sabato 27 marzo 2010

Sumatra

Il nostro ingresso in Indonesia è avvenuto al buio. Il nostro volo Air Asia (la Ryanair di queste parti) è atterrato a Medan, nel nord di Sumatra, alle 5.30 di pomeriggio, ma raggiungere il paesino di Bukit alle porte del parco nazionale Gunung Leuser, non è semplice con queste strade accidentate. L'autobus ci mette 4 ore, ma l'ultimo è alle 5, così ci siamo fatti venire a prendere da qualcuno della guesthouse dove avevamo prenotato la stanza. Da due mesi scambiavo mail con questa Andrea della Green Hill Guesthouse, una biologa inglese che ha sposato un indonesiano di Sumatra, Mbra, una delle guide ufficiali del parco. Lei, carinissima, mi chiedeva conferme sul nostro arrivo e io le dicevo che non avevo una data precisa e poteva dar via la stanza se necessario. Alla fine due giorni fa le ho scritto per confermare e lei mi ha mandato un sacco di informazioni su come arrivare, cosa fare, cosa evitare. Un vero tesoro considerando che per una doppia con bagno paghiamo solo 4 euro a testa.

Da Medan per arrivare a Green Hill ci sono volute due ore e mezza con un ottimo autista e qui alle 6.30 è già buio. Abbiamo diviso il passaggio con un tizio tedesco di cui non ho ancora capito il nome, così abbiamo risparmiato qualche soldo. Arrivati a Bukit abbiamo seguito Mbra lungo un sentiero al buio che costeggia il fiume. Lui aveva una piccola torcia, ma non si vedeva quasi nulla e così per 10 minuti con gli zaini in spalla abbiamo attraversato il villaggio e siamo saliti a Green Hill dove finalmente ho incontrato Andrea. Cena e quattro chiacchiere con Mbra e il tedesco, poi a nanna. Prima però un po' di perplessità perchè il bagno consiste in un normale wc e una canna di bambù nel muro da cui esce l'acqua e che quindi dovrebbe essere sia doccia che lavandino.
Ci siamo svegliati presto curiosi di vedere il paesaggio in cui eravamo capitati alla luce del giorno. Meraviglioso! Il primo sguardo sull'Indonesia non poteva posarsi su uno scenario più bello. Quello che vedo uscendo sul balcone di questa stanza di legno appesa alla collina, è la natura stupenda e selvaggia che cercavo. Il fiume scorre sul fondo di una valle stretta nella vera foresta pluviale asiatica, una giungla viva e piena di animali con i loro rumori e canti. Vedo le donne che lavano i panni nel fiume battendoli sulle pietre, vedo gruppi di scimmiette che saltano da un albero all'altro e sui tetti di queste case bellissime di pietra e legno. Vedo il sentiero che arriva dritto al parco percorso da pochi turisti che la gente del luogo saluta prima per educazione e poi, quando per gentilezza ti sforzi di rispondere nella loro lingua, ti accolgono come un amico. Anche qui, quando sentono che siamo italiani, parlano di calcio e ci hanno detto che per gli italiani è facile imparare l'indonesiano perchè la pronuncia è simile.
Stamattina ci siamo alzati presto anche perchè volevamo vedere gli oranghi del parco e bisogna prima andare in paese a farsi rilasciare un permesso dall'ufficio del turismo (costa poco più di un euro a testa). Gli oranghi che si trovano qui sono semi-selvatici. Alcuni sono nati qui e non si incontrano facilmente, altri arrivano da zoo e sequestri e altri situazioni di cattività quindi non sono completamente in grado di procurarsi il cibo da soli nella foresta. Si può restare solo per un'ora quando il personale addetto porta banane e latte agli oranghi da una piattaforma tra gli alberi, non ci si può avvicinare più di sette metri e bisogna seguire altre regole. Sembra complicato, ma ne vale la pena. L'orango arriva scuotendo le cime degli alberi e scende a prendersi lo spuntino per poi tornare a dondolarsi tra i rami. Accorrono anche una ventina di altre scimmiette che girano intorno a noi cercando gli avanzi del grosso cugino dal pelo rosso. Un'ora davvero ben spesa.
Domani partiamo con Mbra e un assistente per inoltraci nella giungla e passarci la notte tornando poi lunedì a Green Hill via fiume. Un po' ci spaventa dormire in tenda in questa foresta così magnificamente selvaggia, ma ci fidiamo della nostra guida e sarà un'esperienza memorabile.

3 commenti:

  1. ciao vacanzieri vediamo con piacere che non vi state affatto stancando .... grazie per la bellissima cartolina , elio dice che quel francobollo nella sua collezione forse manca . Buon proseguimento ,nostro figlio e sua moglie in questo momento si trovano a 1.000 km dal polo sud .Ciao da Luigina e Elio

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  2. Ciao ragazzi, state bene?
    Da quello che leggo direi che vi state godendo la vita...beati voi!!!
    Ma siete in Indonesia o in Calabria? Donne che lavano i panni nel fiume...bagni con canne di bambù al posto del lavandino...scherzo!!
    Qui tutto come al solito, restate là che è meglio.
    A presto e buone escursioni.
    Pino & Marialucia

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  3. mi raccomando adottate le bestie più strane per la voliera, sarete rimborsati dal karma e da biella...

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