sabato 14 novembre 2015

Parigi & Co.

Le edizioni straordinarie stanno diventando tristemente ordinarie e ancora una volta, l'umanità dimostra di cospirare contro se stessa. 

È inutile indignarsi e dirsi sconvolti sui social network tutte le maledette volte, quando sappiamo benissimo di aver armato la mano che ci ha sparato. Ci allarmiamo quando ormai abbiamo l'acqua in casa, in Europa e negli Stati Uniti, ma non ci preoccupiamo mai quando andiamo in Africa, in Asia e in Sud America ad aprire con le nostre mani le falle da cui parte l'inondazione. 
I morti ci guardano dicendo: “Dovevate pensarci prima.”

Su miliardi di persone, ormai, i buoni si contano sulle dita di un bambino monco saltato su una mina.
Cerchiamo i colpevoli, ma ciò che sembra davvero difficile è trovare qualcuno che sia ancora innocente. Io non mi sento innocente perché anche ogni mia piccola scelta sbagliata alimenta un sistema che si ritorce contro tutti. 
Quello che ignoriamo, quello che fingiamo di non vedere, quello che dimentichiamo, quello che gettiamo via, quello che consumiamo, quello che rubiamo, quello che paghiamo, quello che nascondiamo, quello che sprechiamo. Tutto questo va a inquinare e insanguinare il nostro futuro e non ci importa perché viviamo nel presente. Bene, questo è il presente: violenza contro le persone, violenza contro la natura.


Complimenti a tutti noi.
È evidente che non siamo in grado di evolverci e allora meritiamo di estinguerci, dopo questa lunga e stupida agonia.

Le differenze tra culture, tradizioni, religioni e costumi non dovrebbero generare conflitti, ma soltanto rendere il mondo più interessante. Purtroppo, non è così.

La vostra pessimista, cinica, rassegnata, disfattista, delusa

Barbi.  

2 commenti:

  1. con pocche righe, hai detto tutto!

    "La vostra pessimista, cinica, rassegnata, disfattista, delusa" aggiungo: OBIETTIVA

    Alban

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    1. Grazie, Alban.
      Vedere la storia che si ripete sempre allo stesso modo, alla fine, mi scoraggia anche se vorrei credere in un futuro migliore.

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