La
luna influisce tanto sulle maree quanto sulla vita dei balinesi.
Kadek e il suo carico eccezionale |
Questa
mattina, ho visto passare Kadek che, al posto della solita divisa del
lodge, indossava camicia e sarong, tipico abbigliamento per le
cerimonie induiste. Trasportava un vassoio a più piani alto quasi
quanto lei e colmo di frutta e dolci. L'ha posato un attimo, doveva
pesare parecchio, e si è fermata a salutarmi. Mi ha spiegato che
stanotte ci sarà luna piena perciò, insieme alle altre donne che
lavorano al lodge, era diretta al piccolo tempio nel giardino sul
retro per portare offerte agli dei e pregare. Le ho chiesto il
permesso di seguirla e scattare qualche foto che ho aggiunto all'album.
La
signora che cura il giardino stava allestendo il tempietto per la
cerimonia: disponeva cestini di riso e frutta, spargeva petali e
fiori, accendeva bastoncini d'incenso e purificava l'area intingendo
un mazzetto di foglie in acqua di cocco che poi spruzzava
tutt'intorno. Come Kadek, anche le cameriere, che ci hanno raggiunto
dopo essersi cambiate d'abito, hanno portato le loro offerte. Quando
tutto era pronto per la preghiera, mi sono allontanata. Sempre
gentili, mi hanno invitata a restare, ma sono tornata in camera
perché a me darebbe fastidio essere osservata da una turista in
certi momenti. Pudore mio.
Tempio in allestimento |
Terminata
la cerimonia, Kadek è tornata dal tempio con il suo carico e mi ha
regalato un po' della frutta che io credevo destinata agli dei. «Oh
non preoccuparti» mi ha detto «La mangerebbero gli uccelli. Prendi,
prendi.» Mi sono limitata a pochi esemplari per tipo, ma avrei scalato molto volentieri quella montagna di delizie
tropicali. Ho preso due banane, un mandarino e poi un grosso dragonfruit come quelli
che mangiavo alle Hawaii e due piccoli frutti pelosi chiamati
rambutan, tipici dell'isola, che hanno la polpa dolce e trasparente come acini d'uva.
Tornando
alle usanze religiose balinesi, nel mese di marzo (quest'anno il 28)
si celebra Nyepi, il Capodanno lunare. È noto anche come giorno
del silenzio perché l'intera isola si ferma e zittisce. Secondo
la tradizione, la sera prima bisogna fare un gran baccano e
festeggiare, mentre grandi maschere raffiguranti demoni leggendari
sfilano per le città. Tutto questo per attirare sull'isola gli
spiriti malvagi che amano i bagordi. Il giorno seguente, scatta la
trappola: quiete totale, silenzio assoluto. È severamente proibito
circolare per la strada, i turisti devono restare negli hotel. A quel
punto gli spiriti maligni, annoiati a morte, abbandonano Bali,
lasciandola alle entità benevole per un altro anno. Non è
affascinante? Naturalmente, parteciperò anche per voi e ve lo
racconterò.
Vi
saluto e vado a rimpinzarmi di frutta.
il mio bottino |
Mi ricorda la festa del martedì grasso, i bagordi prima dell'inizio della Quaresima, del mercoledì delle ceneri successivo, dove comincia un percorso di silenzio interiore e morigeratezza. Ovviamente molto de relato. :)
RispondiEliminaLuna piena? Niente licantropi a Bali?
Anche in tradizioni e religioni lontane a volte si trovano somiglianze e in qualche caso identici racconti. Il diluvio universale, per esempio, è comune in diverse antiche culture. Per la prima volta mi trovo a Bali nel periodo giusto e non mi perderò né festa né silenzio.
EliminaLicantropi? Bisognerebbe avere i lupi. Al massimo qui ci saranno le scimmie mannare :)