lunedì 20 maggio 2013

Animali notturni e giovani alberi


La passeggiata notturna è stata emozionante. Il parco era già chiuso, ma un dipendente con le chiavi dei vari cancelli e sbarre disseminati lungo le strade carrozzabili, è venuto con noi, praticamente il parco nazionale era tutto nostro e cominciava a far buio. Abbiamo percorso alcuni tratti a piedi e altri in auto, intanto pensavo a come sarebbe stato avvistare una delle poche tigri rimaste, meno di trenta, aggirarsi tra gli alberi con il suo passo elegante. Purtroppo niente tigre, ma comunque eravamo in casa sua e altri animali si sono fatti osservare. Abbiamo visto, con il cannocchiale e la potente torcia di Hari, i grossi Siamang mettersi comodi a dormire sugli alberi più alti e poi, quando si è fatto più buio, un pipistrellino, un enorme scoiattolo volante aggrappato ad un tronco e uno più piccolo che ha volato sopra di noi da un albero a un altro, un felino che in inglese si chiama leopard cat, ma non so a cosa corrisponda in italiano, comunque è come il leopardo, ma più piccolo. La foresta di notte ha un fascino tutto particolare ed è stato bello esplorarla con le torce fantasticando su ogni movimento e fruscio e verso tra la vegetazione. Usciti dal parco abbiamo proseguito per un po' a piedi tra i campi per cercare di avvistare un animaletto notturno molto strano: il lori lento, con i suoi occhi giganti e siamo stati fortunati come potete vedere dalle poche foto che sono riuscita a scattare.
Siamo rientrati al lodge alle nove passate e le signore della cucina ci avevano aspettato per la cena. È curioso come ci servano ai pasti: una è addetta a reggere il vassoio e l'altra prende dal vassoio una cosa per volta e la posa sul tavolo. Qui si mangia benissimo e ci sono anche diversi piatti vegan per i nostri amici strani, come delle polpette di tofu e semini, tofu fritto con verdure piccantissime, verdure in brodo piccantissimo, germogli di soia con aglio e altre verdure piccantissime, zuppa vegetale piccantissima e anche in Kalimantan abbiamo mangiato zuppe favolose di mais, funghi e qualcosa simile alla cipolla però meno piccanti che qui.
Stamattina siamo andati con Hari a visitare il luogo dove con alcuni amici ha cominciato da un anno un progetto di riforestazione ispirandosi al lavoro svolto a Pesalat. Hanno fondato una piccola associazione che si chiama Alert con alcuni ranger del parco e altri amici dei villaggi vicini e hanno trovato sostegno da un'associazione australiana e una americana che si occupano di salvaguardia ambientale. Per raggiungere quella zona abbiamo passato un'ora sul mezzaccio fuoristrada su piste terribili invase dall'erba e da profonde pozze lasciate dalle piogge e Sergio è stato sul tetto insieme ad un ranger mentre io sono rimasta dentro con Hari e un altro ranger del progetto, è stato come sulle montagne russe, ma con in più gli schizzi di fango.
Hari e i suoi amici hanno costruito una casetta-quartier generale in una zona del parco che era stata distrutta da un incendio e da lì hanno cominciato a piantare nuovi alberi scegliendoli tra quelli più resistenti al fuoco, cioè che germogliano di nuovo dopo un incendio e quelli preferiti da scimmie ed elefanti perché vogliono che gli animali riprendano possesso dell'area. Questi ragazzi hanno costruito torrette di osservazione e tre volontari in turni di tre giorni vigilano sull'area restando a dormire nella casetta per proteggere il loro lavoro. Gli incendi sono causati soprattutto dai pescatori di frodo che si accampano lungo il fiume e poi lasciano accesi i fuochi su cui cucinano, altre volte sono roghi accidentali, ma comunque i ragazzi hanno questo fuoristrada attrezzato per spegnere i fuochi e appena avvistano qualcosa dalla torretta intervengono.  Quando una persona ama quello che fa, sa trasmettere la sua passione agli altri come Hari si illumina raccontandoci di questo progetto e di tutte le idee che ha per migliorarlo e ingrandirlo. Abbiamo piantato due alberi e lasciato un'offerta per dieci, a noi costa pochissimo, ma per la foresta è un aiuto importante e questi ragazzi stanno facendo un grande lavoro.
Al lodge eravamo soli quando siamo arrivati giovedì scorso, poi sono arrivati dei francesi anzianotti e super equipaggiati per le foto, ma non si vedono quasi mai perché partono all'alba per le loro gite e poi dormono il resto del giorno. Oggi sono arrivati anche due ragazzi americani, uno vive a Sumatra ovest e l'altro è in visita, sono molto simpatici, ma si fermeranno solo un paio di giorni e noi domani partiremo prima delle 5 del mattino per andare al Krakatoa! Yuppiiiii!
Qui le foto della passeggiata e del progetto Alert.

2 commenti:

  1. Simo che dire... Che invidia!!!! A parte per il nubifragio nella giungla... se fossi stata con voi mi sarei lasciata affogare ;-) Buon proseguimento di avventura al Krakatoa e... io e il mio elefantino aspettiamo di leggere le vostre avventure per viaggiare con la fantasia insieme a voi (stando all'asciutto) bacioooo

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