venerdì 26 settembre 2014

Lombardia

Mancano 18 giorni al prossimo viaggio e, in attesa di collezionare nuovi ricordi, voglio omaggiare le mie origini perché è qui che sono cresciuta ed è da qui che parto ogni volta verso grandi avventure. 
Lombardia dei Mercanti di Liquore, racconta le vecchie avventure di chi, come me, è un figlio storto nato dentro un'osteria e il testo che riporto sotto farà sorridere chi ha vissuto le stesse cose e si riconosce in questa poesia.
Parlavo, proprio stamattina, dei vecchi tempi con Sabina, mentre camminavamo per i colli di Montevecchia. Andavamo a scuola da soli, a piedi; facevamo chilometri in bicicletta senza caschi e protezioni da Robocop; ascoltavamo dischi in vinile e riavvolgevamo le cassette con una penna per non sprecare le pile del walkman; ci ubriacavamo con una birra media a sedici anni e tornavamo a casa spingendo la bici insieme agli amici. Ci siamo chieste se quelli fossero tempi meno pericolosi e sporchi oppure siamo stati l'ultima generazione di incoscienti. Sembrava un mondo più facile, malgrado tutto e si vedevano più stelle d'estate, quando su buttava una coperta sul prato per sdraiarsi a guardare il cielo. Forse son discorsi da anziane nostalgiche a passeggio tra i boschi, ma in auto abbiamo alzato il volume per ascoltare i Guns n' Roses... Buonanotte, Lombardia.

Atterrati su in Brianza come un 747
siam cresciuti di nascosto, come le castagne matte
La regina Teodolinda ci faceva l'occhiolino
ma noi irriconoscenti, non le abbiam fatto l'inchino

Imparammo la chitarra per avere un'occasione
per paura di sentirci come un mobile a Lissone
Poi ci siamo travestiti da soldati di ventura
per cercare di scalare questa ripida pianura

Lombardia, com'è facile volerti male
di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
e riusciamo a respirare, pur essendo in Lombardia

A Milano costruimmo una giostra di cristallo,
ma la pioggia di monete l'ha distrutta sul più bello
riparammo nei quartieri dove c'è periferia
perché sotto all'immondizia sta nascosta la magia

E fu notte sempre lunga, ubriaca nei sobborghi
imparammo a camminare con il passo dei balordi
il profumo dell'asfalto ed il nome dei coltelli
diventammo spazzatura, diventammo molto belli.

Lombardia, com'è facile volerti male
di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
e riusciamo a respirare, pur essendo in Lombardia

Quando venne l'uragano ci sorprese sopra Lecco
lo prendemmo per la coda e lo ficcammo dentro al sacco
anche il lago fu gentile, ci ha svelato il suo mistero
con in cambio la promessa di non raccontarlo in giro

Abbiam preso qualche stella dalla notte bergamasca
mentre il diavolo rideva gli fregammo la sua crusca
poi chiedemmo alla montagna di cantarci una canzone
e nella valle sottostante tutti fecero l'amore

Lombardia, com'è facile volerti male
di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare
ma noi siamo i figli storti, nati dentro un'osteria
e riusciamo a respirare, pur essendo in Lombardia

Abbiam fatto la scommessa di una vita rattoppata
come quando giochi il due nella briscola chiamata
non ci provoca vergogna la volgarità o il baccano
perché anche l'occhio pesto può vedere assai lontano

Quindi non ci biasimare se non siamo riverenti
é difficile parlare con in bocca il paradenti
Se non puoi volerci bene facci almeno compagnia

Tanto sai dove trovarci... Buonanotte, Lombardia

2 commenti: