domenica 4 marzo 2012

Danza della pioggia

Semm de passac è principalmente un blog di viggio, ma tra un viaggio e l'altro mi vien voglia di scrivere qualche articolo su altri argomenti. Le mie opinioni e i miei interessi fanno comunque parte del bagaglio invisibile che mi porto dietro. Influenza le direzioni che prendo ed è utile in tante occasioni, quindi va bene condividere anche questo. I pensierini sul rugby, per esempio, vi torneranno in mente quando vi racconterò emozionata di aver condiviso magari un volo aereo con Wilkinson (racconto che finirebbe con il TdC che lo fa rotolare giù dalla scaletta dell'aereo...).
Insomma il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare. 
Oggi mi va di parlare della pioggia che mi affascina come tutti gli altri fenomeni naturali.
Tutto comincia con il ciclo dell'acqua, quella pagina del sussidiario delle elementari con l'immagine del mare che evapora, le nuvole che si raccolgono su una montagna, la pioggia che riempie un fiume che riporta l'acqua al mare. A sette anni questa era una delle prime rivelazioni scientifiche ad intrigare il mio giovane cervello. Oggi quando piove tendo a pensare al traffico in tangenziale e questo è male. È proprio questo tipo di pensieri che voglio eliminare quando dico che cambierò vita.
Voglio pensare alla pioggia come alle goccioline trasparenti che scivolano lungo i fili d'erba andando a dissetare il terreno, risvegliando fiori e insetti. Non vorrei abituarmi alla pioggia inquinata che lascia aloni marroni al passaggio dei tergicristalli, ma a quella che fa risuonare le foglie degli alberi come strumenti musicali, che ingrossa i fiumi, che fa risplendere le rocce e forma anelli sulla superficie dei laghi e dei mari. Voglio pensare alla stagione delle pioggie tanto attesa dagli animali e dalle piante che vivono in climi estremi.
Alcune tribù di pellerossa del nord America praticavano la danza della pioggia, un cerimoniale che, oltre a riportare l'acqua dopo un periodo di siccità, serviva alla purificazione della terra dagli spiriti maligni perchè credevano che la pioggia contenesse gli spiriti dei valorosi combattenti morti in passato durante le battaglie.
La pioggia è anche nei miei ricordi del Viaggione 2010. Quella osservata dal ristorantino deserto sul lago Toba, la stessa che cadendo per migliaia di anni ha riempito il cratere del vulcano. Quella che ci sorprendeva durante l'esplorazione di Bali in motorino. Quella durante la traversata verso Kangaroo Island.
Non dimentichiamo poi il fascino evocativo della pioggia: dal famoso "Era una notte buia e tempestosa" di Snoopy ai detective dei romanzi gialli che girano con l'impermeabile in città bagnate e misteriose, dal tipico temporale horror (che dà la vita anche a Frankenstein) al giorno di pioggia con cui comincia l'avventura dei Goonies.
Quindi la pioggia è fondamentalmente una cosa bella.
Certo c'è anche quella violenta di temporali e uragani, ma tutto fa parte dell'equilibrio naturale e sarebbe saggio che l'uomo non interferisse. Nella lotta tra uomo e natura non c'è possibilità di vittoria per l'umanità, l'unica cosa da fare è adattarsi, non tentare di piegare ai nostri interessi forze che nemmeno conosciamo del tutto. Meno presunzione, più rispetto, questo ci salverebbe dall'estinzione, ma visto come va il mondo...
Comunque, per finire, ecco qualche moderna danza della pioggia, alcuni modi per far piovere da me sperimentati con successo:
  • lavare la macchina
  • lavare il pavimento del balcone
  • stendere il bucato all'aperto
  • uscire senza ombrello pensando “Tanto è solo nuvoloso”
  • organizzare una gita con pic nic
Buona pioggia a tutti.

4 commenti:

  1. Ben tornata. Avevo letto del tuo viaggio, e stato una lettura molto interessante, ci ho passato delle lunghe serate, tanto che il tuo blog l'ho salvato fra i preferiti. Poi piu nulla, son tornato diverse volte, ma nulla. Ma questa sera ho riprovato ed eccoti. E' un piacere leggerti, sei coinvolgente, ben tornata! Comunque sulle moderne danze della pioggia condivido!

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  2. Bella casualità aver trovato questo blog,
    ti aggiungo ai preferiti.

    Grazie

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  3. Grazie a tutti i miei lettori per essere così pazienti. Vorrei davvero scrivere più spesso, ma per tanti motivi rimando sempre.
    La buona notizia è che il 19 aprile riparto per l'Indonesia quindi sono in arrivo nuovi post!

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  4. Thank you very much, Roye.
    I always wonder how foreign people can read my posts because I don't think internet automatic translators are so good to keep the real meaning of italian words and expressions in english. Anyway I'm happy you found a way to understand my articles!

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