mercoledì 16 giugno 2010

Pozzanghere


Questo è un post un po' anomalo, più per me che per voi. È un estratto degli appunti che ho preso su un quaderno durante questi mesi e forse sono chiari solo a me...
Diceva il saggio Eddie Vedder in Push me Pull me: come una nuvola che gocciola pioggia, sto scaricando tutti i miei pensieri, mi prosciugherò lasciando pozzanghere sul terreno.
Ecco, specchiatevi nelle mie pozzanghere, sono pensieri che fanno parte di questo viaggio e per questo li scrivo. Non sforzatevi però di capire tutto, prendete solo quello che vi resterà dalla lettura e sarà la parte che vi spetta.


Non esitono risposte. Le risposte semplicemente non ci sono, ma le domande sono stupende, sono quelle che ci tengono in vita, che ci danno significato. Mi sono sfilata questi guanti di diffidenza e pregiudizi e ho ficcato le mani nel fango per raccogliere momenti di gioia che non avrei trovato in altro modo.
Cercando le cose che credevo di volere ho vissuto attimi incredibili in cui il tempo si è rotto e tutti gli stupidi orologi del mondo hanno fatto silenzio. Tutte le mie chiavi hanno girato nelle serrature e si sono spalancate porte dentro di me che non sapevo o non ricordavo di avere. Scatole impolverate di sensazioni dell'infanzia si sono rovesciate ridendo. Emozioni da adolescente sono scappate fuori dai cassetti con i loro mai e per sempre forti come se fossero veri. La rabbia e il dolore si sono ritirati sotto le pietre come ombre all'alba ed è bello perfino avere paura. Lo stupore più puro, quello che mi toglieva il respiro prima di sapere tutto quello che so, è tornato!
Il tempo andrebbe misurato in intensità e non in durata, dovremmo assaporarlo anziché perderlo. La mia ricerca di questi attimi sparpagliati per me in giro per il mondo è follia. Ho ancora più desideri di quando sono partita.
Io non sono abbastanza forte da ricacciare tutto indietro, da accontentarmi di ricordarlo ogni tanto mentre vivo un'altra vita. Non so come gli altri ci riescano e quasi tutto lo fanno.
Non voglio più vivere di sogni interrotti da un orologio che non segue il ritmo naturale delle cose e soprattutto non è mio! Sì, è troppo tardi per suonare il pianoforte come Tori Amos, per diventare qualcun altro, ma il destino non è scritto, i sentieri sono diversi e infiniti, si deve scegliere continuamente.
Ho imparato ad abbandonarmi all'armonia perchè bisogna essere onesti con se stessi, altrimenti quello che vogliamo veramente tornerà a tormentarci. Mi sono innamorata dell'Indonesia, ma ho ancora il resto del mondo da vedere. Abbozzo a matita alcuni sogni da realizzare: Africa soprattutto e poi Sud America e il più grande e impossibile, l'Antartide.
Devo trovare la mia casa, il luogo dove aprendo la finestra vedo un paesaggio che adoro, il luogo dove vivrò scalza. Al momento sono ancora una lettera senza indirizzo, perfettamente soddisfatta di essere considerata pazza. Ho imparato che non posso farci niente se certa gente non capisce e non ho più voglia di spiegare. Alzati e vai a vedere con i tuoi occhi!
Devi lasciare qualcosa per portare qualcosa con te, tutto ha un peso e ci vuole equilibrio. Le paure sono solo scuse, il modo si trova. Prendere decisioni. Può far male a volte, ma poi passa, passerà tutto in un tempo più grande di noi. Sogna ancora, non è stupido, sogna lo stesso, alle stelle non importa. Le stelle saranno ancora lì, ma i tuoi sogni svaniranno nell'istante in cui smetterai di crederci, come il numero di un prestigiatore.
Bisogna essere felici, adesso.
La Natura si riprenderà il pianeta, spazzando via la nostra immondizia dal cortile dove ci ha lasciato giocare per qualche millennio. Sarà tutto perfetto, di nuovo. Noi siamo meno di un battito d'ali e l'amore non ci salverà come nei film.
Ora vado a prendere l'aereo per Sydney, comincia così il mio lungo viaggio di ritorno a casa...

4 commenti:

  1. ....penso che prima o poi dovremo fare una bella chiaccherata, di quelle che nascono così spontanee.. da una piccola cosa e che ti portano a parlare di cose grandi; ci frequentiamo da tanto tempo ma forse non ci siamo mai conosciute davvero...devo ammettere che questo tuo viaggio è servito anche a me x scoprire le cose belle che hai dentro e alle quali forse non avevo prestato attenzione....
    a sabato!!!
    viviana

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  2. Straordinaria Simona,hai trasmesso a tutti grandi emozioni,sei riuscita a farmi viaggiare con te attraverso paesaggi meravigliosi,ti ringrazio per avermi coinvolto nelle tue fantasie e nelle tue fantastiche realta'.Sono orgoglioso di me perche' essere genitore di una persona cosi'incredibile mi rende felice.Ti voglio un mondo di bene.Papy

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  3. non vedo l'ora di rivederti!
    Diego

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  4. ...ma non dovreste essere sorpresi: IO SONO SCRITTRICE!!!

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