giovedì 29 marzo 2012

Viaggiare con la fantasia e non solo...

Ormai sapete tutti quanto mi piaccia viaggiare, anche con la fantasia, leggendo e scrivendo. Ho appena pubblicato su Amazon il mio primo ebook ed è acquistabile qui. Si tratta di un racconto che ho scritto anni fa, ma che trovo ancora bellissimo (ogni scarrafone...). Non ha nulla a che vedere con i viaggi, ma, se avete voglia di leggerlo lo stesso, sapete che mi piace condividere tutto quello scrivo!
Ho intenzione di auto-pubblicare allo stesso modo altri racconti e romanzi e sto lavorando anche ad una versione ebook del Viaggione 2010 che, oltre a raccogliere la maggior parte dei post di allora, sarà arricchito da parecchi retroscena che sul blog non compaiono.

Tornando un attimo alla realtà (ma solo un attimo!), il ritorno in Indonesia si avvicina e questa volta il TdC e io avremo un compagno di viaggio: Marco (per ora solo Marco, poi troverò un soprannome anche per lui).
Sergio ha conosciuto lui e la sua fidanzata Claudia diversi anni fa quando tutti e tre erano volontari al canile Enpa di Monza (quello dove lavora mio fratello che, invece di un bel cagnolino, un giorno mi ha portato a casa il TdC, ma questa è un'altra storia...). 
La passione per gli animali ci lega tutti e ora anche un viaggio. Peccato che Claudia sia terribilmente impegnata sul lavoro in questo periodo e non possa partire con noi, ma forse riuscirà a raggiungerci per l'ultima settimana.
Marco arriverà a Bali qualche giorno prima di noi poi si unirà alla nostra avventura sulle isole di Rinca e Flores.

Dunque, mentre aspettate di leggere le cronache della National GeoBarbi, ammazzate il tempo leggendo i racconti che caricherò su Amazon nelle prossime settimane.

lunedì 26 marzo 2012

Dedicato a un viaggiatore


Questa volta vi parlo di un viaggio non mio, ma degno di un post perché si tratta di una grande avventura.
Francesco (che è il fratello di Feddi che è la fidanzata di mio fratello) ha deciso di raggiungere la sua ragazza che sta studiando a Edimburgo. Fin qui tutto normale, pensate voi, ma in realtà non lo è per nulla perché ci sta andando IN BICICLETTA!!
È partito a metà della settimana scorsa, barando perché ha superato le Alpi in treno, ma ha inforcato la bici a Berna dato che tutti pensiamo che da lì sia tutta discesa. Mi arrivano di lui poche informazioni frammentate dagli sms che scambia con la famiglia, comunque l’ultimo bollettino di viaggio lo dava nei pressi di Strasburgo. Prima della partenza è stato sommerso di consigli da chiunque, immagino lo stress, però adesso è là fuori a pedalare con poche cose essenziali e un contagioso entusiasmo.
Ora, sorvolando sul fatto che a me viene il fiatone anche per andare da casa mia al parco che saran dieci minuti in piano, l’impresa ha tutti gli ingredienti di un romanzo d’avventura: il nostro eroe parte in solitaria per un lungo e faticoso viaggio spinto dal desiderio di rivedere la sua bella. Ancor più affascinante è il fatto che il nostro eroe non è Chuck Norris, ma un personaggio ben più interessante… sì, beh, pure un anziano che guarda il cantiere è più interessante di Chuck Norris… e pure il cantiere… ho sbagliato esempio.
Insomma, tra le poche cose che fanno parte del suo ridottissimo bagaglio, ci sono un ukulele e qualche oggetto di scena perché Francesco è un artista! Mezzo clown, mezzo acrobata, mezzo attore e un sacco di altri mezzi perché i veri artisti non hanno solo due metà.
Chi ha avuto la fortuna di vedere i suoi spettacoli ne è sicuramente rimasto colpito, come me, perché quando ci troviamo davanti un vero talento ci rendiamo conto che la maggior parte degli altri spettacoli simili che abbiamo visto non sono all’altezza. Coinvolgente, ironico, originale, divertente, come si dice: quando uno è bravo, è bravo! Si vede dalla foto, no? Nel nostro mondo, purtroppo, la bravura spesso non basta ed è il motivo per cui tanti talenti restano nell’ombra e squattrinati.
Fare spettacoli durante il viaggio servirà a pagargli le spese e se una volta alla meta non avrà più voglia di pedalare potrà sempre vendere la bicicletta (sarebbe un peccato perché è bellissima) e pagarsi un volo per il ritorno… sempre che decida di tornare!
Evviva l’avventura!
Questo è lo spirito che ammiro nell’affrontare la vita. Ci sarà anche un pizzico d’incoscienza, ma sono i piccoli e coraggiosi slanci di follia che alla fine ci fanno guadagnare più di quello che abbiamo da perdere, o che crediamo di avere.
Buon viaggio a Francesco e a tutti quelli che hanno scoperto che partire è sempre una buona scelta perché per tornare c’è sempre tempo.

sabato 24 marzo 2012

Dlin dlon

Comunicazione di servizio: ora mi trovate anche qui, un nuovo blog per la scrittrice che è in me, condiviso con Gluria.
Semm de Passacc comunque resta aperto perchè sto per rimettermi in viaggio.
Cercherò anche di seguire, per quanto sarà possibile, il viaggio particolare di un amico particolare. Restate lì che presto ve ne parlo.

Buon weekend!

domenica 4 marzo 2012

Danza della pioggia

Semm de passac è principalmente un blog di viggio, ma tra un viaggio e l'altro mi vien voglia di scrivere qualche articolo su altri argomenti. Le mie opinioni e i miei interessi fanno comunque parte del bagaglio invisibile che mi porto dietro. Influenza le direzioni che prendo ed è utile in tante occasioni, quindi va bene condividere anche questo. I pensierini sul rugby, per esempio, vi torneranno in mente quando vi racconterò emozionata di aver condiviso magari un volo aereo con Wilkinson (racconto che finirebbe con il TdC che lo fa rotolare giù dalla scaletta dell'aereo...).
Insomma il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare. 
Oggi mi va di parlare della pioggia che mi affascina come tutti gli altri fenomeni naturali.
Tutto comincia con il ciclo dell'acqua, quella pagina del sussidiario delle elementari con l'immagine del mare che evapora, le nuvole che si raccolgono su una montagna, la pioggia che riempie un fiume che riporta l'acqua al mare. A sette anni questa era una delle prime rivelazioni scientifiche ad intrigare il mio giovane cervello. Oggi quando piove tendo a pensare al traffico in tangenziale e questo è male. È proprio questo tipo di pensieri che voglio eliminare quando dico che cambierò vita.
Voglio pensare alla pioggia come alle goccioline trasparenti che scivolano lungo i fili d'erba andando a dissetare il terreno, risvegliando fiori e insetti. Non vorrei abituarmi alla pioggia inquinata che lascia aloni marroni al passaggio dei tergicristalli, ma a quella che fa risuonare le foglie degli alberi come strumenti musicali, che ingrossa i fiumi, che fa risplendere le rocce e forma anelli sulla superficie dei laghi e dei mari. Voglio pensare alla stagione delle pioggie tanto attesa dagli animali e dalle piante che vivono in climi estremi.
Alcune tribù di pellerossa del nord America praticavano la danza della pioggia, un cerimoniale che, oltre a riportare l'acqua dopo un periodo di siccità, serviva alla purificazione della terra dagli spiriti maligni perchè credevano che la pioggia contenesse gli spiriti dei valorosi combattenti morti in passato durante le battaglie.
La pioggia è anche nei miei ricordi del Viaggione 2010. Quella osservata dal ristorantino deserto sul lago Toba, la stessa che cadendo per migliaia di anni ha riempito il cratere del vulcano. Quella che ci sorprendeva durante l'esplorazione di Bali in motorino. Quella durante la traversata verso Kangaroo Island.
Non dimentichiamo poi il fascino evocativo della pioggia: dal famoso "Era una notte buia e tempestosa" di Snoopy ai detective dei romanzi gialli che girano con l'impermeabile in città bagnate e misteriose, dal tipico temporale horror (che dà la vita anche a Frankenstein) al giorno di pioggia con cui comincia l'avventura dei Goonies.
Quindi la pioggia è fondamentalmente una cosa bella.
Certo c'è anche quella violenta di temporali e uragani, ma tutto fa parte dell'equilibrio naturale e sarebbe saggio che l'uomo non interferisse. Nella lotta tra uomo e natura non c'è possibilità di vittoria per l'umanità, l'unica cosa da fare è adattarsi, non tentare di piegare ai nostri interessi forze che nemmeno conosciamo del tutto. Meno presunzione, più rispetto, questo ci salverebbe dall'estinzione, ma visto come va il mondo...
Comunque, per finire, ecco qualche moderna danza della pioggia, alcuni modi per far piovere da me sperimentati con successo:
  • lavare la macchina
  • lavare il pavimento del balcone
  • stendere il bucato all'aperto
  • uscire senza ombrello pensando “Tanto è solo nuvoloso”
  • organizzare una gita con pic nic
Buona pioggia a tutti.