sabato 22 maggio 2010

Coccodrilli e carnevale

Port Douglas è una tranquilla cittadina sul mare nel nord est del Queensland, ottima base per le escursioni alla Grande Barriera Corallina e nell'entroterra tropicale. Siamo venuti qui per passare le ultime due settimane di Sergio tra le meraviglie dell'oceano e i coccodrilli della foresta pluviale. Sulla spiaggia di Port Douglas ci sono cartelli che avvisano di fare attenzione alle meduse nei mesi estivi. Consigliano di nuotare nelle zone protette dalle reti e sotto i cartelli ci sono bottiglie d'aceto da versare sulla parte irritata in caso di contatto. Come ci aveva spiegato Mirko, queste meduse sono velenosissime e mortali, per questo preoccupano più che squali e coccodrilli. Fortunatamente siamo fuori stagione, ma nuotiamo lo stesso nelle aree protette per star tranquilli.

Andando verso nord c'è questa foresta tropicale protetta, più antica di quella amazzonica anche se meno estesa e forse meno spettacolare, ma comunque interessante. Lungo il fiume Daintree vivono parecchi coccodrilli e in un'ora di giro in barca ne abbiamo visti cinque (qualcuno è nelle foto) e un pitone su un albero. In quanto a wildlife l'Australia non ci sta certo deludendo!

Questo weekend a Port Douglas c'è il carnevale e le strade si sono riempite di gente che viene da tutta la regione (certo una botta di vita per i locali visto che qui in bassa stagione s'impiccano anche i coccodrilli per la noia). La parata dei carri è un po' casalinga, partecipa chi vuole con i propri mezzi. Qualcuno viene per farsi pubblicità come le palestre o i bar, altri per raccogliere fondi come il canile e i volontari del soccorso in mare, altri tanto per partecipare e tutti si divertono un mondo tra le giostre e le bancarelle di cibi vari. C'è una bella atmosfera di “festa del paese” e tante stelle in cielo. Lunedì andremo alla Grande Barriera Corallina per una nuova avventura.


P.s. Sergio ha spostato il suo volo di ritorno da Bangkok a Singapore a causa dei disordini in Thailandia, quindi state tranquilli, se non chiudono gli aeroporti di Milano per la nube vulcanica, sarà a casa nella tarda serata del 31 maggio. Io ho ancora un mese per vedere come si evolve la situazione.

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