martedì 16 ottobre 2012

Luoghi magici, persone speciali

Su questo blog ho scritto che il viaggio comincia con le nostre aspettative. Bene, poi continua con i luoghi che visitiamo, i paesaggi che vediamo e le persone che incontriamo, poi continua ancora con le foto e i ricordi. Raccontandovi le ultime storie su Livingstone ne ho già nostalgia, ma questa volta non solo per il fascino dei luoghi e le emozioni per lo spettacolo della natura, questa perfino per alcune persone.
Vi avevo lasciati con un appuntamento per cena con Alison, la sua compagna di viaggio Emma, l'australiana Shirley (che però se n'è andata presto) e il sudafricano bianco Hannes che, tra le altre cose, fa la guida privata in lungo e in largo per l'Africa nera. Le strade dei viaggiatori continuano ad incrociarsi seguendo strani disegni sulle mappe del destino.
Entrando nel locale incontriamo anche una coppia di amici americani, Clarissa e Rich che abbiamo conosciuto alla sunset cruise. Abbiamo incrociato Clarissa anche oggi all'aeroporto di Johannesburg mentre venivamo a Cape Town e lei tornava a Washington.
Sapete quanto io non ami le persone, ma sapete che a volte qualcuno riesce a conquistarmi. Quella cena è stata un mezzo disastro (ordinazioni perse, gente che piangeva per il peperoncino) eppure è stata anche l'inizio di qualcosa di importante. La mattina dopo Alison ed Emma sono partite per incontrare in Zimbabwe un gruppo con cui visitare altre mete, io e il TdC ci siamo dedicati al bucato, abbiamo scritto una mail a Hannes chiedendogli di vederci il giorno dopo per pranzo o cena e siamo andati a sbevazzare ad una seconda sunset cruise. Questa volta era una barca più grande ed è mancata l'intimità della crociera con Dean, Ellisa e Clarissa, però siamo stati affiancati per un po' da un coccodrillo curioso che vedrete presto nelle foto.
Il giorno dopo, l'ultimo intero a Livingstone, ci siamo alzati presto per tornare alle Victoria Falls, in taxi per due si paga circa 40.000k che sono 5 euro, ma se dite al tassista che siete disposti a condividere il passaggio lui farà salire altri due clienti e il prezzo crolla a 6.000k a persona. Costoso è l'ingresso al parco che costa 8 euro a persona, ma ne vale sempre la pena. Abbiamo passeggiato per i vari sentieri panoramici sognando di tornare nella stagione delle piogge per vederle a pieno regime. Questa volta Sergio ha fotografato i babbuini, ma sono così grossi che io mi son tenuta lontana per paura di essere aggredita in cerca di cibo nascosto.
Tornati in ostello abbiamo trovato una grossa sorpresa: Alison, Emma e Hannes ci aspettavano seduti al bar. Baci e abbracci per la seconda imprevista reunion. Che gioia! A proposito delle persone con cui si condivide il viaggio, Alison è un'amica affettuosa e una viaggiatrice collaudata con un gran senso dell'umorismo, con lei c'è stata subito complicità fin dai tempi del viaggio in Marocco. Emma è più tranquilla, ma molto carina e gentile, di Hannes vi parlerò meglio dopo. Ecco cos'è successo: arrivate all'appuntamento con il gruppo per il tour, le ragazze hanno scoperto che era composto da troppe persone e molti vecchi per cui hanno deciso di tornare a Livingstone per restare ancora un po' con noi prima della nostra partenza per Cape Town e Hannes le ha riportate indietro dallo Zimbabwe. Aveva anche risposto alla nostra mail dicendo che avrebbe preparato una sorpresa per quella sera, ma di questo non sapevano nulla neanche le ragazze. Quindi abbiamo trascorso il pomeriggio a fare i cretini nella piscina con un gommone e due tavole, abbiamo fatto scappare tutti gli altri ospiti e ci siamo divertiti come bambini giocando fino all'ora della sorpresa serale, come se non bastasse esserci ritrovati. Siamo andati a cambiarci e dopo la doccia è venuto a prenderci Hannes con il suo Defender bianco (Joe, perché l'hai dato via??). Usciamo da Livingstone e dopo qualche chilometro svoltiamo in una strada privata che porta al lussuosissimo lodge Royal Livingstone. Hannes scambia due parole con la guardia all'ingresso, dice che andiamo a bere qualcosa al ristorante del lodge poi proseguiamo lungo la strada che attraversa un parco. Cominciano a spuntare zebre sul bordo della strada e, già così, eravamo stupiti per la bellezza del posto in cui ci stava portando. Eravamo anche un po' imbarazzati perché nessuno di noi aveva l'abbigliamento adatto a tanta eleganza, ma lui ripeteva di non preoccuparci e che era facile imbucarsi all'ora dell'aperitivo. Ad un tratto ha rallentato e si è fermato perché in mezzo alla strada c'era... -Una giraffa!- ho urlato felice.
Ero fuori di me dalla gioia dopo essermela persa al Chobe, finalmente ero a pochi passi da una gigantesca e carinissima giraffa! Non smettevo più di ringraziare il nostro amico, ero emozionatissima. Quando la giraffa se n'è andata nel bosco, abbiamo proseguito fino al parcheggio perché la sorpresa di Hannes non era finita. Entriamo in questo magnifico villaggio per ricchi con un giardino che scende fino al fiume Zambesi tanto vicino alle cascate che se ne vedono gli spruzzi. Un'area con tavolini e servizio bar si affacciava direttamente sugli isolotti e si vedevano elefanti e ippopotami passare tra gli alberi e nell'acqua. Questo è un tramonto africano che non dimenticherò mai, ero commossa dalla bellezza di quel panorama e mi scocciava che fosse riservato ai ricchi. Beh, ai ricchi e alle facce di bronzo come Hannes che s'imbucano senza vergogna. Abbiamo preso qualche birra ad un prezzo esagerato e ci siamo goduti quei momenti. C'era addirittura un tizio in smoking che suonava il flauto per gli ospiti accompagnando il tramonto. Che spettacolo!
Io e Alison siamo andate in bagno, un po' per vedere se c'erano rotoli di banconote al posto della carta igienica, un po' perché stavamo ordinando altra birra. I bagni erano ovviamente all'altezza del resto del lodge, così lussuosi che ci siamo fatte le foto anche lì. Sono poi andata a pagare i drink, non sapendo come altro ringraziare Hannes per la giraffa e tutto il resto e tornando al tavolo ho sentito che lui e Alison mi chiamavano dal giardino. Li ho raggiunti mentre Sergio ed Emma sono rimasti a bere al tavolo. Il piano diabolico di questa giovane guida sudafricana era di farci vedere una stanza del lodge e ci ha portato in reception con un sorrisetto furbo dicendo: -Seguitemi e lasciate parlare me.-
Il genio ha dato alla ragazza al bancone il suo biglietto da visita di guida privata e l'ha convinta che aveva intenzione di organizzare dei tour portando i clienti a dormire lì, ha detto che Alison era la sua assistente e io la tour operator italiana. Si vede che ci sa fare perché due minuti dopo la ragazza ci stava facendo strada per il giardino verso una delle villettine e ci ha aperto una stanza per sapere cosa ne pensassimo, ci ha mostrato il bagno e il letto gigantesco, ci ha fatto notare che tutte le stanze hanno la vista sul fiume e ci accompagnati fuori sperando che tutto fosse di nostro gradimento. Tornando al nostro tavolo ho detto a Hannes che è il mio nuovo idolo, che era una serata così bella per l'atmosfera, per gli animali, per il suo show con la receptionist, che ero così felice che mi sembrava il mio compleanno. Ha risposto: -Ottimo, perché è proprio quello che volevo. Non sai l'espressione che hai fatto quando hai visto il fiume e gli elefanti, ne valeva la pena!- Dopo questo tramonto a sorpresa siamo andati a cena. Tra tutto quello che abbiamo fatto in questi giorni abbiamo anche parlato molto.
Ora, senza scendere nei particolari che ci ha raccontato, posso dire che Hannes è un ragazzo davvero speciale. Per certi versi mi ricorda il mio carissimo amico Carlo e sarebbe fantastico farli incontrare. Me lo ricorda per la vita avventurosa e travagliata, per i racconti di un'Africa difficile e splendida al tempo stesso e per le esperienze che entrambi portano addosso come e insieme alle cicatrici. Ci sono incontri nella vita che cambiano il nostro modo di vedere le cose, che ci aprono la mente su nuovi orizzonti oltre il nostro piccolo mondo sicuro. Ci sono persone, rare da contarsi sulle dita di un monco, che mi entrano subito e profondamente nel cuore, non importa se le conosco da due giorni e sapete che il primo giorno odio tutti. Questo è quello che mi è successo con Carlo (quanti anni fa? Otto?) e di nuovo con Hannes. Io e Carlo siamo sempre felici di vederci come allora, siamo lontani, ma siamo molto legati e quando ci penso mi manca sempre tanto.
Hannes ci ha chiesto che progetti abbiamo per Natale perché potrebbe anche venire a trovarci. Se dovesse davvero venire in Italia, siete pronti a incontrare questo sudafricano fuori di testa che ci ha fatto tanto affezionare? E tu, Carlo, che progetti hai per quei giorni?
Capite perché sono felice viaggiando?
Ora siamo a Cape Town e fuori c'è un vento fortissimo che porta fino alla nostra camera il suono delle onde. Siamo arrivati che era già buio quindi la prima occhiata è rimandata a domani. Buonanotte agli amici veri.

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