Chi ha seguito la mia avventura in Indonesia sa che sull'isola di
Sumatra ho avuto l'onore di collaborare con ALeRT, una piccola
associazione locale che opera con enorme impegno e grandissima
passione per la conservazione della foresta e degli animali del parco
nazionale Way Kambas. Ve ne ho parlato in questo post, ma il mio
legame con questi ragazzi è ancora saldo malgrado migliaia di
chilometri di distanza, perciò ho organizzato un incontro a
Milano per sostenerli.
Sono molto soddisfatta di come è andato, non tanto per me, che ero emozionata e in lite con la tecnologia del proiettore, ma per l'interesse del bellissimo pubblico che è intervenuto.
Ho voluto raccontare di ALeRT, di una realtà che ci pare lontana
eppure ci riguarda perché questo pianeta diventa sempre più
piccolo, ciò che accade al di là di un oceano prima o poi si
riflette anche nelle nostre vite e allora diventa importante. Ho
voluto raccontare di questi ragazzi che dalle generazioni precedenti hanno
ereditato un mondo da salvare: foreste distrutte, mari inquinati, animali a rischio di
estinzione, risorse in via di esaurimento. Ho voluto raccontare il
loro desiderio di consegnare questo mondo nuovamente rigoglioso ai
ragazzi di domani e mostrare quante difficoltà affrontano nel
realizzarlo.
Il pubblico ha seguito con interesse il mio percorso fotografico,
malgrado qualche piccolo intoppo superato con una
risata. Per esempio, parlando della piaga degli incendi appiccati dai
bracconieri, volevo far ascoltare il suono della foresta che brucia
con un filmato che io stessa avevo ripreso con il cellulare durante
una spedizione antincendio. Così, tutta orgogliosa, faccio
partire le immagini, ma non si sente nulla. Ritento. Tutti fanno
silenzio e tendono le orecchie, ancora nulla. «Molto bene, troverete
il filmato sul mio blog domani!»
Ed eccolo qui.
Audio e video, invece, hanno funzionato alla perfezione con questo
altro filmato, un montaggio delle scene riprese dalle nove
videocamere installate da ALeRT, in collaborazione con altre
associazioni, nell'area più interna e selvaggia del parco nazionale
Way Kambas. Oltre a servire per il censimento faunistico, queste
immagini mostrano gli animali liberi e indisturbati nel loro ambiente
naturale e forse non sono di gran qualità, ma io le trovo
meravigliose.
Per preservare tutta questa bellezza, tutta questa vita, e per
preservare anche la qualità della nostra vita, è necessario
intervenire con urgenza sulle cattive abitudini di tutti noi, non
solo rimediando ai danni, ma soprattutto attraverso l'educazione
ambientale. Sappiamo che non esiste uno stile di vita a impatto zero
con sette miliardi e mezzo di persone e non si tratta di diventare
fanatici dell'ecologia. Educazione ambientale significa semplicemente
essere consapevoli delle conseguenze che ogni nostra azione
quotidiana comporta, scegliere una via alternativa ogni volta che ci
è possibile, ridurre gli sprechi. Insomma, prestare attenzione a
piccoli gesti che, moltiplicati per tutti gli abitanti del pianeta, possono davvero fare la differenza tra un futuro in cui uomo e natura
convivono in equilibrio, godendo delle risorse disponibili, e un
deserto in cui la vita diventa impossibile per chiunque.
Sono grandi temi, enormi responsabilità, ma torniamo nel nostro
piccolo, torniamo a una manciata di ragazzi che spengono incendi,
piantano nuovi alberi e raccontano agli studenti invitati a visitare il parco che è possibile e
importante conservare la foresta che confina con i loro villaggi.
Organizzare questo incontro è stato il mio piccolo contributo
all'impegno dei volontari di ALeRT, persone comuni eppure
straordinarie che meritavano il pubblico straordinario che è
intervenuto. Seppur poco numeroso, ha dimostrato una grande
generosità e ringrazio ancora ogni ospite, come ho fatto di persona,
perché non mi aspettavo un risultato così importante e, come
promesso, ecco le vostre donazioni che partono per l'Indonesia:
Nelle prossime settimane, tornerò con un post per farvi sapere in dettaglio - e mostrarvi con qualche foto che ho chiesto di inviarmi - come sono
state investite le vostre donazioni. Intanto, però, potete già vantarvi con
gli amici, raccontando che in Indonesia sta crescendo un albero con il
vostro nome.
In questo mini-album altre foto della mattinata.
In questo mini-album altre foto della mattinata.
Grazie ancora a tutti!
Ottimo risultato Simo. Grazie per aver condiviso. Troppo belle le riprese delle telecamere attaccate agli alberi. Brava brava
RispondiEliminaGrazie a te e Davide per esserci stati!
EliminaOra so che vuoi un gatto marmorizzato :)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaChe bello Simo! Con l'entusiasmo dei tuoi racconti e le peculiarità dei filmati sei riuscita addirittura a stuzzicare, anche in una come me, l'idea di fare la vacanza solidale!
RispondiEliminaNon hai una valigia abbastanza piccola!
EliminaMa ti porterei volentieri con me :)
Non c'è problema, la valigia la porto io! :-P
EliminaBellissima giornata Simo!
Bellissimo resoconto di una esperienza sicuramente emozionante! I filmati sono stupendi, complimenti davvero :)
RispondiEliminaGrazie, Fabio. Se capiterà che organizzi un altro incontro, spero riuscirai a venire :)
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