Il post di oggi è un po' tecnico, mi perdoneranno i lettori in cerca d'avventura, ma sperando che sia utile ad altri viaggiatori, vi spiego in dettaglio cosa fare per rimanere in Indonesia sessanta giorni da turisti. Chiaramente, parlo della mia esperienza e le informazioni che troverete di seguito sono valide nel momento in cui scrivo, ma potrebbero subire variazioni nei prossimi mesi o anni, perciò cercate sempre conferme e aggiornamenti sui siti ufficiali. Seguite le indicazioni degli impiegati dell'ufficio immigrazione e non avrete problemi, a parte le lunghe attese, ma da italiani dovreste esserci abituati.
Leggendo
in rete della procedura per estendere il visto turistico indonesiano,
mi ero preparata a incontrare il demone della burocrazia, armandomi
di infinita pazienza. In realtà, forse ancora complice la bassa
stagione, è stato meno complicato di quanto pensassi. Le agenzie che offrono il servizio di rinnovo del visto, a pagamento ovviamente, sono abbastanza inutili secondo me: non sbrigano le pratiche al vostro posto, si limitano a farvi accompagnare e assistere da un loro impiegato, ma dovete comunque recarvi di persona all'ufficio immigrazione tutte le volte.
Cominciamo, però, dal principio.
Cominciamo, però, dal principio.
In
aeroporto
Una
volta atterrati, dovrete passare il controllo passaporti prima
dell'area ritiro bagagli. Troverete due diverse file per ottenere il
visto d'ingresso in Indonesia, quale scegliere dipende dalla durata
della vostra permanenza:
- se non supera i trenta giorni, compresi quelli di arrivo e partenza, mettetevi in coda per il visto gratuito che però non è rinnovabile, mai, in nessun caso. Passati trenta giorni dovrete per forza uscire dalla nazione e poi magari rientrare. Al momento la legge indonesiana non prevede un numero massimo di rientri all'anno, quindi la “fuga per il visto”, cioè volare in un Paese vicino e tornare anche in giornata, è una strategia abbastanza diffusa. Significa comunque prenotare voli, fare e disfare bagagli, eccetera.
- se va da trentuno a sessanta giorni, sempre contando anche quelli di arrivo e partenza anche se arrivate un minuto prima di mezzanotte e partite un minuto dopo, mettetevi in coda per il VOA (Visa On Arrival) che costa 40€ e dura trenta giorni, ma è estensibile per altri trenta.
Prima
del rinnovo
Per
prolungare il VOA occorrono almeno sette giorni lavorativi perciò
non aspettate la scadenza perché diventa un guaio, ma non muovetevi
nemmeno troppo presto, altrimenti rischiate un viaggio a vuoto
all'ufficio immigrazione perché vi chiederanno di tornare più
avanti. Dieci giorni può andare.
Sull'isola
di Bali ci sono tre sedi dove fare
richiesta e dovete presentarvi a quello più vicino al vostro
alloggio per una questione di competenza territoriale che potrebbe
costarvi un altro viaggio a vuoto.
Questi
sono gli indirizzi:
- DENPASAR Jl. D.I. Pandjaitan 3, Renon, Denpasar
- JIMBARAN Jl. Raya Taman, Jimbaran
- SINGARAJA Jl. Seririt Singaraja, Pemaron Singaraja
L'orario è 8.00-12.00 e 13.00-14.00 (sì, solo un'ora dopo pranzo) dal lunedì al giovedì, mentre il venerdì l'apertura è alle 9.00.
Siccome
intendo soggiornare a Ubud, ho fatto richiesta all'ufficio di
Denpasar, perciò vi racconterò di quello, ma la procedura è
identica in tutta l'Indonesia.
Preparate:
- 1 fotocopia del passaporto pagina della foto (fatene anche una da tenere per voi)
- 1 fotocopia del passaporto pagina del VOA
- 1 fotocopia del biglietto aereo o della prenotazione del volo d'uscita dall'Indonesia
Ora,
vi aspettano tre visite.
Prima
visita
L'ingresso
dell'ufficio di Denpasar è sul lato dove parcheggiano tutti i
motorini. La fila fuori è per gli indonesiani che devono farsi
rilasciare il passaporto, entrate e andate a destra dove si fanno le
pratiche per gli stranieri. Al distributore, prendete il numerino A per
application (richiesta), ma mentre aspettate che vi chiamino
potete già chiedere al primo sportello i moduli da compilare. Ve li daranno in una
cartelletta. I
moduli e il frontespizio della cartelletta vanno compilati
solo con inchiostro nero, se non avete una penna nera, ne trovate
diverse sui banchetti nella sala d'attesa. Oltre ai vostri dati, sui
moduli vanno indicati indirizzo e numero di telefono del vostro
alloggio in Indonesia quindi tenete a portata di mano i dati dell'hotel o guest house. La parte sullo sponsor, cioè un cittadino
indonesiano che garantisce per voi, non è obbligatoria per il visto turistico.
Quando
chiamano il vostro numero, consegnate la cartelletta, il passaporto e
le fotocopie di passaporto e biglietto aereo. Tornate a sedervi e
aspettate che chiamino il vostro nome, ascoltate bene perché
potrebbero pronunciarlo male. Vi consegneranno una ricevuta che
dovrete difendere a costo della vita perché da quel momento il
vostro passaporto rimarrà in mano loro fino alla fine dell'iter.
Sulla ricevuta è indicato il giorno del vostro secondo appuntamento.
Andate a casa e rilassatevi.
Seconda visita
Appena entrati andate alla cassa. Non c'è un numero da prendere, l'impiegata segue l'ordine in cui le ricevute vengono infilate nel punzone esposto sul banco all'apertura, quindi appena arrivate, infilzate la vostra preziosa ricevuta, Quando la cassiera chiama il vostro nome, pagate la tassa di 355.000 rupie e avrete in cambio un'altra ricevuta. Presentatevi allo sportello numero 3, consegnate la nuova ricevuta e vi daranno il numero per fare la fila alla stanza dove vi prenderanno le impronte digitali e vi faranno una foto. Da quella stanza uscirete con l'ennesima, e ultima, ricevuta sulla quale è indicata la data in cui rivedrete finalmente il vostro passaporto.
Andate dritti allo sportello 3, consegnate la ricevuta, ritirate il passaporto con il nuovo visto (controllatelo prima di andarvene, soprattutto verificate che la data di scadenza sia corretta) e andate a festeggiare!
M'è venuta l'ansia solo a leggerti. E questo è un buon motivo per cui difficilmente farò una cosa del genere :)
RispondiEliminaBasta farla sotto i trenta giorni :)
EliminaMolto utile e dettagliato
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