mercoledì 18 luglio 2012

Si può fareee!

Come in Frankenstein Jr ho avuto un'illuminazione e alla fine ce l'ho fatta: ho organizzato il mio primo viaggio in Africa senza spendere una follia.
Con tutto quello che volevo vedere laggiù, non riuscivo a stendere un programma di due settimane che costasse meno di 3.500 euro. Avrei dovuto tagliarne almeno mille, senza stravolgere troppo l'idea di base, per convincere il TdC che valesse la pena partire. Solo che, più mi addentravo nei labirintici corridoi di internet, più scovavo nuovi luoghi da visitare e l'impresa stava diventando impossibile. Lentamente abbandonavo i parchi del Sudafrica e mi concentravo sugli stati confinanti, più selvaggi, ma con il problema dei trasporti difficili e dei costi improponibili. Sono ancora un'impiegatuccia e, finché non venderò un milione e mezzo di ebook, questo è il mio destino. 

Sul web si trovano diari di viaggio di qualsiasi luogo del mondo, c'è gente che va in ferie anche in zone di guerra e si trovano tutte le informazioni possibili, pure troppe. Eppure continuavo ad imbattermi in racconti di viaggi eccessivamente costosi e lunghi in Tanzania, Botswana e in Namibia, che va tanto di moda ultimamente. Tutti tour organizzati da minimo 1.600 euro per quattro giorni escluso il volo. Cominciavo a convincermi che l'Africa non si potesse visitare “zaino in spalla”, finché...
...ad un certo punto ho spostato lo sguardo un po' più a destra sulla cartina e ho visto lo Zambia. Allora mi son detta: visto che le cascate Victoria sono per metà zambiane, vediamo cosa offre questa sponda del fiume Zambezi. Mi si è aperto un mondo! Un mondo della mia misura!
Il turismo verso le cascate si concentra sul lato dello Zimbabwe perchè il fronte è più ampio e perchè hanno pensato bene di costruire un villaggio, Victoria Falls, appositamente per i visitatori a ridosso dell'ingresso del parco. In questo modo Victoria falls con la sua posizione e i suoi alberghi e servizi di lusso ha sottratto la fetta danarosa di turisti alla cittadina di Livingstone in Zambia.
Livingstone, a 10km dalle cascate, si è trovata a dover abbassare i prezzi e migliorare i servizi per sostenere la concorrenza. Così ho trovato un carinissimo ostello, il Jollyboys, che offre una navetta gratuita che porta ogni giorno alle cascate.
Qui apro una parentesi che vale per tutti i miei viaggi. Quando dico che che prenoto un ostello, la gente inorridisce (tipo la Villani, una collega di lavoro autistica come me). Un ostello, nell'immaginario comune, è una camerata piena di ventenni ubriachi e sporchi che scorreggiano e fanno casino, figuriamoci un ostello in Zambia! Vi spiego una volta per tutte: la maggior parte degli ostelli in giro per il mondo, e io ne ho girati parecchi, sono belli e puliti, sono gestiti da gente del luogo, hanno anche camere private con bagno privato (quelle che generalmente scelgo io). La differenza con un hotel è che non cucinano, al massimo hanno un bar o un ristorante annesso a pagamento. Inoltre l'ostello mette a disposizione spazi comuni e una cucina dove è possibile prepararsi i pasti in autonomia per risparmiare. Ci sono in più le camerate, ma ci sono stata solo una notte a Sydney con Sergio e una notte a Brisbane con Sté e il Berna. Comunque sì, le camerate fanno cagare. Non perchè sono spartane, questo è ovvio, ma perchè dividi la stanza con gente non sempre educatissima. In Australia erano molto più belli i campeggi. In camera doppia invece si sta alla grande e costa meno di un hotel. Il Jollyboys ha delle ottime recensioni su tutti i siti specializzati, offre quel servizio navetta gratis che dicevo prima e, come la maggior parte degli ostelli in cui sono stata, ti vengono a prendere gratis in aeroporto (a Sydney abbiamo pagato per questo). È tanto carino che è stato approvato perfino dalla Villani.
Tornando al viaggio, dal lato zambiano è possibile seguire un sentiero che arriva fin sotto le cascate e bisgona indossare il poncho impermeabile (abbiamo ancora quello del motorino di Bali), dalla parte dello Zimbabwe è impossibile avvicinarsi senza un'imbarcazione. Poi c'è l'isola di Livingstone (qui un sacco di cose hanno il nome del famoso esploratore) che taglia in due il fiume Zambezi ed è possibile andarci per fare un pic nic e nuotare in pozze naturali che arrivano fino al limite della cascata.
Non è tutto. Livingstone si trova a soli 90km dal parco nazionale Chobe in Botswana e ci si può quindi andare in giornata senza spendere un patrimonio per dormirci. Le agenzie locali organizzano poi tantissime gite e attività a prezzi ragionevoli permettendoci di vedere tutti i luoghi e gli animali che avevamo in mente dall'inizio. C'è anche un centro gestito da un'organizzazione animalista internazionale che si prende cura dei leoni e si può visitare sia con passeggiate letteralmente in mezzo ai leoni che con escursioni notturne per osservare i felini a caccia.
  • Lo Zambia è stata una fantastica scoperta, quindi il nuovo programma è questo:
  • 6 ottobre di sera volo per Johannesburg con Ethiopian Airlines (non storcete il naso, ho controllato l'affidabilità sul sito della IATA) arrivo il giorno dopo nel primo pomeriggio e notte a Johannesburg al Moafrika Lodge, sicuro e con pickup gratis in aeroporto approvato dalla Villani
  • 8 ottobre tarda mattina volo per Livingstone con 1Time (compagnia low cost sudafricana, controllata anche questa, non fate gli apprensivi dopo la TransNusa in Indonesia!), soggiorno al Jollyboys, escrusioni varie tra safari e le cascate.
  • 15 ottobre, sempre con 1Time ci sposteremo a Cape Town dove faremo base al Cape Surf Hostel a nord della città, sulla spiaggia di Bloubergstrand. Da qui faremo gite in giornata per visitare la penisola fino al punto più estremo dell'Africa (Capo Agulhas, Capo di Buona Speranza, Cape Point) e poi alla spiaggia di Boulders riservata ad una colonia di pinguini e ovviamente lungo la False Bay, magari fino a Hermanus per osservare le balene che in ottobre riempiono queste acque.
  • 20 ottobre ritorno a Johannesburg per l'ultima notte ancora al Moafrica e il giorno dopo volo di ritorno.
Che ve ne pare?
Una curiosità: Mirko e Sarah saranno a Cape Town dal 15 al 18 ottobre, che coincidenza incontrarci in Sudafrica!
Abbiamo già pagato tutti i voli e prenotato gli alloggi. Ci resta solo da fare la vaccinazione per la febbre gialla e poi aspettare il 6 ottobre...già... aspettare... che palle!

p.s. Se volete più informazioni su alloggi e collegamenti scrivetemi pure

2 commenti:

  1. Sono contentissimo per voi! Mi fa piacere sapere che siate riusciti ad organizzare anche questo viaggio!
    Mi spiace solo che tra un viaggio e l'altro non si riesca mai a festeggiare nei giorni giusti il tuo compleanno (Indonesia) e il mio.
    Va beh... ti perdono :)))))
    BUONA ATTESA e BUON VIAGGIO!!!
    Charlie Diego Brown

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    1. Lo so, la primavera e l'autunno sono i periodi migliori per andare dall'altra parte del mondo anche se qui ci sono i compleanni! Vedila così: ti porterò un regalo africano! ;)

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