venerdì 17 aprile 2015

Mai visto: Antartide

L'Antartide è un sogno di viaggio estremo. Estremo nel clima e nei paesaggi, ma estremo anche nei prezzi, quindi lo vedo realizzato in un futuro molto lontano.
Si tratta di un continente misterioso e selvaggio che ha attirato gli esploratori più coraggiosi facendone degli eterni eroi. I libri che raccontano le incredibili avventure di Scott e Shackleton sono tra le mie letture preferite e mi hanno fatto rabbrividire sotto la trapunta nelle sere d'inverno. 
L'Antartide è un deserto spazzato da venti impetuosi e, allontanandosi dalle coste, diventa un inferno bianco che per molti è stato fatale. È sterile, non può venirti il raffreddore, ma puoi morire congelato e non c'è nessuno che possa salvarti. Il pensiero che le prime spedizioni abbiamo affrontato l'impresa con gli scarsi mezzi dell'epoca mi riempie d'ammirazione, ma anche con gli equipaggiamenti moderni, l'Antartide continua a rappresentare una sfida per chi vuole mettere alla prova la propria resistenza fisica e psicologica. È come andare su un altro pianeta.
Dal momento che lo sport è la mia kriptonite, non sarei mai in grado di compiere simili gesta, ma mi piacerebbe avvicinarmi a questo mondo fantastico con un'escursione in rompighiaccio, tanto per dare un'occhiata. I paesaggi devono essere straordinari: le sfumature del ghiaccio, il cielo, colonie di pinguini, foche, leoni marini, balene, le epiche tempeste nello Stretto di Magellano, mesi di buio, tramonti infiniti, aurore e il ritorno del sole.
Un viaggio nella Terra del Fuoco è ciò che più si avvicina a un'avventura antartica e ci si può arrivare più facilmente, sempre spendendo una fortuna, ma si può fare. Ci sono montagne, ghiacciai, valli e isole selvaggiamente affascinanti, quasi disabitate, dove la natura ha ancora il coltello dalla parte del manico, come piace a me.
Altre letture, oltre ai diari antartici di esploratori e scienziati, hanno ispirato il mio sogno gelido, da Le montagne della follia di Lovecraft a Topolino e il segreto della Balena Nera, ambientato nel villaggio di Capalmundo. Non posso certo dimenticare il film La Cosa di Carpenter, tratto comunque da un racconto, che è sempre un piacere riguardare. In ognuna di queste storie, il continente ghiacciato è tutt'altro che una monotona distesa bianca e senza vita; nasconde, invece, vita, misteri, pericoli e bellezze ancora tutte da scoprire.

Appena mi avanzano 20mila euro, ci vado.

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