Se avete
seguito i miei viaggi in Indonesia,
sapete che i miei ricordi migliori sono legati all'incontro con gli
orangutan a Sumatra nella parte indonesiana del Borneo. Questi
bellissimi animali mi hanno conquistata e, per quanto posso, continuo a sostenere le
associazioni che li proteggono e preservano il loro habitat.
Durante uno
di questi viaggi ho visitato il parco nazionale Tanjung Puting dove
si trova Camp Leakey, uno dei centri che si occupano di riportare
alla vita nella foresta gli orangutan salvati dalla cattività, dal
bracconaggio e dal traffico di specie protette. Il sito prende il
nome da Louis Leakey, paleontologo britannico, che promosse e
sostenne le ricerche di tre donne straordinarie: Dian Fossey in
Ruanda con i gorilla di montagna, Jane Goodall in Tanzania con gli
scimpanzé e Birutè Galdikas in Borneo con gli orangutan. Proprio
quest'ultima ha fondato Camp Leakey, intitolandolo al suo mentore. I
volontari e i ricercatori che ci lavorano la chiamano solo la
professoressa e, da come ne ho sentito parlare dai locali, è un
personaggio molto amato e rispettato anche dagli abitanti dei villaggi della zona perché si è sempre battuta per proteggere la loro
foresta.
Galdikas, Goodall, Fossey |
Fossey,
Goodall e Galdikas sono note come i tre angeli di Leakey
perché, reclutate giovanissime dal ricercatore, hanno dedicato le loro vite a conoscere con rispetto e
difendere con passione i favolosi primati oggetto dei loro studi. Queste donne forti e appassionate hanno dato un grande contributo non solo alla scienza, ma anche nell'attirare l'attenzione sull'importanza di preservare ambienti naturali e specie minacciate, ispirando e fondando loro stesse associazioni per la difesa di animali e habitat a rischio.
A supportare il loro impegno negli anni, tra gli altri, c'è anche la National Geographic Society che le ha ritratte in più di una copertina e ne ha parlato in diversi reportage e documentari sulle loro straordinarie scoperte e avventure.
Oggi Jane Goodall continua a promuovere una vita in armonia con la natura
attraverso i tanti progetti del suo Jane Goodall Institute; Birutè
Galdikas è sempre attiva con l'Orangutan Foundation per la
protezione degli animali e la riforestazione. Riguardo Dian Fossey, è
tristemente noto, anche grazie al film romanzato sulla sua vita
Gorilla nella nebbia, che fu assassinata nel dicembre del 1985
e, anche se la sua morte resta avvolta nel mistero, è evidente che
fosse diventata un personaggio scomodo per la sua decisa lotta al
bracconaggio e perché intralciava le attività illegali dei
trafficanti di animali.
La storia di
queste tre eroine è raccontata anche in una recente graphic novel
che ha lo scopo presentare le loro vite avventurose ai più giovani: “Primati.
Le amicizie avventurose di Jane Goodall, Dian Fossey e Biruté
Galdikas”
di Jim Ottaviani e Maris Wicks, con traduzione di Giovanna Pecoraro. Ovviamente sarà il mio prossimo acquisto.
Per
il momento, tra i protetti dei tre angeli, ho incontrato solo gli orangutan e me ne sono innamorata a prima vista,
ma mi piacerebbe, in qualche viaggio futuro, conoscere anche i
gorilla e gli scimpanzé.
Sempre che riusciamo a salvarli dall'uomo,
il più crudele predatore al mondo. Noi dovremmo essere il primate più evoluto, eppure sono convinta che da questi parenti selvatici abbiamo solo da imparare.
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