sabato 14 marzo 2015

Barbi Advisor Kenya

Eccoci al momento delle nostre impressioni sugli alloggi che hanno ospitato le Cavallette in questo viaggio. Cliccate sulle foto per ingrandirle.

Il Khweza B&B è una vera oasi nel caos di Nairobi. Il terrazzo panoramico con bar e ristorante permette di allontanarsi da questa città sporchissima e di osservarla dall'alto, bevendo una Tasker fredda sotto un ombrellone o gustando la zuppa del giorno nelle sere fredde e ventose. Qui, come in tutta l'Africa, il tempo scorre diversamente, quindi consiglio di ordinare la cena un'ora prima che vi venga fame perché cucinano al momento e in tutta calma. Il menù offre una scelta di piatti tipici, vegetariani e snack oltre ad abbondanti colazioni che possono anche essere servite in camera.
Sia sul terrazzo che nelle camere, è disponibile il wifi gratuito. Lo staff è gentile, sorridente, disponibile a qualsiasi ora e, accanto alla reception, c'è l'ufficio di Peris che organizza tour personalizzati. Dall'altra parte della strada c'è l'ufficio postale, se volete spedire le vostre cartoline. Sì, è una pratica in disuso, ma a me piace ancora spedirle e riceverle. Un ragazzo dello staff ci ha accompagnate a piedi. Assistenza continua, anche nelle piccole cose.
Le stanze sono semplici, ma pulite. All'arrivo trovate una bottiglia d'acqua per ogni ospite e asciugamani per la doccia. L'acqua calda c'è, ma bisogna farla scorrere un po'. Come in tutti gli alloggi che abbiamo provato in questo viaggio, il punto debole è lo sciacquone del water che impiega una vita a ricaricarsi. L'acqua del rubinetto non è potabile, ma va bene per lavarsi i denti.

Il Manyatta Camp è a pochi metri dall'ingresso della riserva Masai Mara e dal suo ristorante si gode una vista magnifica sul parco. All'arrivo, dato che per raggiungerlo si percorrono chilometri di sterrati, lo staff che scarica i bagagli, si preoccupa anche di spolverarli. Non abituate a certe gentilezze, ci siamo sentite in imbarazzo, ma ci tengono, soprattutto se si tratta di donne.
Una serie di sentieri nel giardino conduce alle tende, ampie e dotate di letti con zanzariera e coperte pesanti per la notte. Ogni tenda è collegata al bagno in muratura sul retro, con doccia calda in pochi minuti e il solito sciacquone lento. Durante la notte, sentirete i versi degli animali che ogni tanto sconfinano dal parco, ma non temete perché i pastori Masai fanno la ronda per accudire il loro bestiame e fungono da security per il campeggio.
La corrente elettrica è fornita da un generatore che viene acceso dalle 18.30 alle 22.30 (le prese si trovano nei bagni e nel ristorante) e la mattina dalle 5 alle 7, orari nei quali sono accesi anche in lampioncini lungo i vialetti. Non c'è connessione internet.
I pasti sono tutti serviti a buffet ed è sempre disponibile un thermos d'acqua bollente per tè o caffè solubile. 

A Nakuru, simpatico paesino sul lago omonimo, abbiamo soggiornato al Waterbuck Hotel, fin troppo lussuoso per noi. In genere ospita uomini d'affari per le sue grandi sale meeting, il ristorante all'aperto con ricchissimo buffet e le cene, altrettanto ricche, nella sala principale. Le stanze sono belle, ma con poca personalità rispetto agli altri posti dove abbiamo dormito. Wifi gratuito in tutta la struttura, controlli di sicurezza all'ingresso. Qui, come negli altri alloggi, non ho mangiato carne perché non mi piacciono le spezie con cui è condita, ma la gran varietà di piatti di verdura, riso, chapati (una specie di piadina sottile) e ugali (polenta bianca già assaggiata in Zambia) hanno compensato alla grande.

La guest house Jane si trova a Naivasha, in collina, e dalle camere si ha una bella vista sul lago. Il giardino è curato, pieno di fiori, con piscina, doccia all'aperto e zona barbecue. Restando solo una notte, non abbiamo potuto goderci tutte queste cose, ma è stato un rifugio perfetto per rilassarsi. Molto pulito e intimo, davvero una casa lontano da casa come recita la scritta all'ingresso. 
I pasti sono serviti in sala da pranzo o su uno dei balconi affacciati sul giardino, tutto cucinato al momento dal figlio dei proprietari. Le camere sono tutte molto carine, colorate, pulite e con bagni privati. Noi abbiamo scelto la tripla in mansarda, con grandi finestre luminose. La doccia alternava acqua gelida e bollente perché nel frattempo stavano innaffiando il giardino, ma sopportabile.
Non c'è connessione internet, ma due vie più in basso si può prendere un aperitivo nel centro sportivo con resort e utilizzare il loro wifi gratuito.

Nota
Passando in prossimità dei villaggi più poveri, verrete assaliti da gruppi di bambini che chiedono caramelle, gridando "Sweets!" e allungando le mani. Non date loro caramelle o dolci perché poi non hanno accesso a cure dentistiche, quindi fareste più danno che altro. Piuttosto, come abbiamo fatto spesso io e il TdC in Asia, regalate loro matite, penne e quaderni per la scuola. Forse saranno meno divertenti, ma di sicuro più utili per loro.


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