Come spesso accade, scelgo le destinazioni dei miei viaggi attraverso letture d'ispirazione. Oggi vi presento i tre libri che mi hanno istruito su ciò che andrò a vedere alle Hawaii, insieme agli immancabili documentari sui vulcani, ovviamente, e ai video di windsurf che tanto esaltano il TdC.
Sono tre libri completamente diversi l'uno dall'altro, ma gli opposti mi attraggono da sempre.
TSUNAMI, STORIA E CAUSE DELLE ONDE ANOMALE
di Walter Dudley e Min Lee
Questo è uno dei libri migliori che abbia mai letto, malgrado la pessima traduzione in italiano. Si tratta di un'indagine storica e scientifica narrata con i toni di un romanzo d'avventura. Dudley ripercorre le tappe dello studio del fenomeno tsunami partendo da Hilo, la cittadina hawaiana che vanta probabilmente il record mondiale di schiaffi dall'oceano, dove vive. La prima edizione risale al 1998, rivista e aggiornata nei decenni successivi, è considerata una delle pubblicazioni più autorevoli in materia. Oltre a spiegare l'origine e il comportamento di questi mostri d'acqua, Dudley porta il lettore a spasso nella storia delle grandi e piccole catastrofi che hanno contribuito allo studio del fenomeno e alla realizzazione di sistemi d'allarme per le coste a rischio. Dall'Alaska al Cile, dal Giappone all'Indonesia e, soprattutto alle Hawaii (che trovandosi nel bel mezzo del Pacifico vengono colpite su ogni versante), il lettore rivive gli eventi attraverso le intuizioni degli scienziati e le testimonianze dirette raccolte da Min Lee. Un libro avvincente e rivelatore che mi ha descritto Hilo, la sua storia e i suoi abitanti così bene che mi ci sentirò a casa!
HAWAI'I, DIALOGHI CON LA MADRE TERRA
di Olga Ammann, Giulia Barletta e Verena Hefti
Fa parte della collana di guide di viaggio Polaris, ma, in realtà, ha veramente poco della classica guida turistica. Non elenca mete né itinerari, non consiglia alloggi né ristoranti, non parla del clima né della geografia delle isole. Questo libro è un viaggio nella cultura tradizionale hawaiana ormai quasi estinta. Le tre autrici hanno cercato e incontrato gli ultimi veri hawaiani e ne hanno raccolto i pensieri. Parla dello spirito di Aloha che è molto più di un semplice saluto; racconta della scoperta del profondo legame tra l'uomo e la natura selvaggia dell'arcipelago; parla di una cultura magica soffocata (e addirittura per anni considerata illegale) dalla conquista americana; introduce il lettore in un mondo di anime e presenze che non è facile da accettare per degli occidentali; ripercorre la storia di un popolo così gentile da accettare la sottomissione agli stranieri come un'opportunità di crescita e, d'altra parte, così ingenuo da lasciarsi sottrarre un'identità che oggi fatica a ritrovare. Questa, quindi, non è affatto una guida, ma un viaggio spirituale per entrare nell'atmosfera più autentica delle Hawaii.
IO SPERIAMO CHE ME LA SURFO, STORIE DI UN NAPOLETANO A MAUI
di Giampaolo Cammarota, illustrato da Cryx
L'autobiografia dell'autore, appassionato di windsurf al limite dell'ossessione, in un libricino straordinariamente divertente. Racconta di come, a un certo punto della sua vita, abbia mollato tutto per vivere a Maui dove poter coltivare la propria passione. E' partito, non più ragazzino, ma trentottenne, per non fare più ritorno perché, dopo le prime vacanze sull'isola, aveva trovato il suo paradiso, il suo posto nel mondo. Narra le sue avventure in un diario che raccoglie aneddoti, scoperte e incontri, lamentandosi soltanto del fatto che gli americani non capiscono le sue battute in napoletano e della nostalgia per la cucina di suo padre. Cambia lavori, cambia alloggi, frequenta ogni genere di personaggi, paragona continuamente lo stile di vita hawaiano con quello italiano e, quando perde l'orologio in mare, si dice che, evidentemente, il destino voleva così e comincia a seguire i suoi ritmi naturali. Non è molto utile dal punto di vista turistico perché spesso Cammarota dimentica di spiegare dove si trova durante l'esplorazione di Maui, ma fa schiantare dalle risate. E' ironico e divertente, ma con guizzi di pura poesia che emergono quando parla del suo spot preferito, Hookipa. L'amore, di cui è pieno il libro, non sta nelle avventure con le ragazze (che da gentiluomo accenna soltanto), ma nelle parole che spende descrivendo Hookipa, il fascino delle onde, la vista dell'isola dal mare, i tramonti, le lunghe surfate, la forza del vento. Tutto questo dal punto di vista di un napoletano che ha ben presenti le sue origini al punto di telefonare a casa per farsi dare da un amico la ricetta per cucinare le lumachine di mare.
Direi che con questi libri e le quattro mappe scaricate da internet, sono pronta a partire! Oh no! Manca ancora un mese e mezzo!!!