragazza che lo ha portato a mangiare la pizza e bere birra belga!
Ti aggiorno appena arriva qualche news!
Saluti!
Feddi
Ciao Simo, qui Francesco.
RispondiEliminaSono adesso in un Internet Cafe' a Namur, in Belgio. Dalla Svizzera fin qua, devo dire e' la prima citta' che mi ha dato traquillita'. Sembra un grande paesone pieno di persone semplici...tutto il contrario di Metz o Lussemburgo, ad esempio, che sembravano gemellate con Milano Fashion Night Out !
Confermo quanto riportato da mia sorella, a parte che a Libramont non era una bella ragazza belga ma un signore di 57 anni, che sta studiando italiano perche' innamorato di una italiana, ma e' una lunga storia...
Il trittico Bicicletta, Couchsurfing e Arte di Strada e' assolutamente fantastico...in ogni citta' do un'occhiata alla cattedrale di turno e poi ho l'opportunita' di fiondarmi nella microstoria della zona, atteso a casa di qualcuno che non vede l'ora di condividere una serata in compagnia. A Berna ho conosciuto uno studente di economia, a Donarch una ragazza che sta per partire per l'Irlanda, a Friburgo un dottore svizzero il quale cognato e' proprio artista di strada! A Strasburgo sono stato ospite (insieme a 5 persone da paesi diversi) di un uomo di una eta' indefinita in una casa piena di libri, amache e cimelii africani...
La bicicletta e' un mezzo decisamente anacronistico che presenta sulle lunghe distanze una contraddizione interessante: avresti voglia di arrivare il prima possibile, ma sai che a piu' di 20km/h piu' di tanto non andrai, quindi un po' spingi sui pedali un po' ti godi il paesaggio, un po' te la prendi con il controvento e le salite, con la strada dissestata e i cartelli ambigui, ma sai che alla fine, se non ci fossero loro, che viaggio noioso sarebbe?
E l'arte di strada ? E' in criostasi...il problema e' che, spinto dal mio rampante venditore di biciclette di fiducia, ho fatto un piano di viaggio troooppo impegnativo! Oltre 100km al giorno con bagagli e imprevisti sono fattibili, ma richiedono molte energie... cosi' piu' che a esibirmi ora sto pensando a studiare l'ukulele, in vista di spero prossimi produttivi spettacoli, che pratichero' al piu' tardi a Londra, dove faro' un break di un paio di giorni ospite da amiciamici.
Li' avro' il tempo di pianificare coscienziosamente la seconda parte del viaggio verso Lucia, che probabilmente in questo momento stara' cominciando a tessere un tappeto ... Bo]
Grazie dell'attenzione, complimenti per il blog e a presto !
Francesco
Grazie a te! Se ne avrai l'occasione torna a scrivere su qualsiasi post, siamo tutti tuoi fan!!
RispondiEliminaSei un dio!!!
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