lunedì 21 dicembre 2009

Letteratura di viaggio

Piccole recensioni di alcuni libri che mi hanno ispirato.

VIAGGIARE E' IL MIO PECCATO di Agatha Christie
La conoscevo solo come la regina dei gialli (adoro i suoi romanzi così intelligenti e intriganti) finchè un giorno, nel lungo elenco delle sue opere, ho trovato questo titolo, un libro diverso da tutti gli altri, autobiografico. Agatha Christie sposò in seconde nozze un giovane archeologo e lo seguì in diverse spedizioni in Medio Oriente.
In questo libro sono raccolte le memorie di quei viaggi che negli anni 30 non erano certo semplici come oggi. La cosa sorprendente è scoprire che la Christie non era affatto l'elegante signora inglese che scriveva romanzi in salotto, ma possedeva un grande spirito di adattamento e una spiccata curiosità per culture tanto diverse dalla sua. Descrive affascinata quei luoghi allora sperduti, gli usi e costumi delle persone a cui si affezionò durante queste avventure. Racconta con inaspettata ironia gli imprevisti e gli incidenti. Questi viaggi difficili, narrati con nostalgia al suo ritorno in Inghilterra, trasmettono tutto l'amore per l'avventura e la scoperta che una donna di città riesce a provare anche dormendo con i topi che corrono sulle lenzuola.

IL PEGGIOR VIAGGIO DEL MONDO di Apsley Cherry-Garrard
La tragica spedizione di Scott in Antartide raccontata da un sopravvissuto. Un diario meraviglioso che mi ha portato a vivere con i protagonisti questa avventura estrema.
Ho davvero sentito il freddo, la fame, il coraggio, l'amicizia e la fatica ad ogni pagina. Questo è uno di quei libri che ti portano in un altro luogo e in un altro tempo e quando finisce ti sembra di tornare a casa con un carico di ricordi ed emozioni indimenticabili.
Un po' difficile da seguire all'inizio perchè, essendo la cronaca di un'esplorazione, riporta molte spiegazioni tecniche, ma anche questo contribuisce a farti partecipe della spedizione e i compagni del narratore diventano i tuoi amici, le loro paure e conquiste diventano le tue. Una storia incredibile che ha lasciato un profondo segno dentro di me.

EBANO di Ryszard Kapuscinski
Questo libro fa venire il mal d'Africa anche a chi non c'è mai stato. Questa è la storia del tempo che Kapuscinski ha trascorso in Africa da corrispondente squattrinato di un'agenzia di stampa polacca. Mentre i giornalisti delle grosse testate scrivevano dagli hotel a cinque stelle senza impolverarsi le scarpe, lui affittava una stanza nella stamberga più periferica e viveva davvero a contatto con la gente, in mezzo alle storie.
Una serie di aneddoti straordinari che descrivono le infinite sfumature di questo continente, non la fredda cronaca, ma la vita reale. Un libro di cui mi sono innamorata, come dei luoghi che descrive (il mio prossimo viaggio?) e delle persone a cui da voce. L'Africa è stupenda, tutte le cose brutte o cattive o sbagliate che ci sono le abbiamo portate noi.

VAGABONDING di Rolf Potts
Il libro cult del viaggiatore zaino in spalla. Potts vive viaggiando, lavoricchia qua e là per pagarsi il viaggio successivo. E' sempre in fuga dalle mete assaltate dai turisti, alla ricerca della vera anima dei luoghi.
Contiene una valanga di consigli utili, ma soprattutto parla del viaggio come stile di vita, come esperienza. E parla del momento più difficile, quello in cui si decide davvero di partire, quello dove ci vuole uno slancio di coraggio o incoscienza che poi viene sempre ripagato.
L'hanno definito il "Kerouac dell'era di Internet".

STAN TREK di Ted Rall
Mezzo libro e mezzo fumetto (e mezzo orsomaiale!), questo è un reportage dai Paesi meno ospitali del mondo: gli stati centro asiatici, quelli con i nomi che finiscono appunto in "stan". Un'antologia di tutto il peggio che può accadere ad un viaggiatore e, nonostante tutto, la curiosità di andare a vedere come si vive da quelle parti e tornarci più volte!
Ti fa odiare le persone e amare i luoghi, ti fa ridere e ti spaventa, ma soprattutto ti fa esclamare un centinaio di volte "Non può essere vero!".
Un viaggio attraverso un incubo di politica orribile in Paesi che potrebbero essere fantastici. E' la parte di realtà che i giornalisti di solito non raccontano.
Questo libro alla fine ti lascia arrabbiato, ma ti prepara anche ad affrontare i peggiori imprevisti.

ALLA RICERCA DEL CIMITERO DEGLI ELEFANTI di Tarquin Hall
Tarquin Hall è un giornalista che si trova in India quando giunge la notizia che un elefante assassino si aggira nella regione dell'Assam. Decide di seguire la missione dell'uomo incaricato di fermare il massacro.
Questa è la storia di un viaggio avventuroso e del rapporto magico tra uomo e animale. Parla di persone e di natura, della storia di una regione poco visitata e dell'amore per gli elefanti, così intelligenti e sensibili, resi cattivi dall'influenza dell'uomo sul loro ambiente.
Un libro ben scritto, con una storia così interessante e toccante che si legge in pochi giorni e rimane impressa per sempre.

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