venerdì 23 maggio 2014

Come ti organizzo un viaggio alle Hawaii - parte 2

Dopo la settimana su Hawaii/Big Island, ci sposteremo a nord sull'isola di Maui volando a Kahului sulla costa settentrionale. Maui ha una superficie di 1884 kmq (neanche un quinto di Hawaii) eppure c'è molto da vedere anche qui. Le giornate su questa isoletta saranno dedicate soprattutto al mare, anche perché, dopo tanto camminare tra i vulcani, sarà piacevole rilassarsi su una bella spiaggia con una birretta fresca.
Terremo come base il paesino di Paia, anche se non ho ancora scelto dove alloggiare di preciso. Non è facile organizzare un viaggio alle Hawaii secondo i miei normali standard di avventura economica, questi sono gli Stati Uniti e il costo della vita è più o meno come in Italia, cioè scandalosamente alto rispetto a quello a cui ci siamo abituati in Asia o in Africa. A parte i prezzi, poi, resta il fatto che queste isole sono meno selvagge e più organizzate, così viene un po' a mancare quel fascino di sentirsi sperduti in un paese lontano che ci elettrizza sempre.
windsurf a Jaws
Da Paia sono facilmente raggiungibili gli spot di windsurf per il TdC. Ne esistono diversi, con differenti condizioni di mare, vento e spiaggia per me. Ci sono punti dai quali escono solo i super esperti, come la terribile Jaws e l'appena meno terribile Hookipa, dove andremo ad ammirare le evoluzioni acquatiche dei professionisti. In altre località, un po' meno mortali, potrò fotografare il TdC in azione sull'oceano. Una curiosità che mi sono appuntata: sulla spiaggia di Hookipa sono tutti distratti dal windsurf e pochi si accorgono che sotto la scogliera si vanno a riposare le tartarughe marine mimetizzate tra le rocce. Se riuscirò a scovarle, sarà un'altra missione foto compiuta. L'acqua ha un temperatura media di 24°C tutto l'anno, ma ho un po' paura a farci il bagno dalla spiaggia per via delle correnti, d'altra parte non posso andare fino alle Hawaii e non provare almeno a tuffarmi. In questo caso seguirò i bambini e, male che vada, mi aggrapperò a un ciccione. Le spiagge sono comunque controllate e pattugliate dai famosi bagnini americani, quindi verrò salvata da una tettona con le boe di silicone e potete stare tranquilli.
Molokini Crater con le barche di turisti
Un'attività, più alla mia portata, sarà snorkelare tra le barriere coralline in compagnia di tartarughe, squali e centinaia di pesci colorati. La zona più rinomata è il Molokini Crater, una mezzaluna di vulcano spento in mezzo al mare ricchissima di vita subacquea, ma è anche un'affollata meta turistica quindi non ho ancora deciso se andarci perché con troppa gente che mi nuota intorno non posso godermi la natura. Magari andando la mattina presto eviteremo la ressa perché i turisti sono pigri e si alzano tardi. Vedremo.
Meno frequentata è la Ahihi-Kinau Natural Area Reserve perché per entrare in acqua bisogna affrontare una camminata su aguzze pietre vulcaniche, ma una volta superato l'ostacolo ci si tuffa in pozze di oceano dove l'antica lava si mischia al corallo e s'incontrano meravigliose creature. Quindi mi compro le scarpine da scogli e vado con la macchina fotografica subacquea pronta ad ascoltare le inevitabili imprecazioni del TdC.
Haleakala National Park
Dunque Maui sarà una destinazione soprattutto marittima, ma nel programma ho inserito una giornata dedicata all'esplorazione del Haleakala National Park che ospita il più grande vulcano inattivo del mondo con favolosi panorami di coni vulcanici e sentieri che scendono all'interno del cratere. Dai punti più alti si possono vedere perfino le altre isole e, con le giuste condizioni, potremmo assistere al fenomeno del Brocken Spectre, un effetto ottico che si manifesta a quote elevate. In pratica il sole proietta sulle nuvole il profilo dell'osservatore mentre le goccioline di umidità creano un arcobaleno circolare intorno alla sua ombra. In montagna può capitare e con un po'di fortuna si riesce a fotografare. Comunque qui lo spettacolo è tutto geologico e pubblicherò immagini stupende per condividerlo con voi. E' un'escursione che si fa in autonomia senza grandi difficoltà, solo bisogna ricordarsi di fare il pieno all'auto a Paia perché poi non ci sono più benzinai.
Bene, questo è il piano a grandi linee, ma, una volta laggiù, chissà quali altre strade prenderemo e quali avventure vi racconteremo! Mancano diversi mesi alla partenza, ma sono già emozionata e dovrò trovare parecchie distrazioni per ingannare l'attesa durante l'estate. Intanto sto scrivendo il capolavoro mondiale 2 con nuove storie della Legione Segreta, poi weekend, gite e vacanzine con gli amici lungo la nostra bella penisola e infine c'è da organizzare il prossimo viaggio delle Cavallette (diavolo! mi diverto a pianificare quasi quanto a viaggiare!). Continuate, allora, a seguire il blog e vi farò compagnia con altre idee, riflessioni e racconti.

2 commenti:

  1. Ma Tdc sta per quello che penso???non credo!!
    Yurix

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  2. TdC sta per Terrone di Cinisello!!! (anche se ormai abita a Monza da anni)

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